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Autore: Minako_86    29/01/2009    7 recensioni
[...]- Mi sembrava di avere già messo in chiaro che mia figlia non si chiamerà mai Chastity. E' fuori discussione! - Decretò.[...]
Nuovo *future*missing moment da una delle mie prossime long. Jelia. Questa shot è tutta per una Bestiaccia di mia conoscenza...x3 Per un giorno speciale... *lovva*
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Devi Crederci

Allooora... Questa, oltre che essere una specie di missing moment della stessa long da cui è tratta "Baby Boom", è anche una sorpresa speciale... E un regalo.

 

Per quella Piattola, Bestiaccia, Numero Due, GG, Miss JosephchedormeatorsonudoJonas, la Socia insistente e alquanto rompiscatole che oggi compie diciotto anni e diventa ufficialmente... un'adulta? Bah, avrei dei dubbi...

 

Cooomunque...

 

Ehi. Sì, ce l'ho proprio con te che mi hai implorato di avere una chicca e non l'hai avuta. Adesso hai capito perchè ero incorruttibile al cento per cento?x3

Sorpresa-sorpresa-sorpresa...

 

Con tutto l'affetto del mondo, davvero. E' tutta-tutta per te, scritta con il cuore.

Ci sono Joe e Delia... E, sì, anche i tuoi adorati Pooh!x3 Hai capito perchè ti ho chiesto le canzoni preferite, ora? Non avevi minimamente il sospetto, ammettilo... Ti ho rigirata per benino!*risata malvagia*

 

Spero che ti piaccia e che sia sufficientemente awwosa.<3

 

Buon compleanno, Socia. Ti voglio tanto bene.<3 *luv*

 

(Premessa per lei e per tutte, per capire: è ambientata 4 anni dopo la *famosa* futura long e "Baby Boom"...)

 

 

Devi Crederci

 

 

 
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Devi crederci...
Sono qui, che sembrava impossibile.
Le valigie trasudano lacrime.
Sono a casa tua e dovunque si vada,
vestiti in fretta o presentati nuda.

 

 

Joe Jonas si frugò febbrilmente nelle tasche, soffiandosi via dal viso i capelli scuri che gli ricadevano per - molto probabilmente - la prima volta nei suoi trent'anni di vita, spettinati e leggermente arricciati sulla fronte.

La sacca di tela blu elettrico che portava a tracolla oscillò paurosamente quando lui ficcò di malagrazia una lunga chiave d'ottone nella serratura che gli stava davanti...

 

... e che trovò inaspettatamente già aperta.

 

Entrò nel piccolo appartamento quasi di corsa, abbandonando la borsa sul pavimento dell'ingresso.

- Deels! - Chiamò, spalancando prima la porta del soggiorno e poi quella della camera di lei. - DEELS! -

 

La ragazza, spaesata ed evidentemente spiazzata da quell'insolito trambusto, lasciò cadere la camicetta di chiffon rosa che aveva in mano sul pavimento. Si voltò lentamente, trovandosi faccia a faccia con l'ultima persona al mondo che si sarebbe aspettata di vedere.

 

- Joe...! - Sussurrò, arrossendo violentemente quando si accorse di essere praticamente mezza nuda. Incrociò le braccia al petto, cercando inutilmente di nascondere la stampa a fiorellini del reggiseno.

 

Dopo tutti quegli anni, ancora, non era riuscita ad abituarcisi...

 

- Co-cosa... ci fai qui? Do... vresti essere a Toronto a quest'ora! Voglio dire... - Balbettò, maledicendosi per aver scelto di mettere le lenti a contatto proprio quel giorno.

 

Molto probabilmente aveva gli occhi gonfi, rossi... e un aspetto orribile... e...

 

La sua mente si svuotò completamente, azzerando la ricezione di qualsivoglia impulso nel momento stesso in cui avvertì le braccia di lui circondarle i fianchi nudi e le sue mani, ancora fredde dell'aria notturna di New York, accarezzale la schiena.

 

- Mi è venuta improvvisamente una voglia irrefrenabile di vederti. Ho preso il primo aereo, dopo il concerto... - Sussurrò Joe, praticamente sulla bocca di lei. La strinse così forte che per poco non la sollevò di peso dal pavimento. - Vieni via con me. - Continuò, quasi senza fiato. Andiamocene da qualche parte, io e te e basta... -  

 

 

Devi crederci...
Anche se troppo spesso io esagero,
ma le favole a volte si avverano.
E stravolgimi con quell'aria che dice:
"Certe sorprese mi fanno felice."

 

- Sei impazzito...? - Abbozzò Delia, scostandosi leggermente da lui. Si scostò i lunghi capelli dal viso, cercando nei suoi occhi color caramello una spiegazione a quella... follia improvvisa.

