Ha gli occhi bui e le mani sporche di sangue. La polvere lo avvolge dispettosa, impregnandosi malamente nei suoi capelli leonini, fiamma visibile di ciò che lui ha dentro. La pelle marmorea é dura come roccia, ma rivoli di sudore scorrono dolcemente su di essa, arrestando la loro corsa tra l'incavo dei suoi muscoli onirici. É bello, ma non di una bellezza classica, Bulma lo sa. Eppure non può fare a meno di spegnere quella stupida fiamma nata in lei, di bramare disperatamente il tocco di quelle mani ruvide di guerriero impregnate della vita altrui. Non riesce a staccare la propria mente e la propria anima incoscenziosa da lui, anche se sa che é sbagliato, perchè c'é qualcosa di sovrannaturale in tutto ciò. Come se ignorandola, lanciando sporadicamente occhiate fredde in sua direzione, Vegeta la invitasse a lui, a godere della sua carne e a banchettare segretamente con la sua anima lisa e disgustata dalla redenzione. É un vortice continuo che Bulma percepisce solo dentro di lei, un richiamo ambiguo che le duole alla testa e che distrugge il suo ego, sgretola il suo orgoglio e lacera il suo autocontrollo. Vegeta é come un Bolero, é la melodia tediante e lamentosa che bussa alla sua anima con fare mano a mano insistente, ipnotizzandola e soggiogandola al dominio carnale che la bestia cercava. E come i poveri uomini, attirati dalle movenze e dall'ipnotismo di quella vaga figura femminile finiscono per danzare incosciamente al suo fianco, Bulma non resiste alla fiamma che vede ardere all'interno delle iridi buie di Vegeta, e inesorabilmente si getta verso l'oblio invalicabile che é la sua anima.
Nota autrice:
Sì ma lo so che probabilmente non sono normale ad ascoltare tutti i 17 minuti del Bolero di Ravel, ma sapete, dopo averlo ballato per più di una volta, la melodia ti si attacca e non puoi più farne a meno. Beh, infondo era questo l'intento del buon vecchio Ravel. Ah, se qualcuno non fosse a conoscenza della storia celata nel Bolero ve la spiego subito: generalmente quando viene suonata, vi é una ballerina che balla al centro di un grande tavolo e con le sue movenze attira piano piano tutti gli uomini a sé, ipnotizzandoli col suo canto lamentoso. Da qui l'idea per questa flash. :)