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Autore: Fire Emblem    11/08/2015    0 recensioni
Inigo sembrava a tutti un Don Giovanni, nessuno avrebbe mai immaginato che in realtà era solo una maschera indossata dal mercenario per nascondere il suo segreto.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se c’era una cosa che Inigo aveva capito dopo tutti quegli anni era che sapeva recitare molto bene, a quanto pare. Il giovane era ormai conosciuto nell’esercito per la sua passione per le ragazze, chiamiamola così, che tormentava ogni giorno alla disperata richiesta di un appuntamento, ma veniva puntualmente rifiutato da tutte.
Tutti ormai lo vedevano come un ragazzo praticamente ossessionato dalle fanciulle, nessuno però sapeva che quella era solo una maschera che Inigo indossava. Dietro il ragazzo che andava dietro a tutte c’era ,in realtà, un ragazzo che provava attrazione per le persone del suo stesso sesso. Per lui essere omosessuale non era di certo un vanto, per questo voleva nasconderlo in ogni modo, e quale modo migliore di fingersi un morto di figa?
Ed infatti il suo piano aveva funzionato : nessuno aveva mai scoperto questo suo segreto, nonostante l’evidente cotta che aveva preso per Gerome, un suo commilitone. Ovviamente con quest’ultimo non riuscì a combinare nulla e rimase per molti anni il suo amore impossibile.
Inigo non era poi così contento di fingersi etero, eh. A lui piacevano i ragazzi, avrebbe voluto dirlo ai suo amici, avrebbe voluto trovarsi un ragazzo e vivere con lui una storia d’amore alla luce del sole… ma non poteva, come l’avrebbero presa tutti? Quasi sicuramente l’avrebbero disprezzato.
Ricordava ancora come il popolo di Ylisse, la terra in cui era nato, reagì al matrimonio del principe Chrom col suo stratega Robin : iniziarono una violentissima rivolta e minacciarono di morte il coniuge del principe. Il bluette decise così di rinunciare al suo titolo d’Eletto e lasciò il trono alla sorella minore Lissa.
Nonostante ora non si trovasse più in Ylisse ma nel regno di Nohr, la paura di non essere accettato rimaneva comunque. Chi gli assicurava che a Nohr non ci fossero omofobi? Ecco perché ,una volta entrato nel nuovo esercito, continuò ad indossare quella maschera.
Divenne particolarmente difficile quando scoprì di avere una cotta per uno dei membri della famiglia reale di Nohr : Xander, cavolo quell’uomo gli piaceva da impazzire. Oltre ad essere dannatamente bello ,almeno secondo il suo parere, aveva anche quell’aria da bel tenebroso che amava tanto, ma sapeva anche essere dolce. Ma inutile dirlo : anche lui era un amore impossibile.
Ormai però il biondo era al centro dei suoi pensieri e il fatto di essere un suo subordinato non lo aiutava di certo, visto che passavano molto tempo insieme. Cioè, da una parte passare del tempo col suo bel biondino gli faceva piacere, ci mancherebbe altro, ma dall’altro no perché voleva assolutamente toglierselo dalla testa.
Una volta aveva persino pensato di scappare dal regno di Nohr, ma non avrebbe sopportato di tradire la fiducia di Xander che aveva ormai guadagnato. Il ragazzo ,comunque, amava camminare per i giardini del castello di Nohr la notte, amava respirare l’aria fresca, alzare lo sguardo e guardare la luna … e pensare al suo amato, come sempre.
Di solito non incontrava mai nessuno, ma una sera incontrò tre dei reali di Nohr : Camilla, Elise e Kamui. Erano tutti e tre seduti su una panchina, le due ragazze ai lati e il ragazzo corvino al centro. Il principe aveva un’aria molto abbattuta e sembrava che le sue sorelle steserò cercando di risollevargli il morale.
Inigo pensò che forse era successo qualcosa di brutto così si avvicino ai tre, forse ascoltare i problemi degli altri lo avrebbe aiutato… non avrebbe pensato a Xander per un po’, sperava.
-Ehi, maestà, come va? Perché quei musi lunghi?- chiese Inigo ai tre con il suo solito sorriso a trentadue denti. Elise alzò lo sguardo verso di lui, quasi arrabbiata, mentre Camilla sembrava più interessata a consolare il fratello che notare la presenza del ragazzo.
-E’ tutto colpa di quel cattivone di Xander!- dichiarò la bambina mettendo il broncio. Perché quel dannato biondino deve stare sempre in mezzo!? Proprio quando mi ero auto-imposto di non pensare a lui pensò il mercenario.
