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Autore: chi lo sa    27/01/2009    3 recensioni
E se Edward non fosse tornato in New Moon? Cosa avrebbe fatto Bella? Magari avrebbe avuto una figlia alla quale la parola "vampiro" ricorda solo Bram Stocker e che non ha mai sentito parlare di una famiglia Cullen
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap 6 bis Finalmente passarono anche le feste e potei tornare alla vita normale.
Ora che avevo meno tempo libero ed ero presa dalle lezioni vedevo decisamente di meno Alicee ma chissà come,lei aveva sempre un tempismo perfetto e mi chiamava quando non avevo niente da fare o mi ero improvvisamente liberata. Certo,alcune volte era una tortura accompagnarla su e giù per la 5th Avenue cariche dei sacchetti dei negozi che aveva svaligiato munita della sua carta platino. Era incredibile come una ragaza così piccola avesse tante energie,ogni tanto dovevo implorarla di fermarci in un bar ma lei non  prendeva mai niente. Come se questo rubasse tempo allo shopping!
Una volta ha detto che dovevo assolutamente accompagnarla a scegliere il vestito per il suo anniversario con Jasper (anche se non mi voleva dire da quanto stavano insieme) ma    
quel giorno proprio non potevo:c'era un argomento che proprio non riuscivo a capire e pareva che anche tutti i miei compagni fossero nella stessa situazione,una crisi di gruppo.
Al che lei ha detto- non vedo il problema. Carlisle sarà felicissimo di aiutarti e poi potremmo uscire! -
A cosa servirebbe avere un medico in famiglia altrimenti? Anche se  pensando alla mia di famiglia mi  venivano in mente motivi molto più validi.  
Così,ormai rassegnata sono andata a casa sua. Suono,lei mi apre ed entro. Al  piano c'è suo fratello che non vedevo da natale che sta suonando,è veramente molto bravo.
-Ah,ecco spiegato il perchè dell'inno australiano tradotto in Swaili,mostriciattolo-
-non farci caso,mi tratta così ma in fondo mi vuole bene
-molto in fondo in giornate come questa. Ciao Alice,benvenuta. Ora scusatemi ma devo scappare.
E scappare sembrava veramente un termine appropriato per la velocità con cui è uscito.
Se ne andò,lasciandoci sole
Alice non disse neinte,solo fece una faccia da “non farci caso” e mi accompagnò da suo padre che risolse tutti i miei dubbi in circa 10 minuti. Era veramente bravo a spiegare e sembrava veamente felice di poter dare una mano.
Comunque alla fine uscimmo e quella che doveva essere la ricerca di un singolo vestito ci portò via 3 ore e ci fermamma solo perchè i negozi stavano chiudendo.
E io che speravo di passare da casa prima di uscire stasera.
-Alice,io ora devo proprio andare
-certo,grazie mille dei tuoi consigli! Senza non so proprio come avrei fatto!
–    ma se hai comprato praticamente tutto
–    pensa che avrebbe potuto essere molto di più
–    Oddio,sei incredibile! Senti,io ora vado con degli amici di Sara a mangiare e poi a sentire un concerto di altri loro amici che suonano in un nuovo locale ad Halrem,vieni con noi?
–    No,grazie ma sono decisamente stanca stasera.
–     Stranamente lei non usciva mai con noi,era molto gentile quando incontravamo qualcuno dei miei amici nel campus ma non dava confidenza. Probabilmente perchè sapeva che tutti i ragazzi non le staccavno gli occhi di dosso e le ragazze al vedevano come una minaccia. Stava sempre con i suoi fratelli.  
Sembrò pensarci un po' su,poi disse:-harlem non è un bel quartiere,sei sicura che non avrai problemi?
-No,tranquila,lo hanno risollevato tantissimo ultimamente. E poi sarò con gli altri. Non sarai un po' snob?
- Mi preoccupo solo della tua sicurezza!
-Si mamma. Allora ci sentiamo,scappo che rischio di arrivare in ritardo!
–    non arriverai tardi,tranquilla. Ciao!

In effetti arrivai in orario,quanto amavo la metropolitana!
La serata passò in fretta e poi andammo al concerto ma il pomeriggio di studio e shopping mi aveva distrutto,così decisi di andare via un po' prima degli altri. Mentre salutavo un ragazzo nuovo,amico di un amico,che avevo visto quella sera per la prima volta e con ciu avevo fatto due chiacchere perchè era saduto accanto a me mi chiese se non preferissi che mi accompagnasse,almeno fino alla fermata della metro. Rifiutai,non volevo essere un peso per nessuno. Ma mentre mi dirigevo verso la metro pensavo che era veramente carino,alto,con gli occhi azzurri ed i capelli castani un po' disordinati. Ed era anche interessante,peccato che non mi ricordassi il suo nome. Avrei dovuto chiedere a sara di farlo uscire con noi nuovamente.
Persa nei miei pensieri mi accorsi troppo tardi che c'era una figura che mi segiuva. Sulle prime cercai di convincermi che era la  mia immaginazione,ma poi dovetti riconoscere che non era così. In quel preciso istante mi superò e mi parlò
- vieni con me,devo farti vedere una cosa.
Aper un attimo pensai di seguirlo,era veramente troppo bello ma probabilmente grazie all'allenamento fatto con i cullen mi ripresi. Non ricordo molto del suo viso,solo gli occhi. Erano innaturali,rossi.
-non credo proprio!
-allora mi sa che dovrai seguirmi con le cattive. Hai un odore decisamente buono.
Sapevo che non avrei fatto in tempo a scappare e non sapevo che fare quando un'alta figura si frappose tra di noi.
-hei amico,hai buon gusto ma l'ho vista prima io,spiacente-disse l'assalitore
- Non sarà lei la tua preda,stasera
-ah,è già la tua,ottimo gusto. Ma sinceramente la sto assaporando da quando era ancora con i suoi amici e mi aspettavo di dover aspettare giorni prima di trovarla sola. Ma se vuoi te ne posso lasciare un morsino.
Il secondo arrivato a quelle parole fece un suono stano,dovrei quasi definirlo un ruggito e cambiò posizione,sembrava un animale sul punto di attacare.
–    ti do un ultimo avvetimento,vattene.
–    Perchè,senno? - e si lanciò contro il mio salvatore.
Si muovevano ad una velocità incredibile e non riuscivo a seguire tutto ma pareva che  lottassero a mani nude. Finalmente le cose si misero bene e quello che voleva aggredirmi se ne andò.
Il mio salvatore allora si girò e mi disse,gurdandomi come se cercasse di capire come mai si trovava lì – Ma perchè devi sempre cacciarti in queste situazioni,Bella? No,intendevo Alice. Ora vai a casa,non ci saranno altri pericoli stanotte.

Non capivo,cosa ci faceva Edward lì? Perchè  mi aveva chiamato Bella? E cosa voleva dire quella conversazione tra i due uomini? E quella lotta a mani nude?  Erano tutte domande che mi ronzavano in testa mentre tornavo a casa,in taxi. Volevo tornare in territorio conociuto il prima possibile

  
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