Serie TV > Kebab For Breakfast
Segui la storia  |       
Autore: Jsnow    08/08/2015    0 recensioni
Prima degli avvenimenti narrati in questa FF: Cem cade nel tombino dopo che Metin lo ha schiaffeggiato (2° Serie). Cem si risveglia e litiga con Lena dicendole che non vuole stare con lei, perché non ha fatto altro che credere sempre alla buona fede di Axel e non a lui. Lena disperata, dice a Doris che passerà le vacanze estive dalla sua amica Khaty in America e parte il giorno seguente.
La FF parte dal RITORNO di Lena a Berlino.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*NOTA AUTRICE*

Prima degli avvenimenti narrati in questa FF: Cem cade nel tombino dopo che Metin lo ha schiaffeggiato (2° Serie). Cem si risveglia e litiga con Lena dicendole che non vuole stare con lei, perché non ha fatto altro che credere sempre alla buona fede di Axel e non a lui. Lena disperata, dice a Doris che passerà le vacanze estive dalla sua amica Khaty in America e parte il giorno seguente. 

La FF parte dal RITORNO di Lena a Berlino.





1.CAPITOLOAccidenti! E’ cambiato tutto!



 

-Mi mancherai- dico stringendo convulsamente Khaty tra le mie braccia.
Sono passati tre mesi da quando sono partita per andare a trovare la mia migliore amica in America, e mi sembra essere solo ieri che cominciavano le nostre vacanze estive all’insegna del divertimento e della nostra quotidiana scorpacciata di gelato al pistacchio.
-Mi invierai tanti video- mormora tra i miei capelli prima di allontanarmi e guardarmi negli occhi. Arriccio le labbra tristemente.

“Non voglio tornare a casa!” penso intensamente cercando però di convincermi che le cose potrebbero essere migliorate dopo la mia partenza.
-E stai tranquilla per quella situazione- continua Khaty sorridendomi e poggiandomi le sue graziose e piccole mani sulle spalle.
-Vedrai che la sua rabbia sarà passata- aggiunge con sicurezza.

“Come vorrei esserne così certa!”.

-Certo! Sicuro!- rispondo invece, abbozzando un sorriso convinto.
-Bene! E mi raccomando, voglio sapere ogni cosa- la mia migliore amica mi da un bacio sulla guancia e indica con il capo l’edificio che si innalza dietro le mie spalle. L’aeroporto.
Annuisco alzando la mano scuotendola un’ultima volta verso di lei. Poi, sentendomi strana e malinconica, mi volto con determinazione avviandomi verso le porte trasparenti che mi avvicinano sempre di più alla mia amata e odiata Berlino.
 

***

 
Mi prendo qualche minuto per fissare la facciata della casa Schneider/Öztürk e riflettere.
“Quando lo vedo lo saluto normalmente. Farò la superiore” mi dico seria drizzando la schiena, sentendomi improvvisamente matura. Sorrido e con passo svelto raggiungo la porta di casa. Non busso, prendo la chiave dalla borsetta Prada regalatami da Khaty, e la inserisco nella serratura. Apro uno spiraglio e ci metto la testa. Faccio capolino nell’ingresso prestando attenzione a dei possibili rumori che mi facciano capire chi è in casa e chi no.
Non sento nulla.
-Mamma?- mormoro piano. Poi alzo la voce: -Mamma!- entro e mi richiudo la porta alle spalle con forza. Faccio qualche passo, ma la casa sembra deserta.
-Metin?- chiamo. Allargo le braccia irritata lasciando la valigia nell’ingresso e camminando verso la cucina.
Vuota.
-Ma che…?-.
Mi sfilo il giacchettino e rimango in canottiera. Il caldo insopportabile in quell’abitazione è sempre stato troppo opprimente per i miei gusti. Tolgo le scarpe con un colpo di caviglia e comincio a salire le scale in punta di piedi facendo attenzione ai gradini rumorosi.
-C’è nessuno?- chiedo nuovamente non appena mi ritrovo nel pianerottolo delle camere da letto. Il bagno è chiuso, ma da sotto noto che esce del vapore, prova evidente che ci dev’essere per forza qualcuno.
Arrivo alla porta della camera di Cem e mi fermo per un attimo a fissare l’intonaco bianco semi scrostato e una valanga di ricordi mi investono come un treno in corsa.
“Quanto mi mancano quelle labbra” penso con aria sognante poggiando una mano sulla porta. Poi un rumore mi fa sobbalzare.
-Yağmur?- dico avvicinandomi alla camera mia e della mia sorellastra turca.
Faccio capolino con cautela dalla mia parte di stanza e vedo che qualcuno si sta provando i miei vestiti.
-Chi diavolo sei!?- urlo entrando come una matta e avvicinandomi alla sconosciuta. Questa si gira con nonchalance e mi rendo conto che è proprio Yağmur. Senza velo e praticamente nuda per i suoi standard. Indossa il mio top verde senza bretelle con delle paillettes che usai quando andammo a ballare per la prima volta assieme, ed io mi ubriacai e Cem ci venne a salvare.
Cem.

