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Autore: Sunrise19    06/08/2015    1 recensioni
Mesiversario.
A tutti capita di festeggiarlo almeno una volta nella vita, no?
Ma attenzione, non tutto è ciò che sembra...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell’autrice:
Buonasera a tutti! Sono tornata con una one-shot molto… strana direi, ma che spero vi faccia ridere ahah o addolcire, o qualsiasi cosa, ma spero sia sempre una cosa positiva ahah.
Non ho sinceramente parole per descriverla, è improvvisamente uscita dalla mente malata che mi ritrovo e non ho potuto fare a meno di buttar giù parole e parole… ed ecco il risultato ahah.
Beh, ditemi voi cosa ne pensate!
Buona lettura e alla prossima! :D






Mesiversario.

Sì, mesiversario. Una parola apparentemente normale, apparentemente stupida. Vent’anni di vita passati e ancora aveva a che fare con i mesiversari? Possibile? Beh, in quest’occasione sì. Erano ben cinquanta mesi che lui e Mei stavano insieme. ‘ Un bel traguardo ‘ pensò D’jok, che non avrebbe mai creduto se anni prima gli avessero detto che avrebbe trovato la fidanzata ai provini per una squadra di calcio. Sinceramente, nessuna ragazza che conosceva quand’era ragazzino giocava a calcio. Eppure, lui l’aveva trovata, ed era stato un sogno: una ragazza appassionata del Galactik Football quanto lui non nasceva tutti i giorni. Se si pensava che fosse addirittura modella, beh, le probabilità erano davvero rasenti lo zero. L’unica era capitata a lui. Era stata l’una su un milione. Ed era sua. Da ben cinquanta mesi, ma questo ormai passava in secondo piano. Ma sempre cinquanta mesi erano, e non vedeva l’ora di darle il regalo che le aveva comprato: un anello, ma non un anello comunque, bensì un solitario. Gli era costato un po’, ma per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa. In più, era pur sempre un calciatore, e di soldi ne aveva a palate: avevano appena vinto la seconda coppa, erano i campioni del Galactik Football da quattro anni. Essì, perché la loro storia era iniziata proprio lì, sul campo da calcio, con un bacio davanti a miliardi di persone. Ed esseri vari.

D’Jok si diresse verso la propria camera, deciso che quello fosse il momento adatto per darle il regalo compratole. Erano le cinque del pomeriggio, mancava solo qualche ora e avrebbe portato la ragazza a cena, al ristorante più lussuoso di Genesis, dove Mei avrebbe potuto mettere in mostra l’anello.

Entrò e andò diretto verso il comodino. Aprì il cassetto ed estrasse il pacchetto.

“ Sei tu D‘Jok? “ chiese Micro-Ice, spuntando dal bagno con un asciugamano avvolto attorno alla vita. D’Jok fu sorpreso dalla presenza dell’amico; pensava fosse uscito con Yuki. Ma, vedendolo in quello stato,  la sorpresa si trasformò in rabbia.

“ Dimmi che non hai finito un’altra volta tutta l’acqua calda per fare le tue solite saune. “ sputò diretto. Micro-Ice fece immediatamente uno sguardo innocente.

“ I-io? N-no D’Jok… Senti ero depresso, Yuki non ha voluto uscire! Avevo bisogno di… ehi, cos’hai in mano? “ chiese Micro-Ice, in parte sviando il discorso, in parte davvero interessato.

Il rosso non si era nemmeno reso conto di aver, quasi istintivamente, nascosto il pacchetto dietro la schiena nel momento in cui aveva sentito la voce dell’amico.

“ È il regalo per Mei, quello di cui ti avevo parlato, l’anello. “ rispose.

“ Glielo dai ora? “ sbottò Micro-Ice felice e agitato.

“ Sì, penso che sia il momento adatto, così dopo potrà metterlo per andare a cena e… sinceramente non riesco più ad aspettare, ho bisogno di darglielo. “ replicò D’Jok, esplicativo.

“ Vai, vai! Voglio vedere tutto! “ esultò Micro-Ice, saltellando qua e là.

“ Primo: vorrei che fosse una cosa privata. Secondo: vestiti e smettila di usare così tanta acqua! “ tagliò corto D’Jok.

Uscì dalla stanza per andare verso quella delle ragazze, dove Mei probabilmente riposava.

Suonò. Nessuno rispose. Suonò nuovamente. Nessuno aprì.

Ritornò per il corridoio, vedendo anche Micro-Ice corrergli incontro, e insieme ( immancabilmente ) raggiunsero la sala, dove trovò Tia e Yuki insieme alla maggior parte degli altri ragazzi.

“ Ehi ragazzi, sapete dov’è Mei? “ chiese il rosso al gruppo seduto sul divano, alle prese con pop-corn e programmi spazzatura. Erano i vincitori della coppa del più importante sport della galassia, ma erano pur sempre ragazzi.

“ Non saprei, “ rispose Tia, compagna di stanza della castana. “ l’ultima volta che l’ho vista è stata circa un’oretta fa ed era molto agitata, quasi euforica, e si è diretta verso le camere. Pensavo fosse con te. “

D’Jok rimase un po’ lì “ No, non è venuta da me… e non l’ho nemmeno vista qua in giro. “

Presi dalla volontà del cercare la ragazza, D’Jok, Micro-Ice, Tia, Rocket e Mark si alzarono dal divano e andarono verso il corridoio. Camminavano accanto alle porte delle varie stanze, nel tentativo di udire anche il minimo suono della voce di Mei.

