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Autore: vanillanarry    07/08/2015    0 recensioni
«Stesso giorno, stesso anno, stesso ospedale. Assomigli più tu, una perfetta sconosciuta, ai miei genitori di quanto ci assomigli io. Non possono essere semplici coincidenze, no?»
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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capitolo cinque.





«Oh mio Dio la mia migliore amica se la fa con Ashton Irw-»
«Shh!» la interrompo tappandole la bocca con le mani.
Mi spinge via il braccio.
Stiamo camminando verso la piadineria per consumare il nostro pranzo.
Jane mi guarda con aria divertita, le sue constatazioni non sono finite.
«Dovrei abituarmi alla vita da famosa?» chiede inarcando le sopracciglia.
«Jane togliti quell'espressione dal volto. Stiamo solo uscendo! Ci piace passare del tempo insieme, niente di che...» dico, sistemando nervosamente la borsa sulla spalla. E meno male che non ci fossero stati paparazzi ieri, non avrei saputo come reagire altrimenti.
«Certo, certo, come dici tu!»
Roteo gli occhi; deceleriamo arrivando sul posto, Maurice prende le ordinazioni e poi ci sediamo fuori.
«Vi vedete ancora?»
«Mh, credo» o meglio... spero.
Mentre parliamo il telefono squilla, e il soggetto è proprio Ashton.
«Parlando del diavolo» esclamo con un sorrisetto.
Sblocco il cellulare e leggo il messaggio: mi chiede come stia.
«Cosa dice?» chiede Jane sbirciando lo schermo.
Mi allontano di riflesso guardandola male. «Mi fai prima leggere?»
Sbuffa tornando composta. «Okay, okay!» Rispondo sorridendo involontariamente, e la mia migliore amica mi guarda di sbieco.
«Mi ha chiesto come va» esclamo infine poggiando il telefono sul tavolo.
«Che carini. Vi shippo»
«Come?» corruccio la fronte, ma prima che possa replicare arriva Maurice con il nostro pranzo.
Mangiamo velocemente per poi recarci, dopo aver pagato, sul posto di lavoro.
Oggi siamo molto indaffarate in quanto dobbiamo finire gli ultimi scatti per la rivista mensile.
«Forza, al lavoro!» esclamo camminando al fianco di Jane verso lo studio di Jules.

-

Torno a casa sfinita, sono le quattro passate. Tolgo le scarpe all'entrata e abbandono la borsa in un angolo, lanciandomi poi sul comodo divano a L.
Prendo il telefono dalla tasca dei miei jeans e apro i due messaggi ricevuti.

Ti va di bere qualcosa insieme?

Lo prendo come un sì. Ci vediamo stasera per le nove al Goros x

Sgrano gli occhi.
Avevo già programmato una serata Netflix, cibo e pigiama!
Ma non si può dire di no ad Ashton Irwin.
Rispondo positivamente, per poi andare direttamente a farmi un bel bagno caldo, perfetto per distendere i nervi.

-

«Stai uscendo?» Sarah gira il viso dalla mia parte, mangiando qualche popcorn davanti alla tele. «Si sente una scia di profumo fin qui»
Roteo gli occhi afferrando la mia borsa, posta ora ordinatamente ai piedi del tavolo da pranzo.
«Chissà con chi» dice semplicemente Jeremy, con una smorfia di chi la sa lunga.
Lo maledico mentalmente mentre infilo le Adidas. Non saranno elegantissime, ma non ho voglia di tornare con mille vesciche ai piedi.
«Ci vediamo più tardi ragazzi!» saluto con un sorriso per poi uscire di casa ed infilarmi in auto.
Prima ho salvato l'indirizzo, così lo inserisco nel navigatore e metto in moto.
Durante il tragitto ascolto la musica ad alto volume per cercare di calmare il cuore che martella nel petto. È sempre così quando devo vedermi con Ashton.
Picchietto le dita sul volante nervosamente mentre, una volta arrivata a destinazione, cerco parcheggio.
Mando un messaggio al ragazzo che non tarda a rispondere.

