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Autore: RevyAdelheid    27/01/2009    1 recensioni
Piccola Shonen-ai 8018. Chi potresti incontrare durante una fredda passeggiata d'autunno?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quel pomeriggio d'autunno, col sole che scendeva e un vento freddissimo, qualcuno esce fuori,
o lo era gia, per farsi una passeggiata per la città, un bel ragazzo con i capelli scuri e un andatura lenta,
calma e rilassata. I suoi occhi blu guardavano dritti verso la strada deserta. Era l'unico essere che camminava con un
freddo glaciale, ed era anche l'unico che camminava verso la scuola. La sua scuola.
Doveva essere tutto calmo, pensava, e forse li avrebbe potuto riposare un po. Almeno sperava. Era a pochi metri dall'entrata
della scuola, ma qualcosa aveva attirato l'attenzione del ragazzo, ovvero una strana sagoma che era dentro il campo di
baseball, che era intento ovviamente a giocare ed allenarsi.Yamamoto Takeshi, il ragazzo del primo anno e bravissimo negli sport
era intento a prendere con una mazza le palline che fuoriuscivano da uno strano marchingegno, che divertimento...
M achissà perchè continuava a guardare quel ragazzo, mentre faceva quei movimenti velocissimi per tentare di colpire quella cosa minuscola...
I suoi occhi andavano dalla pallina al suo sguardo, il suo sguardo concentrato e attento, fisso, determinato...caldo... Ma cosa stava
pensando? Che cosa gli passava per la testa? Cercava invano di darsi una calmata ma ogni volta che ci provava tornava a fissare
Yamamoto, fissandolo incantato, come un leone osserva la sua preda prima di attaccare... Ormai si era abituato a guardarlo nel buio
così tanto da vedere le perle di sudore scendere delicatamente sul viso, dandogli un qualcosa di più. Quel di più che non poteva fare
a meno di ammirare.
Ad un tratto Yamamoto si fermò, e Hibari lo guardava mentre si avvicinava di fretta al marchingegno per spegnerlo, lo osservava mentre cacciava
dalla testa il cappellino liberando i capelli neri per una parte sudati, mentre sospirava di sollievo...e quell'espressione faceva muovere qualcosa dentro
Hibari, come la voglia di saltargli addosso in qualsiasi momento...Lo rendeva interessante e accattivante.
Ora si era accorto di lui, la sua espressione era cambiata da sollievo a sorpresa, per poi dare spazio al suo sorriso da innocente
E anche per questo Hibari si chiedeva come mai il cuore aveva perso un battito quando lo aveva visto sopreso...come se ne fosse felice.
Aveva forse paura di qualcosa? No. Dopotutto quella era la sua scuola, e lui era solo uno studente che ne faceva parte.
-Oi Kyoya! Cosa ci fai qui?-
-Non ti interessa. Piuttosto io dovrei farti la stessa domanda. Cosa ci fai nella mia scuola?-
-Mi allenavo...-
Disse con la sua natura spensierata, alzando le spalle, aveva ancora la faccia imperlata di sudore che lentamente scendeva verso il collo, erano quelle goccie
che non era riuscito a prendere con le mani...e lui continuava a guardarle scendere, aveva uno strano istinto...
-Come mai sei rosso?-
Come mai era rosso? Un momento...era rosso? Accidenti, aveva completamente dimenticato quel fattore, pensò.
-Non è che hai la febbre? Sai con questo freddo e col vento...-
-Pensa per te Yamamoto. Sei tuto sudato con questo vento ti prenderà qualcosa...-
-Eh! Sei preoccupato per me?-
-...-
-Ahahah! Comunque fammi controllare un po...-
Vedeva Yamamoto poggiare la sua mazza perterra e portare la sua mano dietro il suo collo, poi lentamente lo avvicinava la fronte alle sue labbra, e le posò delicatamente
facendogli provare strane sensazioni...non potè non fermare le sue mani, che andavano lentamente sul petto...
-Eppure non sento niente...-
-...-
La supposizione di Yamamoto era corretta, perchè di certo non era rosso per febbre...ora d'un tratto sentiva la sua mano scendere lungo la spalla, Hibari la
guardava socncertato per poi girarsi nuovamente a guardalo interrogativo, e non vide niete...solo Yamamoto che questa volta poggiava le labbra sulle sue
con molta più vivacia.
Oramai era completamente abbandonato a se stesso, non riusciva a capire più niente, solo si faceva strane domande su quando fosse successo tutto quello.
Sentiva la lingua del ragazzo che gli sfregava i denti. Poi alla fine si distaccava con quel suo sorriso stampato in faccia.
-Beh ora devo andare! Vieni più spesso a guardare i miei allenamenti!-
E con queste sue ultime parole lasciava Hibari pieno di domande e dubbi.

FINE
Hibari è un po OOC lo ammetto XD
   
 
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