"-E tu, Harry?- domandò. -Che cosa mi hai preparato?-

Harry tese la mani con il bezoar sul palmo. 

Lumacorno lo fissò per dieci secondi buoni. Harry si chiese per un instante se gli avrebbe urlato addosso. Poi gettò indietro la testa e scoppiò in una risata ruggente. 

-Hai del coraggio, ragazzo!- tuonò, prendendo il bezoar e alzandolo in modo che tutti potessero vederlo. -Oh, sei come tua madre... Be', niente da dire... un bezoar è senza dubbio un antidoto a tutte queste pozioni!-

[...]

-Proprio come sua madre, la stessa padronanza intuitiva della materia, l'ha sicuramente ereditata da Lily...-"

 

 

 

 

Dall'aula di pozioni, quel giovedì pomeriggio, proveniva il solito allegro chiacchiericcio degli studenti che aspettano l'arrivo del professore. La principale causa di disturbo erano quattro ragazzi, conosciuti come i Malandrini: Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso erano impegnati in una conversazione che includeva schiamazzi da parte di James Potter, risate da parte di Sirius Black, occhiate adoranti da parte di Peter Minus e tentativi - alquanto inutili - di zittire i primi due da parte del più responsabile del gruppo, Remus Lupin. 

Seduta al primo banco insieme a una ragazza china a leggere il suo libro di pozioni, era presente una studentessa con "fiammanti capelli rossi" e "magnetici occhi verdi" - così definiti da James Potter. Lily Evans - così si chiamava la ragazza - si girava occasionalmente dalla sua postazione per fulminare con lo sguardo il gruppo di Malandrini, in particolare James, il quale automaticamente alzava la mano e si scompigliava i capelli, in un gesto di vanità che causava risatine e bisbigli. 

Subito dopo l'ennesima occhiata assassina di Lily entrò il professor Lumacorno, che raggiungendo la cattedra richiamò gli studenti Grifondoro e Serpeverde del sesto anno all'ordine. 

-Signor Potter!- ammonì il professore, facendo tacere il ragazzo. -Presto, oggi abbiamo tanto lavoro da svolgere! Chi mi sa dire cosa dice la Terza Legge di Golpalott?- 

Alcune mani si levarono in aria esitanti, insieme a quella di Lily Evans, che come al solito era scattata in aria non appena il professore aveva terminato la domanda. Ovviamente sapeva la risposta!

-Signorina Evans?-

Lily prese fiato. 

-La-Terza-Legge-di-Golpalott-dice-che-l'antitodo-per-un-veleno-composto-è-maggiore-della-somma-degli-antidoti-di-ciascuno-dei-singoli-componenti!*- 

Lumacorno gongolò per l'orgoglio.

-Come al solito, signorina Evans, risposta esatta! Dieci punti ben meritati per Grifondoro!-

Mentre Lumacorno continuò la spiegazione, Lily sorrise, soddisfatta di essere riuscita a guadagnare dei punti per la sua Casa... Fino a quando non sentì delle risate provenire dal fondo della classe. Sapendo già chi fosse l'essere - perché non era una persona, era un coso-che-non-doveva-essere-nominato, da qui "essere" - da cui provenivano risate, si girò, preparando l'occhiataccia che sapeva - sperava - avrebbe funzionato su Potter e l'avrebbe fatto stare zitto. 

Incrociò gli occhi del ragazzo, fulminandolo, e per un secondo le passò per la mente lo strano pensiero di averlo fatto arrossire. Sembrava quasi tenero. E invece poi parlò.

-Ehi, Evans! La prima come al solito, eh?- James fece il suo solito mezzo sorriso che faceva impazzire le ragazze. 

-Già, Evans,- intervenne Sirius, -com'è che sei sempre tu a rispondere? Secondo me Lumacorno ha una cotta per te!-

-Taci, Black,- rispose Lily. Ma lui continuò imperterrito.

-Jamie, attento alla concorrenza! Non si sa mai che oltre alla piovra gigante la nostra Lillina preferisca anche Lumacone a te!- 

E mentre i tre Malandrini ridevano e James metteva il broncio come il bambino di quattro anni quale era, Lily si girò, pensando: 'Oh, sì, questa volta è arrossito davvero!'