-E cosa avrebbe fatto Xander-sama?-
-Kamui…posso?- chiese la biondina al fratello con un tono amareggiato, il corvino annuì.
-Mi fido di Lazward- affermò alzando la testa e fissando Inigo per alcuni attimi, durante i quali il mercenario poté notare che i suoi occhi rossi erano molto lucidi… che stesse per mettersi a piangere?
-Beh, in poche parole…Xander ha visto Kamui e Zero che si stavano baciando- iniziò a raccontare Elise. Il castano sgranò gli occhi Zero e Kamui!? Quei due stavano insieme!? Allora non solo l’unico omosessuale di tutto l’esercitò pensò.
Aveva notato, come tutti d’altronde, che tra l’ex-ladro e il principe ci fosse un rapporto particolare ma non avrebbe mai immaginato che tra loro ci fosse del tenero.
Pensandoci meglio, però, aveva un senso. Il criminale aveva iniziato seriamente a preoccuparsi dell’incolumità del corvino, cosa che per lui era davvero strana. Si ricordò di una volta in cui il principe cadde e si sbucciò un ginocchio : Zero corse subito da lui preoccupato, lo aiutò ad alzarsi da terra, gli curò la ferità e gli diede un bacio sulla fronte per tranquillizzarlo. In altre occasioni sarebbe rimasto a guardare ridendo, come quando fu lui a cadere… beh, adesso si sentiva stupido ad non averlo capito prima.
-E…? Cosa ha fatto Xander?-
-Si è arrabbiato e ha detto che non vuole più vederli insieme altrimenti caccerà Zero dal castello- continuò Elise con un tono triste accarezzando la schiena di del fratello che, sentendo quelle parole, si mise a piangere disperatamente.
Ad Inigo gli si strinse il cuore, odiava vedere le persone piangere, inoltre Kamui gli stava anche simpatico. Allo stesso tempo era anche deluso dal comportamento di Xander… e poi adesso aveva la conferma che con lui non aveva speranze, non che ci sperasse più di tanto.
-Oh, Kamui-sama mi dispiace, forse potrei provare io a par-
-Oh, adesso basta, non sopporto vederti piange Kamuichi!- disse Camilla alzandosi di scatto e prendendo la sua ascia, che portava sempre dietro in caso qualcuno volesse far del male ai suoi fratelli, da sotto la panchina.
-Dove avete intenzione di andare con quella!?- chiese Inigo spaventato.
-A fare due chiacchiere con Xander!-
-Ma anche lui è tuo fratello, non puoi ucciderlo!- protestò l’altra principessa.
-Tranquilla Elise, non ho intenzione di ucciderlo, voglio solo spaventarlo… e lasciargli qualche livido!-
-Ehm, Camilla-sama, lasci fare a me parlerò io con Xander!- affermò il mercenario preoccupato. Ok, il biondino si era comportato male, ma non voleva che rimanesse ferito. Alla sua proposta, comunque, tutti si girarono verso di lui.
-Non penso ti darà ascolto…- disse Kamui fermando per un attimo il suo pianto.
-Beh, tanto vale provarci, vi pare? Dopotutto siamo entrambi uomini, io sono il suo sottoposto… magari mi ascolterà o magari no, ma non lo sapremo finché non ci proveremo!-
-Ben detto!- urlò Elise, entusiasta, alzandosi di scatto.
-Oh, Lazward, da quando sei qui?- chiese Camilla sorpresa di vedere il sottoposto di suo fratello visto che non aveva notato la sua presenza : era troppo occupata a consolare Kamui.
-Ma come, Camilla-sama…-
-Comunque, Lazward, non penso che Xander ti darà ascolto ma- gli disse il principe corvino alzandosi e mettendogli una mano su una spalla – ti ringrazio ugualmente-.
-Lascia fare a me!-
Inigo si diresse verso la stanza del principe biondo quando , ad un tratto, si bloccò. Come dovrei iniziare la discussione, esattamente?  pensò. Non poteva di certo entrare nella sua stanza e dire “Ehi, Xander-sama, mi hanno detto che hai separato Zero e Kamui. Com’è andata la giornata?”
Doveva trovare un pretesto per entrare in quella stanza, la scusa “voglio passare del tempo con te” gli sembrava troppo smielata. Ad un certo punto si ricordò che non lo aveva visto a cena, molto probabilmente era rimasto a studiare piani di guerra e stava continuando a farlo…
Ma certo! Uno spuntino  di mezzanotte, un’ottima scusa per entrare nella sua stanza! non era sicuro che fosse mezzanotte, ma era sicuramente tardi. Corse in cucina, che era completamente deserta, accese la luce e si guardò attorno. Per prima cosa prese un piatto bianco, poi aprì uno degli scaffali dove trovò un bel pezzo di pane che aprì.