 

- No. Voglio solo andare... Non so! - Esclamò, mentre un sorriso radioso si stendeva sul suo viso. - Ma, tesoro, non hai voglia di scappare con me? Senza una meta precisa... Ti porto via, come in una favola! Oddio, il cavallo bianco non ce l'ho, però... - 

 

- Frena, frena! - Ridacchiò lei, le guance perennemente imporporate dall'imbarazzo, arginando quel fiume di parole. - Non possiamo prendere e partire così, tutto d'un tratto...! C'è il mio lavoro in radio... -

 

- Ti sostituiranno. - Replicò, con una scrollata di spalle.

 

- Audrey... - Enumerò la ragazza, contando sulle dita affusolate.

 

- Con lei ci saranno Kevin, Nick e, Dio ci aiuti, quell'impiastro di Andie! Starà benissimo...! - Continuò, interrompendosi solamente per chinarsi a sfiorare la punta del naso lentigginoso di lei con un bacio leggero.

 

Delia si allontanò di nuovo, lasciandosi sfuggire un sospiro divertito.

 

- Sii realista, ogni riccio un capriccio... - Mormorò, soffermandosi a giocherellare con i ciuffi scuri che ricadevano disordinati ai lati del collo di Joe, in un gesto stranamente audace per i suoi standard. - ...Non si può fare! Anche se sono felicissima che tu sia qui. E' una sorpresa meravigliosa...! -

 

 

Sotto le stelle dell'arcobaleno
noi ce ne andiamo lontano.
Staccheremo la spina in un letto sereno,
confermeremo: "Ti amo."

 

Joe sospirò, abbassando lo sguardo per poi rialzarlo di scatto, qualche secondo dopo.

 

- Sai... - Soffiò, con una luce maliziosa negli occhi. - Non è poi necessario andare tanto lontano...! -  Scese a posarle un bacio sul collo latteo, spingendola leggermente all'indietro.

 

A Delia bastarono un paio di passi, resi decisamente sconnessi dai morbidi movimenti che le labbra di lui stavano compiendo sulla sua pelle, per capitolare, crollando con la schiena sul letto invaso dai vestiti.

 

- Joe... - Esalò, mentre lo sentiva sistemarsi sopra di lei. - Joe...! - Protestò debolmente, cercando di allontanarlo, ma lui continuava imperterrito a lambirle la spalla con una scia di minuscoli baci. - Joe! Sono... Sono incinta, per la miseria! - Sbottò, allontanandolo con un non troppo delicato spintone. Lui sorrise sornione, accarezzandole con una mano il ventre leggermente gonfio. 

 

- A Chastity non farà male, se mamma e papà si fanno un po' di coccole... - Mormorò, con voce vellutata. Delia Inarcò un sopracciglio con aria scettica, sollevandosi leggermente sui gomiti.

 

- Mi sembrava di avere già messo in chiaro che mia figlia non si chiamerà mai Chastity. E' fuori discussione! - Decretò. - E comunque sto prendendo freddo... Questo, sicuramente, a Cassandra bene non farà...! -

 

Rabbrividì, mentre Joe si sfilava la pesante camicia di flanella scozzese e gliela sistemava sulle spalle, restando in maniche di t-shirt.

 

- Cassandra? - Borbottò. - Non se ne parla nemmeno! Piuttosto, non lo so... Gertrude! - Esclamò, prima di scoppiare in una fragorosa risata, seguito a ruota dalla ragazza.

 

Si lasciò cadere a peso morto con la schiena sul letto, senza smettere di ridere fino a quando Delia non gli si fece vicina, accoccolandosi contro di lui.

Le passò un braccio intorno alle spalle, facendo sì che potesse appoggiare il capo sul suo petto.

 

- Ti amo, Delia. - Bisbigliò, posandole un bacio sui capelli.

 

- Anche io... - Rispose lei. - ...però Gertrude è veramente orrendo! Come ti è venuto? -

 

 

Non cambiare idea,
tira fuori la voglia di vivere...
Siamo gente romantica e fragile,
ma godiamoci l'orizzonte a colori.
Siamo un po' stanchi ma tanto leggeri.

 

 

- Non lo so...! - Ammise lui con l'ennesima scrollata di spalle.

 

Delia si mosse leggermente nel suo abbraccio, scuotendo lievemente la testa, prima di lasciarsi sfuggire un mugugnio indistinto.  

 

- Cos'hai, amore? - Chiese Joe, improvvisamente preoccupato, facendola sorridere di quella sua dolcissima, quanto ingenua premura.