La lezione continuò, finalmente senza alcuna forma di disturbo proveniente dal fondo della classe. Dopo aver finito la spiegazione, il professor Lumacorno assegnò a ciascuno degli studenti una fiala contenente un veleno diverso, chiedendo loro di trovare l'antidoto usando la Legge da loro appena appresa.

Lily iniziò il suo lavoro, separando i componenti del suo veleno e successivamente andando a recuperarne gli antidoti. Tornando al suo banco notò con piacere subdolo che Potter, in coppia con Black, non sembrava starsela cavando molto bene. Entrambi fissavano con un'espressione persa alternativamente l'interno dei loro calderoni e Remus, nella speranza di un aiuto da parte di quest ultimo che non li calcolava minimamente, concentrato a sua volta sulla sua pozione.

Lily aveva completato con successo il suo antidoto, e mentre aspettava con pazienza che scadessero i cinque minuti rimasti le venne un'idea. 

Tornò velocemente all'armadio delle scorte, afferrò quello che stava cercando e fece giusto in tempo a tornare al suo banco che Lumacorno gridò: -Tempo scaduto!-

Il professore iniziò a fare il solito giro per i banchi per valutare le varie pozioni, come sempre dirigendosi verso di lei dopo tutti i suoi compagni, come per tenere il meglio alla fine. Lily notò la smorfia di Lumacorno mentre questo passava davanti al banco di Black e Potter, e non poté fare a meno di sfoggiare un sorrisino sadico e soddisfatto.

Infine, il professore arrivò davanti a lei e le mostrò un sorriso carico di aspettative che era sicuro non sarebbero state deluse. Si stava per affacciare verso il calderone della ragazza quando lei lo fermò, e senza dire una parola, tese una mano con il palmo aperto, mostrandogli il contenuto. 

Teneva in mano il bezoar che aveva recuperato dall'armadio precedentemente, sperando che Lumacorno non decidesse di punirla per la sua sfacciataggine, quando questo gettò la testa all'indietro e cominciò a ridere di gusto.

-Un bezoar! Dieci punti a Grifondoro, signorina Evans, per lo spirito inventivo che solo un vero pozionista come Lei possiede!- 

Lily sorrise, soddisfatta di essere riuscita ancora una volta a sorprendere il suo professore.

Alla fine della lezione, quando tutti erano già usciti, Lily si fermò e consegnò comunque una fiala del suo antidoto al professor Lumacorno, perché lei era Lily Evans, e per quanto brillante e spontanea, lei svolgeva sempre i compiti. 

 

 

-E tu, Harry?- domandò. -Che cosa mi hai preparato?-

Quel pomeriggio il professore non riuscì a evitare di ripensare alla sua studentessa preferita, a capelli rossi, occhi verde giada, e un pesciolino.

 

 

 

 

*citazione presa dal libro, originalmente detta da Hermione, pagina 344 (se avete la mia stessa edizione)

 

 

 

 

Ciao a tutti!

Questa è la mia prima one shot, o almeno la prima che riesco a terminare senza che mi vengano altre idee strane e finisca a parlare di crossover tra alieni e unicorni.

Sinceramente sono abbastanza soddisfatta di come è uscita, mi è venuta l'ispirazione e in mezz'ora l'avevo già finita (mai successo prima)! Sono contenta perché sono riuscita ad includere Harry, i Malandrini, Lumacorno e anche la Jily (OTP)!

Vi preeeeego capite il fatto del pesciolino! È un ricordo di Lily bellissimo che il professor Lumacorno condivide con Harry, e ci tenevo davvero tanto ad accennarlo perché mi ha fatto piangere come una fontana. 

Spero che vi piaccia come piace a me e vi prego di lasciare una recensione di qualsiasi tipo - anche critiche, che per quanto dolorose, aiutano sempre.

A presto!

Sarah :)

 

P.s.: per chi ha letto la long che sto traducendo, scusate il ritardo megagalattico! Giuro che appena torno dalle vacanze finisco di tradurre e posto il nuovo capitolo! Prometto sui sette dei vecchi e nuovi! 

 

P.p.s.: spero che abbiate colto quest'ultima citazione!