Trovò poi un pezzo di formaggio e del prosciutto che mise all’interno del panino, che divise poi in due parti.
Poi si diresse nuovamente verso la camera del biondino, ma quando si ritrovò davanti alla porta si bloccò ancora una volta. Il suo cuore batteva all’impazzata, le sue guance andavano a fuoco e stava tremando. Che diamine, non è la prima volta che entro nella stanza di Xander!.
Era sicuro che fosse sveglio, visto che era solito addormentarsi tardi e lo sapeva bene visto che alcune notti le aveva passate con lui ed aveva addirittura dormito insieme… ma non avevano fatto nulla di che, oltre a parlare, non che quello il mercenario non lo apprezzasse. Amava passare le notti con Xander, ma era sempre molto imbarazzato.
Alla fine si decise e bussò alla porta - Xa-Xander-sama?- chiese con un filo di voce. Ad un certo puntò la porta si aprì ed Inigo si ritrovò davanti il suo biondino che indossava un pigiama a strisce verticali di colore bianco e viola, portava inoltre un paio di occhiali neri.
-Ehm, no, è solo che… avevo pensato che aveste fame, così vi ho portato qualcosa per uno spuntino di mezzanotte-
Xander si lasciò scappare una piccola risata. -Ma non è nemmeno mezzanotte, Lazward. Guarda che se volevi stare da me questa notte bastava dirlo!- lo canzonò il principe.
Inigo sentì le guance infiammarsi ancora di più. -Beh, è normale per un sottoposto voler passare del tempo col suo Master, no?-
-Certo, certo!- il principe aprì la porta e lasciò entrare il ragazzo, dopo di che la richiuse.
Il mercenario si guardò attorno : anche se non era la prima volta che entrava in quella stanza ne rimaneva sempre affascinato. La stanza era tappezzata da mattonelle nere, sopra al soffitto c’era un lampadario di cristallo non troppo grande.
A destra c’era il letto di Xander , che era talmente grande che poteva benissimo essere scambiato per un letto matrimoniale, al lato destro del letto c’era un comodino e al lato sinistro c’era un armadio, al fianco del quale c’era una piccola finestra che affacciava sui giardini del castello. Di fronte al letto, abbastanza distante, c’era una scrivania sulla quale c’era mille fogli sparsi. Tutto era rigorosamente nero e decorato da alcuni disegni di colore oro.
Inigo si sedette sul letto e notò che il biondino si era invece riseduto alla scrivania.
-Oh, ma Xander, come potete preferire quelle carte a me?- chiese il ragazzo fingendosi offeso.
-Non potrei preferire niente a te- gli rispose il principe che iniziò a fissarlo, sorridendo.
Il cuore di Inigo perse un battito, di nuovo. -Però non posso di certo ignorare il lavoro-.
-Oh, andiamo, abbiamo ancora tanti giorni di riposo prima della prossima battaglia, ha intenzioni di passarli tutti a studiare quelle carte o magari vuole fare anche altro?-
-Altro? Cosa avresti in mente, eh?-
-Nie-niente, semplicemente vorrei parlare-
Xander si alzò dalla scrivania e raggiunse il suo subordinato sul letto. -Ok, allora parliamo. Non è così grave se faccio una piccola pausa, spero…-
Inigo si sentiva molto agitato, non solo perché il principe era molto vicino a lui, ma anche perché non sapeva bene come introdurre l’argomento. -Bene, avete messo gli occhi su qualche pollastrella ultimamente?-
-Come scusa?-
-Volevo dire… avete iniziato a corteggiare qualche ragazza, di recente?-
-No, perché dovrei?-
-Oh, beh sai voi siete il principe ereditario e prima o poi dovrete trovare una bella pollast-, ehm, una bella fanciulla da sposare, no?-
-Oh, sì certo, una fanciulla…- disse Xander abbassando lo sguardo, assumendo improvvisamente uno sguardo triste. Oh no, ho detto qualcosa di sbagliato?.
-Comunque, se avessi iniziato una relazione romantica tu saresti stato uno dei primi a saperlo- disse poi rialzando la testa.
-Ah sì e perché?-
-Ah, perché ultimamente mi sei sempre appiccicato- disse con tono scherzoso il principe appoggiando una mano sula testa del ragazzo, iniziandogli ad accarezzare i capelli -probabilmente non avrei tempo da dedicare ad una ragazza sono troppo occupato ad organizzare l’esercito e a badare a te-.
