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Autore: Flavi    06/08/2015    1 recensioni
-Credo che dovrai rimanere a letto ancora un pò-
-E come faccio, le lezioni? Gli appunti? Rimarrò indietro, non riuscirò a recuperare...-
-Come riesci ad essere cosi fastidiosamente secchiona quando stai per svenire?- I miei occhi sono ancora chiusi, ma riesco a cogliere nella sfumatura della voce il ghigno che puntualmente colora la sua faccia attraente.
-Malfoy statti zitto- Urlo quasi per non perdermi in quella voce
-Granger tra i due quello che fa discorsi inutili sei te quindi non vedo perché devo tacere io!-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Flash, piccoli flash invadono la mia mente, colpi di una memoria poco lucida. Un braccio, una schiena, il movimento dondolante, un profumo, il suo profumo, di uomo,di salvezza. La voce alterata, i miei occhi che si scontrano per un attimo nei suoi, le sue labbra, il lungo corridoio scuro che sfumava alle sue spalle. Flash, piccoli inutili flash che mi ricordano che sono viva.

Un letto morbido, un freddo intenso dato dall'assenza del suo corpo, la stabilità che sostituisce il dondolio delle sue braccia.

Nero, i miei occhi vedono solo quello. Sento la lucidità abbandonare il mio corpo, uscire lentamente dalle mie dita per mischiarsi in quel nero.

Buio, silenzio.

Un raggio invade la stanza, il mio corpo muto sprofondato nel morbidezza del letto è fermo, la mia mente è ancora oscurata dai flash della sera prima. Il suo profumo aleggia nella stanza ma non lo vedo, provo a muovermi ma i capogiri mi riportano sdraiata con la vista puntata verso quel soffitto troppo bianco per i miei gusti. L'ho sempre detto, prima o poi disegnerò su tutti i soffitti delle case, perché quel bianco troppo bianco non invada più la mia vista, per colorare di pensieri quel bianco troppo pulito che li vuole assorbire tutti, per eliminare quel candito che è spettatrici di vite che non potranno mai essere candite. Lo farò diventare la mia tela quel soffitto per scriverci le mie idee, per non fissare più il nulla, ma la mia vita, per dare un'esistenza a quella cosa inutile.

Un rumore, un ombra, la porta si apre e lui è li, nella sua bellezza, nel suo egocentrismo.

Si gira di spalle per chiudere la porta e io mi perdo in secondi stupidi di contemplazione di quel corpo che oramai da tempo conosco.

-Come stai?- La sua voce è cupa, sembra quasi muta, come se mi avesse parlato nella mente e non veramente.

-Non lo so, cosa mi è successo?- Chiedo senza distogliere i miei occhi da quel biondo platino che sembra essere l'una cosa candita nella stanza.

-Sei svenuta, eri da sola in corridoio con me, ti ho raccolta e ti ho potato qui- Si volta, e la sua faccia sembra quasi preoccupata. Draco Malfoy che si preoccupa? Credo che non sia mai successa una cosa del genere.

-Grazie- I suoi occhi mi scrutano, sembrano quasi attraversarmi, e solo ora mi rendo conto di essere sdraiata sul suo letto. Il rossore invade tutto il mio volto.

-Credo sia ora che io vada...- Cerco di alzarmi, nascondendo i capogiri e stringendo i denti. Sono in piedi ma appena faccio un passo, la mia vista mi abbandona e diventa di nuovo tutto nero. Sono ancora cosciente, ma non riesco a tenermi in equilibrio. La sue braccia sono ancora sul mio corpo, il suo profumo ora cosi forte per la vicinanza mi pizzica le narici, i suoi muscoli tesi mi sostengono.

-Mi sa di no- La sua voce gentile mi arriva lontana, e nonostante tutto continuo a stupirmi del fatto che Draco Malfoy è gentile.

-Credo che dovrai rimanere a letto ancora un pò-

-E come faccio, le lezioni? Gli appunti? Rimarrò indietro, non riuscirò a recuperare...-

-Come riesci ad essere cosi fastidiosamente secchiona quando stai per svenire?- I miei occhi sono ancora chiusi, ma riesco a cogliere nella sfumatura della voce il ghigno che puntualmente colora la sua faccia attraente.

-Malfoy statti zitto- Urlo quasi per non perdermi in quella voce

-Granger tra i due quello che fa discorsi inutili sei te quindi non vedo perchè devo tacere io!-

I miei capelli sono sparsi disordinatamente sul cuscino e sulla faccia, mi fanno il solletico, vorrei scacciarli, ma non riesco a muovere un muscolo, mi sento tutta intorpidita e senza forze. Draco si siede vicino a me e silenziosamente con i suoi movimenti da serpe calmi e ben calcolati comincia a spostarmeli dalla faccia quasi mi avesse letto nel pensiero.

Un brivido mi percorre la schiena.

La sua mano calda mi sfiora il viso.

Caldo su freddo, Ghiaccio su fuoco, Serpeverde su Grifondoro, labbra su labbra.

Un attimo, dura tutto un attimo, mi scanso quasi spaventata. Draco si alza di scatto, il suo ghigno è sparito, sul suo volto c'è solo una maschera d'indifferenza.

-Perchè?- Un sussurro, che invade ma non rompe il silenzio, esce dalla mia bocca.