Ad un tratto, una risata esplose e risuonò per il corridoio. Era quella di Mei, e veniva dalla camera di Ahito. Tutti si voltarono verso la porta di quella stanza, iniziando a raggiungerla.

“ No, no, basta, ti prego! “ diceva Mei ridendo, come sfinita. I ragazzi, non capendo, si avvicinarono alla porta a passi leggeri, cercando di non farsi sentire.

“ Ne vuoi di più eh? Bene, eccoti servita! “ rispose Ahito. Mei rispose con un gridolino, seguito dalla risata dell’asiatico.

“ Ma che diavolo stanno facendo? “ sussurrò Micro-Ice, con espressione dubbiosa.

“ Ahito, non ce la faccio più, rischio di non riuscire a camminare! “ replicò lei, quasi supplicando.

“ Ormai sono pronto, non puoi tirarti indietro ora! “ supplicò di rimando lui.

“ Ma, ma sei troppo duro! “ esordì lei, sfinita.

“ E se non mi lasci finire rischio di esplodere… “ commentò di rimando Ahito. “ Uh-uh, sei dotata vedo… “

La faccia che D’Jok fece fu impagabile. Tia si portò una mano alla bocca, e Mark corse a chiamare gli altri in sala. In particolare Thran, il gemello di Ahito, non poteva perdersi questa scena. Tutta la squadra arrivò qualche secondo dopo, giusto per sentire un’altra scioccante frase uscire dalla bocca di Mei.

“ Ahito, Ahito, entra, ti prego, non ce la faccio più… Menomale che sembravi quello più addormentato… Non ti avrei mai immaginato così sveglio… “ Mei emise un altro gridolino, giusto nel momento in cui D’Jok non aveva più il coraggio di rimaner lì a sentire le frasi scambiate tra la sua ragazza e uno dei suoi migliori amici mentre facevano sesso. Il giorno del mesiversario!

“ Che diavolo state facendo?! “ urlò il rosso, irrompendo nella stanza, mentre tutti gli Snow Kids spalancavano la bocca alla scena a cui stavano assistendo. Anche D’Jok rimase senza parole, non riusciva quasi a muoversi. Mei e Ahito erano seduti sul letto del ragazzo, con i joystick in mano, la console accesa e un gioco di sopravvivenza inserito.

“ Cosa? “ chiese Mei non capendo. Sia lei che Ahito si erano quasi presi un infarto, cosa ci facevano tutti lì? E perché D’Jok era così arrabbiato?

“ I-io credevo che… N-non pensavo steste giocando alla play, ma che… “ disse quasi a bassa voce il rosso.

“  Ma che cosa? “ domandò Ahito.

“ Pensavamo steste facendo… mmm, ecco… sesso “ rispose Micro-Ice, grattandosi il capo.

“ Che cosa?! “ sbottarono sia l’orientale che Mei. Si squadrarono e… come era anche solo possibile?!

“ Ma che diavolo vi è saltato in mente, non lo farei mai, siamo amici! “ si difese Ahito, seguito poi da Mei, che riprese rivolta a D’Jok. “ D’Jok, secondo te potrei mai fare una cosa del genere?! Ma cosa vai a pensare?! “

“ Dicevi cose assurde, cosa dovevo pensare?! “ fece notare D’Jok.

“ Ah perché secondo te andrei a letto con un altro? Per giunta, con uno dei tuoi amici d’infanzia?! “ Mei era scandalizzata.

“ Beh spero proprio di no! Però chi lo può mai sapere! “ rispose il rosso.

“ Non ti fidi di me?! “ gridò lei.

“ Ma certo che mi fido! Dannazione, finiamo sempre per litigare, per fortuna che ero venuto qua a darti questo stupido anello! “ sbottò lanciando il pacchetto a terra.

“ Anello? “ disse con voce ammorbidita Mei. Prese il pacchetto da terra, lo aprì velocemente e vide il solitario. Gli occhi le brillarono come se avesse visto la luce per la prima volta. Anche le amiche Tia e Yuki, sulla porta, spalancarono la bocca. La felicità per l’amica poteva essere letta nei loro occhi.

D’Jok, rimasto impassibile dal momento in cui Mei aveva raccolto il pacchetto al momento in cui aveva visto l’anello, si limitò ad abbassare la testa. “ Non avevo programmato la cosa perché andasse a finire così… non dovevi vederlo in questo modo… “ disse giù di morale.

Mei gli corse incontro e lo abbracciò. “ Non importa, non importa, è bellissimo! Sono davvero senza parole, è l’anello più bello che abbia mai visto! “ disse lei entusiasta, pronta a regalare al rosso un dolce bacio, nella speranza di cancellare il malumore e l’aria tesa che si respirava nella stanza.

“ Buon mesiversario… “ sussurrò D’Jok.

Gli Snow Kids si limitarono, nel loro piccolo, ad applaudire alla coppia. Tutto era bene quel che finiva bene! O quasi…

“ Ahito, se ti becco un’altra volta ad usare i miei videogame, giuro che non la passi liscia! “ rimproverò Thran al suo gemello che, come sempre, stava ormai dormendo.
  
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