 

- Aspetto un bambino, ricordi? - Lo prese in giro. - Si chiama mal di schiena da gravidanza... Sono solo al quarto mese*, ma mi porto avanti sul programma! - Scherzò.

 

- La piccola Ch... - Un'occhiata fulminante di lei gli fece rimangiare quel che restava della frase, ancor prima che finisse di essere formulata. - ... Va bene, va bene! Lei, comunque, è già un delizioso uragano come suo padre! -

 

- Ma se ancora non si muove nemmeno...! - Ribattè Delia, piuttosto divertita. - Comunque, lo ammetto, mi sfinisce esattamente come te. L'unica differenza è che tu non mi dai la nausea... eccetto rari casi...! - Le ultime parole si tuffarono in una risata cristallina, da che Joe aveva preso a farle il solletico lungo i fianchi. Si rotolò su un fianco, cercando inutilmente di difendersi da quello spietato, dolcissimo attacco.

 

Dopo qualche manciata di secondi i suoi respiri si fecero più tesi, alla disperata ricerca di fiato. Joe rilassò la presa, allontanando le mani dal suo corpo.


- Sei stanca? - Le domandò, scostandole amorevolmente i capelli dalla fronte. Lei annuì, stringendosi addosso la camicia.

 

- Un pochino... E' tardi per me. Per noi... - Sorrise, poggiandosi una mano sulla pancia. Joe annuì comprensivo, scostando un paio di maglioni dal cuscino, prima di farla sdraiare.

 

 

E spegnendo la luce ti vedo brillare,
sogno un futuro da fare.
Addormentati...
C'è la luna che mangia le nuvole,
la tua pelle profuma d'amore.

 

Scese dal letto con un balzo, avvicinandosi poi al lato su cui lei era sdraiata. Fece scorrere con delicata attenzione la coperta prima sotto il corpo di lei, poi sopra, rimboccandola con cura.

Delia emise un sospiro soddisfatto, quando Joe le posò un ultimo bacio sulla fronte e poi sulle labbra socchiuse.

 

- Buonanotte... Mamma Deels. - Ridacchiò.

 

- Buonanotte, papà Joe. - Gli rispose lei, a tono, prima di chiudere gli occhi, lasciando che le ciglia scure sfiorassero morbidamente la curva disegnata dalla guancia.

 

Joe si allontanò, fermandosi sulla soglia della stanza solamente per spegnere la luce.

Lanciò un ultimo sguardo alla figura di sua moglie, appena riconoscibile sotto la morbida trapunta. Delicatamente sfiorata dai pallidi raggi che la luna riusciva a far filtrare dalla finestra.

 

Decisamente sposare Delia era stata la scelta più saggia, giusta, folle e meravigliosa della sua intera esistenza. Se quattro anni prima, quando la piccola Tiff gli era piombata tra capo e collo, gli avessero detto che con la sua squinternata vicina di casa sarebbe finita così, non ci avrebbe creduto...

Eppure... ora la amava.

 

La amava con tutto se stesso e non avrebbe saputo immaginarsi, lontano da lei... E dalla piccola creatura che stava crescendo sotto quella piccola pancia morbida.

 

Chastity, Cassandra... Gertrude... Non importava. Già la sentiva sua più dell'aria che respirava.

 

Lei... Loro erano il suo futuro. Un futuro ancora da delineare, eccetto per una cosa. Sarebbero stati insieme...

 

La sacca blu occhieggiava da lontano, malamente appoggiata alla parete all'ingresso...

 

Beh, non subito forse. Aveva un biglietto aereo ancora aperto da reindirizzare verso il Canada, o Kev l'avrebbe ucciso. E probabilmente anche Delia, quando avesse saputo che era scappato di nascosto, dopo il concerto...

 

Sorrise, guardando l'orologio. Fuso orario o meno, avrebbe dovuto partire di lì a poche ore...

 

Un bigliettino scritto nell'inconfondibile scrittura disordinata, sotto la calamita a forma di coniglietto con l'orecchio sbeccato - almeno da quando lui l'aveva fatta cadere rovinosamente a terra - un fiore sul tavolo. Un ultimo sguardo...

 

"Alle due donne della mia vita: tornerò presto, prestissimo, prestissimissimo... vi amo. Papà Joe".

 

 

 Devi crederci, ci facciamo del bene.
Siamo due piccole, grandi persone...

(Devi Crederci - Pooh)

 

 

*(Per chi si fosse chiesto, come la mia solerte beta-reader, se al quarto mese di gravidanza è già possibile essere certi sul sesso del bambino: ebbene sì. Attraverso la villocentesi si può appurare se sarà maschio o femmina già a 3 mesi/3 mesi e mezzo!x3)       

  
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