Lui cammina avanti e indietro per la stanza, senza voltarsi, i suoi occhi ghiaccio sfiorano il cielo, il paesaggio, la sedia accanto al letto, i miei occhi ma non si posano su niente ritornano fissi nel suo riflesso sullo specchio.

-Perchè- é un urlo, quasi doloroso che rompe nelle mie corde vocali.

-Perchè mi hai baciato? Perchè l'hai fatto? Perchè?- Mi alzo, trovo la forza per alzarmi da quel letto che sa troppo di lui, barcollando cerco di avvicinarmi a lui, la testa gira e con lei tutta la stanza, è li davanti a me, la sua schiena si alza e si abbassa, gli poso una mano sopra e con una forza disumana lo volto. I nostri occhi si scontrano, marrone contro azzurro, terra contro ghiaccio. Con uno scatto veloce toglie la spalla da sotto la mia mano e io rimango senza appoggi in preda ai giramenti di testa. Un ghigno gli graffia il volto, gli occhi di freddo mi percorrono il corpo, mentre comincia a girarmi intorno come una serpe che si sta gustando gli ultimi respiri della sua preda.

-Hermione, mia cara Hermione, o forse è meglio dire sanguemarcio, ti si addice di più come nome, eccoti qua, cosi sola e indifesa nella mia camera senza i tuoi poveri amichetti a spalleggiarti, guardati come sei insicura e tremante. Guarda come un semplice contatto con le mie labbra ti ha ridotto, non sarà per caso che sotto tutto quest'odio mi ami? O forse sono stato il primo ragazzo che ti ha degnato di un bacio?Sempre rinchiusa tra quei libri, sempre cosi secchioncella, sempre cosi saputella- Le sue labbra sono ad un centimetro dal mio orecchio, la sua voce ridotta ad un sussurro sembra quasi quella di un serpente.

-E togliti quella faccia schifata che quel bacio l'hai voluto tanto quanto l'ho voluto io- La mia mano parte incontrollata, e lo stampo di essa si disegna velocemente sul suo volto.

-Non ti permettere mai più, stronzo-

Il suo corpo si irrigidisce per alcuni paurosi secondi, poi come una molla mi prende il polso e mi attira a lui.

-Ah allora ogni tanto anche te perdi il controllo, le provi anche te delle emozioni!- Mi guarda e mi sfida. Questo gioco è durato abbastanza a lungo e ora che me ne vado. Mi giro verso la porta ma lui mi trattiene ancora per il polso. Con uno scatto felino mi porta ad un centimetro del suo volto. Mi sovrasta di tanti centimetri quindi devo alzare gli occhi per vederlo in faccia, il ghigno resta immutato sul suo volto che velocemente mi richiude in un bacio passionale. Resto di sasso per alcuni secondi, ma poi spinta da una scossa incontrollata, ricambio il bacio. Gioco con i suoi capelli platino, sento le sue mani percorrermi la schiena, ho le vertigini e mi aggrappo a lui per non cadere. Le sue mani sono ovunque, il suo sapore mi invade senza lasciarmi scampo. Il bacio è rude, privo di emozioni delicate, finto e pauroso.

Un sospiro, un assenza, non ho più il mio appoggio, perdo l'equilibrio e mi lascio cadere di nuovo sul letto. Draco cammina di nuovo per la stanza come un leone in gabbia e io lo seguo con gli occhi per cercare di capire.

-Perchè adesso mi hai baciato di nuovo?-

-Quando parlo gradirei essere sentita- Alzo la voce per farmi sentire meglio visto che non ha risposto alla mia domanda.

-Ecco di nuovo la saputella!-

-Non deviare il discorso, rispondi alla domanda!-

-Perchè ti amo- Si volta di scatto, il suo volto è deformato dal dolore, dalla rabbia, dai sentimenti. É privo del suo essere egocentrico, è privo del suo cognome. Per la prima volta vedo Draco, senza quel cognome scomodo appresso. I miei occhi si spalancano al suono di quelle parole, mi sento inerme su quel letto, priva della mia difesa, priva del mio muro, mi sento senza forse e senza parole. Mi sento inutile. Distrutta da due semplici parole.

-Cosa?- Una stupida, inutile parola mi esce dalle labbra.

-Si ti amo, ti amo da odiarti da insultarti perché so che non potrai mai essere mia, ti amo-

-TU...Draco Malfoy mi hai fatto passare cinque anni d'inferno solo perchè non mi volevi confessare il fatto che mi amavi?- Sono arrabbiata, delusa, ferita da quel comportamento cosi idiota da parte del ragazzo.

-Ma che te ne frega a te sono io quello che sto male!- Urla pieno di dolore.

-Cretino mi frega- Mi alzo con uno scatto del quale non so da dove riesco a prendere le forze e mi posiziono davanti al lui. Alzo il volto sui suoi occhi e senza lasciare il contatto con essi faccio congiungere le labbra in un dolce bacio. Non c'è più la passione di prima, le sue mani caute mi sfiorano la guancia, ci godiamo il momento, con calma e dolcezza, assaporandoci e scoprendoci.

-Cretino mi frega perchè ti amo anche io!- Lo bacio ancora e ancora, cullandomi e beandomi del suo profumo, del suo essere cosi serpeverde, del suo essere cosi opposto a me, cosi uguale a me. Lo bacio e ritrovo la serenità.

 

   
 
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