"Subito rimase gelata al suo posto. La pochissima luce che proveniva dalla tromba di scale dalla parte opposta del corridoio unita alla luce della torcia permetteva alla ragazza di vedere quasi chiaramente l'interno della stanza. Il piccolo cucinino che aveva visto prima illuminato, un frigorifero, un tavolo di legno al centro della stanza con sei sedie intorno, due piccole dispense e un lume che pendeva dal centro del soffitto fin sopra la tavola. Ma non era stato lo scarso arredamento della stanza a far spaventare la ragazza. Infatti, dall'altra parte del tavolo, rigidamente seduto, c'era un ragazzo.
E che ragazzo!
Amice riusciva a scorgere i suo lineamenti affilati e la sua mascella leggermente squadrata senza sforzarsi più di tanto, con un po' più di fatica capì che aveva dei folti capelli castani, un naso pronunciato e delle labbra rosse perfettamente disegnate. Aveva una mela in mano, e si era fermato con il braccio a mezz'aria quando aveva visto la porta della cucina aprirsi e una ragazza apparire sulla soglia."