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Autore: DarkRose86    28/01/2009    6 recensioni
Zetsu non sopportava quello sguardo;
strafottente oltre ogni limite e, solo quando ne aveva voglia, dolce o sensuale, a seconda della situazione.
Era pericoloso, e non perché si divertiva a far saltare in aria chi gli dava sui nervi, vantandosi della sua arte.
Lo era, perché lui stesso rappresentava un'opera d'arte;
talmente bella, da poter essere definita maledetta.
E pericolosa a tal punto da scatenare istinti omicidi.
.ZetsuDeidara.
7^ classificata alla 4^ Edizione del Contest "2Weeks" indetto da Kurenai88
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Deidara, Zetsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La seguente storia si è classificata 7^ ( ebbene sì... ce l'ho fatta ad arrivare ultima, infine xD ) alla 4° edizione del contest 2Weeks , indetto da Kurenai88 sul Forum di EFP. 
Sì, è vero, un poco delusa lo sono, più che altro perché ultimamente ho una fissa per questo crack pairing, e ci ho messo l'anima nello scrivere questa fanfiction che pero', ne sono perfettamente consapevole, è assurda. Ma chi mi conosce sa, quanto amo scrivere cose di questo tipo. xD
Ringrazio Kurenai per il giudizio esauriente ( e per nulla negativo, oh yeah *_* ) e per il bannerino, che è a dir poco fantastico!
Bene gente... me lo lasciate un commentino piccino picciò? *occhioni dolci* ( anche per dirmi che cosa ne pensate di questa coppia, sono curiosa xD )

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L'arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.

Anthony Burgess


Deadly Attraction ~ Attrazione Mortale


Zetsu non sopportava quello sguardo; strafottente oltre ogni limite e, solo quando ne aveva voglia, dolce o sensuale, a seconda della situazione.

Dolce, quando si sentiva triste.
Sensuale, quando si divertiva a provocarlo, senza mai dargli soddisfazione.

Il loro era un rapporto strano; anzi, non poteva neanche definirsi tale. Talvolta venivano indotti in tentazione, ma non erano mai andati oltre il semplice bacio. Zetsu lo desiderava, e la cosa lo faceva sentire strano. Mai, prima di allora, si era lasciato trascinare da simili... sentimenti? Odiava quella parola, così come odiava quei capelli biondi che a volte gli era concesso accarezzare, e quegli occhi così dannatamente profondi in cui temeva sarebbe annegato, prima o poi, se non avesse messo fine a quella situazione assurda.
Da quando Sasori era morto, Deidara si era stranamente avvicinato a lui, senza un motivo preciso: solitudine? O compassione? Perché Zetsu era diverso da lui, forse troppo. Era diverso da chiunque altro. E quest'ultimo vedeva il biondo come una minaccia, più che come un piacevole intrattenimento.
Era pericoloso, e non perché si divertiva a far saltare in aria chi gli dava sui nervi, vantandosi della sua arte.
Lo era, perché lui stesso rappresentava un'opera d'arte; talmente bella, da poter essere definita maledetta. E pericolosa a tal punto da scatenare istinti omicidi.

Zetsu-san... io ti piaccio? ” gli domandò un giorno, il solito sorriso di circostanza in faccia, quello che al ninja dava dannatamente fastidio. Lui non rispose, si limitò a maledirlo per l'ennesima volta, quando avvertì le mani audaci giocherellare con i suoi capelli corti, elogiando ad alta voce la loro morbidezza.

Troppo pericoloso.
Uno come lui non poteva abbassarsi ad amare qualcuno; in verità, neanche lo conosceva, il significato di quella parola. O almeno, così credeva.

Un giorno, Deidara gli disse che si sarebbe completamente concesso a lui, ed egli si sentì quasi mancare. Poteva approfittarne, comunque, in fondo non era obbligato a provare qualcosa per portarselo a letto, e toccare finalmente quel corpo che tanto aveva desiderato. Quando pero' lui si rifiutò scostando lo sguardo, rimangiandosi le parole di pochi istanti prima, esagerò.
Perché? ”
Perché, Deidara? Perché sono un mostro?
Sangue macchiò il suo volto, e le lenzuola candide sotto di loro. E le sue mani tremavano ma, nonostante ciò, sfregiavano quella pelle non più perfetta, non più deliziosa, senza alcuna pietà.
Ora non sorrideva, gli occhi spalancati, fissi ad osservare il nulla.
Non era più pericoloso, ormai.
La sua arte si era spenta, così come la sua luce.

Zetsu lo osservò ancora per qualche minuto, cercando ancora quel qualcosa di particolare che lo contraddistingueva, e che lo attraeva così tanto. Lo scrutò attentamente, ma non vide niente.
Se fosse stato una persona normale, probabilmente avrebbe pianto. Lui invece rise, chiudendo lentamente le foglie che avvolgevano la sua testa; fu una risata poco convincente pero'.

Non lo voleva più, ormai; non emanava calore, né un buon profumo.
Ma in quel momento si ricordò che lui, il pericolo, l'aveva sempre amato.


The End ~ [ 495 parole ]

Nota: i due dialoghi “ Perché? ” “ Perché, Deidara? Perché sono un mostro? ” sono entrambi pronunciati da Zetsu; quello in grassetto, dalla sua parte "malvagia". ^^

  
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