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Autore: Livvy    08/08/2015    0 recensioni
[Raccolta di tre one shot per la Jasiper ShipWeek2015 indetta dalla community di CampMezzosangue]
.03 - 'One more time//One last time'
Infine c'era stata quella mattinata, dove entrambi avrebbero voluto cedere ad un bacio, per darsi forza, speranza, per dirsi addio, ma non avevano avuto tempo.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Jason/Piper, Piper McLean, Quasi tutti, Tristan McLean
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Di strani vicini di appartamento e di allarmi anti incend-LEO!
Coppia: Jason/Piper. 
Rating: verde.
Prompt: Jason si è appena trasferito nello stesso condominio in cui abita Piper (bonus se c'è anche Leo che ogni tanto fa scattare l'allarme anti incendio)  
Avvertimenti: modern!au, no spoiler, future!fic, 
Note: 
uno) Altra piccola cosa fatta per la Jasiper ShipWeek2015.
due) Storia senza un vero senso, è la seconda di tre (si, sono diventate tre alla fine, per questioni di tempo: una centric!Piper, una centric!Jason e una con lo scambio di pov) storielle. Il prompt mi è piaciuto fin da subito, e all'inzio dovevano esserci solo Jason e Piper, poi ho visto il bonus e ho pensato "mettiamoci pure Leo va" e poi: "E Aphrodite, non ce la vogliamo inserire?" e fu così che ho nominato mezzo mondo, ma credo che siano adeguati, ci stanno a loro modoCerco di essere divertente, ma diciamo che non sono molto portata, vado più per gli angst e simili; ma spero che comunque vi faccia sorridere un pochino ino.
quattro) Ringrazio Kuma_Cla per il prompt lasciato sulla pagina facebook CampMezzosangue.

  Jason capì che forse sarebbe stato meglio andare a vivere in quell'attico che gli aveva consigliato sua sorella quando l'allarme anti incendio del palazzo scattò per la terza volta in quella giornata interminabile. 

«Andar a vivere da soli è un bel passo avanti» gli aveva detto suo padre. 
«Bah, sarebbe ora che se ne vada no?» questa era la sua (simpaticissima come un dito in un occhio) matrigna.
«Sei sicuro di saper vivere senza papino adorato?» lei era quell'altra simpaticona della sorella maggiore, che disse tutto senza togliersi un sorrisino beffardo dalla faccia. Jason rispose con una smorfia. 
  Si, per gli dei!, lui era pronto! 

«Dovresti andare vivere nello stesso condominio con Piper e Leo» 
Jason non fece in tempo a chiedere chi fossero che Thalia, sua sorella, era già in piedi a inveire contro il loro cugino: «Scordatelo Jackson! Non lascerò che mio fratello vada a vivere in quel manicomio!» 
«Ma non è un manicomio!» 
risposte con voce stridula Percy, Thalia alzò gli occhi al cielo. 
  Litigarono mezz'ora prima che Jason riuscisse ad alzare la voce dicendo la sua, ovvero che forse non era una brutta idea andare a vivere con persone che suo cugino conosceva, Percy non era tanto male, poi, quindi i suoi amici sarebbero state delle persone apposto. 
  Percy fece la lingua a Thalia, questa alzò gli occhi al cielo e Annabeth (migliore amica della sorella e fidanzata del cugino) -che ovviamente durante la discussione non aveva distolto lo sguardo dal suo libro- soffocò una risata. 
  Jason capì di essere fregato. 

«Oh dei, mamma!» 
  
