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Autore: alixantos    06/08/2015    1 recensioni
«Ci vediamo presto», sussurra Sasuke, e i polpastrelli le sfiorano la fronte.
Ma Sakura non sa se vuole davvero rivederlo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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«Ci vediamo presto», sussurra Sasuke, e i polpastrelli le sfiorano la fronte.
Ma Sakura non sa se vuole davvero rivederlo.


impasse


«Non lo so, Naruto. Ci ostiniamo a dire che era ossessionato dalla vendetta, ma tu sai meglio di me che Sasuke è una persona molto intelligente, incorruttibile, determinata. Se non avesse voluto cadere preda del suo odio, ti assicuro che non l'avrebbe fatto. Indirettamente, ha distrutto le nostre vite. È vero che questa Guerra sarebbe arrivata, ma forse, se lui avesse preso differenti decisioni... forse l'avremmo ritardata, o non sarebbe accaduta, o sarebbe giunta con effetti meno devastanti. Sicuramente, ha distrutto noi. Quanto tempo speso cercando di ritrovarlo? E quando ce l'abbiamo fatta, ci ha respinto, come se non avessimo condiviso insieme momenti indimenticabili, e importantissimi. Indelebili». Sakura cammina a testa bassa, un libro di medicina − pesante copertina di cuoio rosso e pagine ingiallite dal tempo − stretto al petto.
«È difficile sfuggire alla dolce vendetta, Sakura, e lo sappiamo bene entrambi. L'odio era l'unica cosa che gli era rimasta, e vi si è aggrappato con tutte le sue forze. È cambiato». Stringe le labbra. Lui aveva noi.
«Hai ragione, ma perché tu non hai mai cercato vendetta? Tu sei migliorato per qualcuno, lui per soddisfare la sua sete di sangue. E questa è una differenza abissale. Chi ci assicura che è cambiato? E se si stesse preparando ad altro?». Naruto ride, e quella risata le scalda il cuore, per l'ennesima volta. Le stringe le mani fra le sue, il sorriso contagioso dipinto sulle labbra.
«Sakura, tu ti preoccupi troppo di troppe cose. Lasciamo che il tempo faccia il suo corso. Io sarò al tuo fianco, e ti proteggerò, come sempre». Sakura vorrebbe replicare, ma ci ripensa e scuote la testa. Vuole godere di quei momenti e di quei sorrisi, convincersi che Naruto abbia ragione. Sforza un sorriso.
«Come sempre».


«Non scapperai più, adesso?», chiede Sakura, e getta un sassolino nell'acqua del laghetto. Sasuke si limita a scuotere la testa.
Sakura lo guarda e pensa che il destino sia davvero buffo: l'uomo a cui aveva donato il suo cuore, anche se mai accolto, per cui aveva lottato, sofferto, per cui non aveva mai mollato, adesso, non le procurava altro che la sottile eccitazione di cui sanno le cose che riscopri dopo molto tempo − la sua compagnia −, mista a discrezione.
Forse il Sasuke che ama è quello che vive nei suoi ricordi, quando erano compagni di classe, e lui era il ragazzo conteso da ogni ragazza. Forse chi lo ama è la Sakura che vive in quel ricordi, la ragazzina romantica e ingenua, che non aveva nulla da perdere e nulla aveva perso. Forse la sua era solo l'ossessione di riportarlo indietro da loro, da Naruto, dal maestro Kakashi, indietro nella squadra 7, come era giusto che fosse. Sakura non sa.
Ma adesso, se lo guarda, lo stomaco non le si stringe, il cuore non le batte forte, la voce non trema. Solo due occhi scuri freddi come il ghiaccio. E non ci crede. Non crede alle sue parole, e più si sforza e più non ci crede.
Ma tace, Sakura, con lo sguardo fisso nel vuoto e il vento gelato della sera a farla rabbrividire.


«Parliamoci chiaro, Sakura. Raccontami tutto».
Kakashi la osserva bere la sua tisana calda, in attesa di risposte. Ha sempre preferito andare direttamente al punto, e Sakura apprezza il fatto che non si perdi in giri di inutili parole.
«È Sasuke».
Lui annuisce.
«Lo immaginavo».


«Avevi detto che mi avresti sempre sostenuto. Ma ora, perché non ti fidi di me? Siamo sempre stati l'uno al fianco dell'altra, eppure tu ti fidi di qualcuno che ci ha abbandonato per anni, e ora è ricomparso solo conclusasi la guerra? Perché sei così testardo?», grida Sakura, spingendo via Naruto, una spinta poderosa, nella quale riversa tutta la sua rabbia. Sapere di non averlo dalla sua parte la fa sentire tradita.
Naruto si rialza da terra, tenendosi una mano sulla schiena.
«Per favore, Sakura... io mi fido di Sasuke. So che è cambiato, ha capito i suoi errori. Perché non ti lasci il passato alle spalle? Perché non riesci a ricominciare?». La sua è un'espressione supplice.
Ma Sakura non riesce a perdonarlo.


«Naruto mi ha detto che non ti fidi di me». Sottile, pulito, senza una sbavatura di rabbia o delusione. Sasuke è sempre stato bravo a non lasciar trapelare le sue emozioni. O forse, semplicemente, non sente niente.
«Naruto ti ha riferito bene». Sakura non ha intenzione di essere da meno, in quanto a sincerità.
«Sai, un tempo mi sarei fatta ammazzare pur di essere qualcosa ai tuoi occhi. Quel folle amore che provavo per te è sparito nel nulla. Ma mi hai spezzato il cuore. Mi hai fatto male».
«L'hai appena detto tu stessa. Eri una ragazzina, e il tuo amore una cotta destinata a passare. Per questo ti rifiutai».
Sakura riconosce che ha fatto dannatamente bene.
«Ma tutti i duri colpi che mi hai inflitto - che ci hai inflitto - sono serviti a molto. Ci hai dato un motivo per combattere, per spronarci a superare noi stessi. Soprattutto Naruto», sorride ripensando ai pomeriggi passati ad allenarsi e alle cene rubate al maestro Kakashi. «Forse potrei ringraziarti, ma non lo farò».
Sasuke abbassa il viso con un sorriso.
«Sei cambiata davvero, Sakura. Più di quanto tu stessa immagini. E sono fiero di te». Sasuke fa per poggiarle una mano sul braccio, ma Sakura si scosta immediatamente, come se il suo tocco bruciasse. E Sakura è stanca di ustionarsi.


«Non puoi continuare a combattere con te stessa. Ma, qualsiasi sia la decisione che prenderai, dagli almeno la possibilità di rimediare ai suoi errori, di dimostrarti che ti sbagli». Sakura fissa malinconica le punte consunte dei suoi stivali. Può farlo? Può permettergli di colmare quel buco che la sua assenza ha lasciato?
«Posso farlo», sussurra. «Posso farlo».
Le braccia familiari di Naruto la stringono ancora una volta.
«Grazie, Sakura. Grazie».


Sakura vuole essere sicura, ma ormai i dubbi sono solo patetiche scuse.
È tornato.

   
 
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