“Oh mio Dio! Cem!”.

Tra poco l’avrei visto.
Tento di calmarmi e ritornare a concentrare l’attenzione su Yağmur.
-Yağmur, che…cosa fai?- chiedo con un colpo di tosse cercando di non sembrare troppo sorpresa, mentre lei già mi ha buttato le braccia al collo.
-Lena!! Ciao! Scusa se mi sono provata questo, ma avevo bisogno di qualcosa di eccentrico e sconcio, ed ero sicura che nel tuo armadio avrei trovato qualcosa- mi risponde con un sorriso. I suoi capelli sono cresciuti di cinque dita e sono lasciati sciolti e ribelli come poche volte li avevo visti.
Deglutisco sentendomi improvvisamente male.

“In che razza di brutto sogno sono capitata?”.

-Dove sono Doris e Metin?- chiedo cercando di calmare quell’ansia che cominciava ad attanagliarmi lo stomaco.
-Come? Non lo sai?- Yağmur parlava senza guardarmi. Continuava a fissare i miei abiti con uno sguardo critico che conoscevo molto bene.
-Cosa non so?-.
“C’è altro che non so?” mi stava prendendo il panico.
-Si sono sposati. Ora sono in luna di miele a Majorka-.
Strabuzzo gli occhi urlando come una matta.
-Lena!- Yağmur mi da uno schiaffo per calmarmi, guardandomi con rimprovero.
-Spo-sposati?- balbetto come l’amico di Cem, Costa.
-Sì. Poco dopo che sei partita- mi informa la mia sorellastra con una calma odiosa.
-COSA?!- ripeto inebetita. In quel momento, nella nostra camera entra una biondina: alta, magra, formosa e con indosso solo un asciugamano. Precisamente, il MIO asciugamano.
-E tu chi sei?- sbotto con un sopracciglio alzato e l’invidia per quella bellezza che traspare persino dai miei capelli spettinati e puzzosi.
-Sono Nelha- risponde la ragazza con un accento davvero insopportabile.
-Lena, lei è la mia nuova migliore amica- sorride Yağmur.
-E dove l’hai trovata? In una discoteca a luci rosse?- esclamo stizzita.
-Scusa?- fa la nuova arrivata storcendo le labbra che sono laccate di un rosso cremisi davvero osceno.
-Hai capito bene!- mi avvicino stringendo gli occhi con un’espressione che spero sia minacciosa, ma la Nelha mi fissa divertita.
-Lena, Nelha mi ha fatto compagnia in questi mesi in cui quei due squilibrati sono partiti per Majorka-.
-E cosa dice Allah riguardo il tuo nuovo…essere?- dico cercando di non essere troppo ironica indicando il mio top e le sue mutande che dovrebbero essere esposte in un museo, tanto sono antiche e poco alla moda.
-Allah vuole che io sia felice- risponde annuendo convinta. Non replico.
“Certo. Allah vuole che tu diventi una squillo” sorrido a Yağmur senza pronunciarmi oltre. Scuoto la testa per cercare di togliere dalla mente la nuova amica di mia sorella e riprendermi mentalmente da tutte quelle novità.
-D’accordo. Tralasciando la partenza degli squilibrati, l’arrivo del diavolo- indico Nelha –e Allah che ti vuole felice, ci sono altre novità che dovrei sapere?- chiedo facendo forza su me stessa per non domandare ciò che fremo dalla voglia di chiedere da quando sono entrata in casa.

