Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit: Non essere indifferente!
Salva anche tu una tastiera da pazzoidi che le
massacrano scrivendo come disperate! Non chiudere gli occhi, puoi salvare
milioni di vite elettroniche.
Hora hora.
E…. che palle odio i
commenti a caldo sulle OS xD! Niente di che, volevo qualcosa
di dolcioso, così perché è stata una settimana
orrenda in cui i miei casini personali/familiari (rassicuro, non con il mio
maritino ♥ ) tornano a fracassarmi
il cranio. E visto che non ricevo giuoie (siete tutti
in ferie?!? Maledetti xDD) me la sbrigo io xD ahaha no vorrei leggere belle
cosine ♥ ma ho pure voglia di
scrivere :P
Ispirazione diretta da una OS manga delle CLAMP (che appare nel volume
"L'uomo per me") e che ha lo stesso titolo e presupposto :3. L'ho
riletta e mi sono detta… «Ta-taaa! » xD
Buona lettura dalla donna priva di idee
~ Bella ~
Ichigo aprì la finestra incurante
del segnale ricevuto dalle sue orecchie e dalle finestre battenti, e gemette
frustrata. Pioveva. Maledizione, pioveva!
« Ma il meteo aveva dato sole…! »
Guardò disperata sulla scrivania.
La gonna bianca, la magliettina azzurro chiaro, i sandali bianchi, accessori e
varie. Due ore di intensa preparazione, buttate al vento.
Con l'acquazzone che veniva giù
non poteva certo uscire con quella maglia così leggera – ma così carina – le
sarebbe preso un malanno anche se era primavera. Con i sandali si sarebbe
inzuppata i piedi, e le venne male al pensiero di come schizzi di fango o
eventuali docce impreviste per colpa delle auto avrebbero potuto ridurre la sua
gonna nuova.
Guardò l'orologio e gemette,
mancava un'ora all'appuntamento.
« Non ce la farò mai! »
Doveva ripensare il suo look da
capo e per arrivare alla stazione ci volevano venti minuti a piedi. Quindi
aveva poco più di mezz'ora per scegliere un nuovo completo – accessori e scarpe
incluse – truccarsi, pettinarsi e raggiungere l'appuntamento per una volta
senza essere in ritardo.
Le venne quasi da piangere.
Iniziò a tirare fuori abiti alla
rinfusa dai cassetti e dall'armadio, provando tutte le combinazioni che le
passavo in mente e non rimanendo soddisfatta di nessuna. Certo, avrebbe potuto
scegliere qualcosa di veloce ed essere ugualmente carina, ma…
No,
devo essere bella! Favolosa, maledizione!
Ci teneva così tanto, si era
preparata con così tanta cura, ed era tutto sfumato. Aspettava
quell'appuntamento da settimane – no, mesi! – e non avrebbe sopportato di
vedere Ryou limitarsi ad un sorrisino prima del film, vedendola.
Voleva che restasse basito, senza
fiato. Che cambiasse idea e decidesse di portarla da qualche parte, dove
potessero stare soli…
Ok,
calmati, questo è troppo.
Non le sembrava di chiedere la
luna.
Da quando si frequentavano c'era
sempre una piccola nota stonata. Ryou non le diceva niente, ma sapeva che il
motivo era il ricordo di Aoyama, ormai lontano un anno e mezzo, ma ancora vivo
nell'insicurezza del biondo.
Ichigo lo scorgeva lanciarle fugaci
occhiatine, forse ricordando tutte le decine di appuntamenti tra lei e il
giapponese e i vestiti che le aveva visto indossare, smaniosa di vedere il
fidanzato, e seppur convinto dei nuovi sentimenti della mewneko, un po' di
gelosia continuava a covare.
Quell'appuntamento – un vero
appuntamento! Non fughe di manciate di minuti nel retro del Cafè, non incontri
di nascosto dagli occhi pettegoli delle ragazze, un appuntamento vero, con
tutti i crismi e alla luce del sole – per lei era davvero importante. Voleva
dimostrarlo anche a Ryou, voleva fargli vedere quanto impegno ci avrebbe messo
per apparire bella mentre usciva con lui, solo per lui.
« Ichigo!
Ichigo! Fai tardi, pii!! »
La rossa mandò un altro gemito e
guardò l'orologio sulla scrivania, non aveva altro tempo. Si lanciò di testa
nell'armadio, disperata, si vestì e truccò più velocemente possibile e schizzò
in strada brandendo l'ombrello come una spada, e sperando nel tentativo di
arrivare in orario di non lavarsi da capo a piedi.
« Sei in ritardo. Evento. »
Scherzò Ryou malizioso, ma la
rossa non gli rispose. Chiuse l'ombrello, al riparo della tettoia del cinema, e
sospirò senza guardarlo.
Si studiò riflessa nella vetrina
del cinema, la gonna nera a tubino e gli stivaletti rossi, la maglia con lo
scollo rotondo e la sua giacca impermeabile preferita, color ciliegia.
Trattenne un altro sospiro amareggiato, decisamente non era bella, anzi, mai
come prima si vide sciatta come in quel riflesso.
Il suo piano era miseramente
fallito.
Ryou non parve notare il suo
umore e sbuffò:
« Il film inizia tra cinque
minuti, dovevi essere qui un quarto d'ora fa. »
« Lo so… Scusa. – mormorò lei –
Un imprevisto… »
Giocherellò con il manico
dell'ombrello, mogia, e Ryou fece più dolce:
« Ti perdono solo perché sei così
bella. »
Ichigo spalancò gli occhi e
sollevò di scatto la testa, permettendo al ragazzo di darle un veloce bacio
sulle labbra:
« Ma niente pop-corn – fece e le diede un colpetto di indice sul naso – o
perderemo l'inizio. »
Ichigo, il cuore che martellava
come un pazzo, gli trottò dietro mentre lui si avviava nel cinema,
aggrappandosi al suo braccio con un sorriso da un orecchio ad un altro:
« Crepes a fine spettacolo? »
« Non ci provare, non mi compri.
»
« Dai! »
~ ☼ ~
Insomma gente… Così. perché
fluff domina. E a pensarci non credo di aver mai scritto niente su loro due,
che vergogna xD! Aaah Ichigo sei sempre pucciosa
Ichigo *legge Crossing*: e io ci
credo, dannata ç___ç…
Vi ricordo che domani
è martedì, #martedìfangil!
Se non sapete cos'è, sbirciate qui!
Si accettano (si richiedono!) commenti e suggerimenti, cresciamo quest'idea
malsana!
Io dopo questa
scemenza mi ritiro, notte a tutti e tanti bacini.
Mata ne ~♥!
Ria