Jason non si era ancora ripreso, imbambolato a guardare la figura alta, bionda e con gli occhi azzurri, in camicia da notte che gli aveva aperto la porta, quando una ragazza -più o meno della sua stessa età- la trascinò dentro con uno strattone e si chiuse fuori, sospirando, in evidente imbarazzo. 
«Mi dispiace, mia madre non ha ritegno.» gli disse. 
«Dispiace anche a me.» lei lo guardò torva e lui tentò di correggersi: «Cioè mi dispiace di aver svegliato la tua famiglia, sono nuovo e volevo conoscere i miei vicini». 
 La ragazza tirò fuori un bellissimo sorriso e togliendo le mani dalla porta si presentò dicendo. «Io sono Piper, benvenuto, allora».
Il ragazzo la guardò meglio e decretò che forse, anche lei, non era poi così male. 

  Durante la settimana seguente passarono molto tempo assieme, lei lo aiutò a disfare tutti gli scatoloni che aveva portato dalla sua casa precedente (Hera si era incaricata di far sparire tutto quello che lo riguardava, cedendoglielo con la frase: «Che ne sai? Magari un giorno ti servirà.») e mentre si davano da fare si erano raccontati a vicenda.
Jason le aveva raccontato di Thalia, di suo padre e della sua matrigna, della morte di sua madre -non che ricordasse molto di quel periodo- e del cugino che gli aveva consigliato di andare a vivere lì.
Piper, invece, dopo aver espresso la richiesta di voler conoscere sua sorella (le sembrava una tipa in gamba, e Jason sapeva che se l'avesse presentata a Thalia, lei lo avrebbe torturato per settimane con la domandina idiota: «Ma lei ti piace?»), le raccontò della madre -ex Victoria's secret angel e questo chiariva tutto-, del padre che era un attore («Aspetta, mi stai dicendo che tuo padre è Il Re di Sparta? Sul serio?») e che aveva un paio di sorelle da parte di sua madre («Una di loro si chiama Silena, è una pazza, letteralmente, andava a saltare sul tappeto elastico al quarto mese di gravidanza!» «E l'altra?» «Si chiama Drew, ed è... ecco, meglio se la lasci stare») alla fine gli parlò del suo migliore amico, e Jason capì di essere veramente fregato. 
  Leo Valdez abitava al primo piano -doveva avere i piani di controllo del condominio vicino a lui, gli spiegò Piper- ed era, non un piromane, ma ci andava vicino. Fu la prima cosa che gli disse la ragazza: che se sentiva l'allarme anti incendio suonare era lui e quindi non doveva preoccuparsi. Questo non lo fece sentire molto tranquillo, a dirla tutta. 
 
Alla fine, Jason fece l'abitudine a tutto, più o meno, a Leo Il Non Piromane Ma Quasi e ad Afrodite L'Ex Victoria's Secret Angel, alle strane sorelle di Piper, al padre eccessivamente tranquillo -insomma, tua figlia passa il tempo con un ragazzo a fare chissà cosa (non che loro facessero quel tipo di chissà cosa) e lui non gli aveva nemmeno rifilato un'occhiataccia-; l'unica cosa che ancora non sopportava era l'allarme del condominio.
  E quella sera lo odiò particolarmente.
Piper aveva accettato di rimanere a cena da lui, (anche alla fine non avevano cenato si erano soltato tracannati di Coca-Cola davanti alla televisione). Jason che si sentiva un po' fuori di testa, forse vittima della caffeina nella bibita, aveva preso coraggio e aveva baciato la ragazza. Non sapeva nè come nè quando ma erano finiti a baciarsi come si deve, avvinghiati sul divano, con il vociferare della tivù in sottofondo; probabilmente sarebbero andati oltre se l'allarme anti incendio non avesse iniziato a suonare facendo prende un mezzo infarto ad entrambi.  
  Dopo aver imprecato in nome dell'amico per un po' si erano ripresi, sistemandosi, si diedero la buonanotte, baciandosi spalmati -nel vero senso della parola- sulla porta. 
  Quando la chiuse sorridente si lanciò sul divano. 

«Beh, com'è stato?»
Piper si limitò a voltare le spalle dirigendosi verso la sua camera, ignornado la madre in intimo bubblegum sul divano. 
   
 
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