La sua mano è calda e il suo tocco così piacevole! rifletté l’altro. -Se sono un ostacolo per la vostra vita sentimentale potete dirmelo dirmelo, eh-.
-Ma che dici, non pensarlo nemmeno-
-Comunque, volevo farvi un’altra domanda, cosa ne pensate di Zero?- a quella domanda Xander smise di accarezzare i capelli di Inigo e si fece improvvisamente serio.
-Zero? Penso che tutto sommato sia un tipo a posto…-
-Davvero? Quindi sapere che passa molto tempo con uno dei tue fratelli non vi causa problemi, vero?-
-Non mi da fastidio il fatto che sia il subordinato di Leo, se si è meritato la sua fiducia ci sarà una ragione-
-Non mi riferivo a Leo- Xander era visibilmente agitato –mi riferivo a…-
-Kamui ti ha detto tutto, non è così?-
Il mercenario inizio a spaventarsi visto che il principe lo stava fissando con uno sguardo arrabbiato. Forse aveva esagerato? Adesso però non sapeva se negare o dire tutta la verità…
-Sì, mi ha raccontato quello che avete fatto fatto…- disse poi abbassando la testa per evitare di incrociare il suo sguardo con quello dell’altro -… perché?-.
-Ho i miei buoni motivi-
-E quali sarebbero? Che dovevate difendere l’onore della vostra famiglia o robe del genere? Perché ovviamente far sapere in giro che uno dei vostri fratelli è gay è uno scandalo-
-NON E’ PER QUESTO!-
-E ALLORA PER COSA!?- urlò Inigo alzando la testa assumendo poi ,subito dopo, un’aria mortificata. Dopotutto Xander era un suo superiore, non aveva il diritto di urlargli contro, forse… e poi stavano iniziando a litigare? Non voleva assolutamente litigare con lui. -Mi dispiace, forse ho esagerato-.
-Non mi vergogno del suo orientamento sessuale perché… anche io, sono come lui- rispose il principe ignorando le scuse di Inigo.
-Co-cosa!? Xander voi siete…?-
-Sì… ho diviso Z ero e Kamui perché ero geloso di loro-
-Geloso di Zero e Kamui? No, aspetta, tu sei innamorato di Zero!? O ,peggio, di Kamui!? Ok, non siete veramente fratelli, ma…-
-Non saltare a conclusioni affrettate! Io non sono innamorato né di Zero né di Kamui, quest’ultimo lo amo come un fratello. Io sono… ero, innamorato di…- iniziò a dire Xander distruggendo i film mentali di Inigo che si aspettava una frase del tipo “In realtà io amo te, stupido”.
-Allora, di chi eravate innamorato?-
-Di Ryouma, il principe di Hoshido. In passato il regno di Nohr era uno stretto alleato del regno di Hoshido, il che ci portava spesso a visitare l’altro regno… e tra una visita e l’altra io e Ryouma siamo diventato amici e col tempo qualcosa di più- spiegò Xander con un tono triste- inutile dire che ,quando inizio la guerra, la nostra storia finì-.
-Oh, Xander-sama, mi dispiace molto…- disse il mercenario togliendosi il guanto che copriva la sua mano sinistra e mettendo la suddetta sulla mano del principe-… lo ami ancora?-.
-No, non credo, però pensare in che modo è finita la nostra storia mi fa imbestialire… ecco perché ero geloso di quei due, perché loro possono vivere la loro storia d’amore senza interferenze e io, invece, non ho potuto-.
-Come ho già detto mi dispiace per quello che è successo tra te e Ryouma, ma ciò non giustifica il vostro comportamento, permettetemi di dire che avete esagerato-.
-Lo riconosco, Lazward, forse dovrei andarmi a scusare con Kamui…- disse alzandosi dal letto, ma venne bloccato da Inigo che gli afferrò la mano. -Lo farai domani, adesso mangiamo qualcosa e andiamo a dormire che è tardi, Xander-sama- disse il subordinato con un sorriso leggermente malizioso.
-Oh e da quando sei tu che dai ordini?- gli chiese con tono scherzoso il biondo che si risedette sul letto-Ah, Lazward, se vuoi puoi smetterla di chiamarmi “Xander-sama” e di parlarmi col voi, oltre che il mio subordinato sei anche mio amico…- disse il principe arrossendo leggermente.
-Okay, ma solo se voi inizierete a chiamarmi Inigo…-
-Inigo?- un brivido percosse la schiena del mercenario : sentire il suo nome, il suo vero nome, pronunciato da Xander era un qualcosa di bellissimo.
-Okay, allora da questa sera ti chiamerò Inigo!-
-Ihihi, grazie, Xander-chan-.
  
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