“Dov’è Cem? Come sta? Cosa fa? Ma soprattutto: ce l’ha ancora con me?”.

-Mmh, no. Ah sì, quella pazza di tua zia ha un nuovo fidanzato e ogni tanto passa a prepararci qualcosa. Ma credo che la vostra famiglia non abbia ereditato il gene della cucina. Le sue cose fanno schifo come quelle di Doris- dice storcendo il naso.
-Okay, e poi?- sono insistente, ma Yağmur sembra non capire.
-Nient’altro- risponde. Nelha intanto mi fissa da capo a piedi come se stesse guardando un insetto schifoso.
Sto quasi per darle un pugno in faccia, quando dalla porta della camera, appare Cem.
Il mio cuore si ferma.

“OHMIODIO!”.

Si guarda attorno, poi i suoi occhi scuri e profondi si fermano su di me.
-Lena- mormora sconvolto. Il suo sguardo è lo stesso con cui mi fissava sempre prima che partissi.
-Ciao Cem- lo saluto con un sorriso allargando forzatamente le labbra in modo da essere il più convincente possibile.
-Cosa ci fai qui?- chiede brusco.
Mi accorgo solo in quell’istante che è in asciugamano.

“I SUOI PETTORALI. ODDIO! Lena, ti vieto di guardarglieli”.

-Cosa?- balbetto quasi, poi mi riprendo evitando di fissare insistentemente le sue gambe muscolose messe in bella mostra a posta per me.

Voglio morire!”.

-Perché sei tornata?- sbotta.
Yağmur è troppo impegnata a scegliere cosa mettere sotto al mio top con le paillettes per accorgersi che nel tono di suo fratello c’è qualcosa di nascosto.
-Perché le mie vacanze sono finite. Svegliati beduino!! Domani è il 1 settembre!- rispondo acida come sempre.
Cem rimane per un momento a fissarmi corrucciato.

“Ti prego dimmi che mi hai perdonato. Dimmi che mi vuoi parlare in privato”.

Rimango immobile in quel silenzio imbarazzante, finché non mi rendo conto di un particolare troppo importante che avevo tralasciato.

“OHMIODIO. SONO ENTRAMBI IN ASCIUGAMANO. ABBIAMO UN SOLO BAGNO. UNA SOLA DOCCIA”.

-Bè se non fosse troppo disturbo per voi- comincio cercando di non far tremare la voce e di calmare il mio cuore impazzito –io dovrei cambiarmi e anche…farmi una doccia- concludo guardando gli asciugamani di Cem e Nelha.
-Oh, ma noi abbiamo finito. Vero, Cem?-.
La sgualdrina gli poggia una mano sul bicipite pompato e perfetto e gli sorride melliflua.
-Sì- borbotta Cem senza però staccarmi gli occhi di dosso.
-Bene- digrigno i denti passandogli accanto e dandogli una spallata così forte che sento dolore.

“AHIA! Maledetto beduino, idiota e traditore!”.

Esco dalla stanza, corro in bagno, chiudo la porta sbattendola e mi getto a terra con il viso tra le mani.

“Perché? Perché è cambiato tutto?”.



Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Kebab For Breakfast / Vai alla pagina dell'autore: Jsnow