«Eccoti bellissima!» sorride camminando verso la mia direzione. Ricambio infilando il cellulare in borsa.
Appoggia una mano sulla mia schiena mentre entriamo nel locale, azione che mi fa arrossire e imprecare mentalmente.
Il bar è affollato, diviso fra persone che cantano ad un karaoke e persone che giocano a degli Arcade stile anni '90.
«Cosa vuoi fare prima?» chiede al mio orecchio.
Alzo le spalle in risposta. «Quello che vuoi!» Prende la mia mano e mi guida verso il karaoke. Sgrano gli occhi cercando di capire le sue intenzioni: posso mettermi a cantare ovunque ma non in un karaoke con tutta questa gente a fissarmi!
Strattono il suo braccio non appena ci fermiamo e lui mi guarda ridacchiando.
«Ti va?»
Scuoto il capo in modo frenetico, facendolo ridere di più.
«Va bene! Vado io, augurami buona fortuna!» Roteo gli occhi. Come se non ci fosse abituato!
I due ragazzi presenti sul palco finiscono la canzone, poi Ashton insieme ad una ragazza salgono prendendo il loro posto.
Le note di Waiting For Love partono; Ashton è il primo a cantare il primo assolo, e ne resto estasiata.
Lo fisso meravigliata finché parte il beat del ritornello, dove ci ritroviamo tutti a ballare. Il secondo assolo è della ragazza, abbastanza in soggezione.
Quando la canzone finisce e Ashton torna da me lo spintono scherzosamente.
«Sembrerebbe il tuo lavoro» esclamo facendolo ridere. «Ma comunque, sei stato bravissimo!»
Il riccio mi dona un sorriso stupendo dove spuntano due adorabili fossette.
Resto per qualche attimo in adorazione, poi mi prende di nuovo per mano e mi conduce verso gli Arcade.
Di nuovo arrossisco ma lo ringrazio cosicché io eviti di perdermi, cosa fin troppo facile per una svampita come la sottoscritta.
«Vuoi sfidarmi riccio?»
«Avanti!»
Ci fermiamo davanti uno slot munito di pistole. Ne afferriamo una ciascuno e dopo aver inserito una moneta, cominciamo a giocare.
«Tanto faccio io più punti!» esclamo saltellando e spostandomi a destra e sinistra, come se potessi far di più.
Alla fine vince Ashton ma di poco.
«Non è giusto. Voglio la rivincita!» esclamo. Ci spostiamo su un altro gioco, Metal Slug, e questa volta vinco io.
«Non male» esclama con un sorrisetto, mentre sul mio volto si dipinge una smorfia di trionfo.
«Andiamo a bere qualcosa!»
Ashton si fa strada verso il bancone del bar; ci sediamo sugli sgabelli mentre il barista prende i nostri ordini.
Ne approfitto per osservarlo un po': è un ragazzo bellissimo, sia fuori sia, per quanto lo conosca, dentro.
L'unica cosa che mi dispiacerebbe accadesse, sarebbe essere additata come una sua fiamma e che quindi questo piccolo rapporto venga distrutto.
Non sto uscendo con lui per la fama, per quanto ambiziosa sia devo lavorare sodo, con le mie mani, per ottenerla; mi piace uscire con lui, è molto di compagnia e ho potuto constatare essere un ragazzo con i piedi per terra.
Arrivano i drink e chiacchieriamo mentre li sorseggiamo.
In un baleno, dalle 21:40 che erano quando siamo entrati si sono fatte le 00:35 senza neanche rendermene conto.
«Si è fatto tardi, e domani lavoro» dico bloccando il telefono e rimettendolo in borsa.
«Oh, certamente!»
Ashton si offre di pagare i drink, e ci dirigiamo verso l'uscita.
«Grazie mille della serata» diciamo all'unisono per poi scoppiare a ridere come due deficienti.
«Dobbiamo rifarla, se per te va bene ovviamente»
«Certo!» rispondo sinceramente.
Restiamo così qualche momento, in un silenzio tutt'altro che imbarazzante.
Faccio per proferire parola quando una goccia d'acqua cade sul mio naso.
Lo asciugo corrucciando la fronte mentre diverse gocce a seguire cadono sempre più frequenti, finché arriva un vero e proprio acquazzone.
Ashton apre la giacca e cerca di coprire la testa di entrambi mentre corriamo verso la mia auto, ottenendo il risultato contrario.
Mi appoggio al cofano con il fiatone per la corsa e le risate che non ho saputo trattenere, fradicia.
«Grazie per il "passaggio"» mimo le virgolette. «Dove hai la macchina?»
«È lì» indica un'auto grigia non lontano da noi e annuisco.
«Grazie ancora»
D'impulso mi alzo in punta di piedi e lascio un bacio veloce sulla sua guancia.
Arrossisco per il mio stesso gesto e salgo in auto, salutandolo di nuovo con la mano.
Una volta allontanato mi abbandono ad un lungo sospiro.

Ashton Irwin, che cosa mi stai facendo?




-

helloooo
come prima cosa vi chiedo immensamente scusa per non aver più aggiornato! non sapevo come scrivere il capitolo e infatti è una schifezza..

vabbè, spero comunque vi piaccia :) x
besosss
   
 
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