Crossover
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Autore: mydaimonissnake    12/08/2015    0 recensioni
Come si stabilisce se qualcuno è buono o cattivo? Le creature della luce sono davvero tutte buone? E quelle dell'oscurità tutte malvage? La verità è che chiunque è libero di scegliere da che parte stare. Solo scacciando tutti i pregiudizi e guardando veramente nel cuore di ognuno si può capire gli altri. E nel momento del bisogno, quando il destino della Terra è in pericolo, i veri eroi si uniranno, indipendentemente dalle razze a cui appartengono.
I personaggi della fic saranno quasi tutti tratti da telefim, anime, libri e quant'altro, alcuni manterranno i loro veri ruoli altri invece avranno una storia diversa che spiegherò man mano.
Grazie in anticipo a chiunque leggerà.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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BOBBY SINGER
 
 
 
 


Il viaggio era andato bene. Avevano passato le ore in volo dormendo, ed erano atterrati perfettamente in orario. Avevano noleggiato un’auto, e poi avevano deciso di concedersi una mezz’ora per cercare qualcuno con cui sfamarsi.
Quando finalmente si erano messi in marcia per andare a trovare Singer erano quasi le undici di sera.
Nonostante le indicazioni avute da Garcia fossero piuttosto precise, ci misero circa tre ore ad arrivare, sbagliando strada più di una volta.
Sarebbe stato molto più semplice se avessero potuto affidarsi ai loro sensi super sviluppati, ma non conoscendo di persona l’uomo che stavano cercando purtroppo non ne erano in grado. In questa occasione l’unico aiuto che avevano era la mappa che l’FBI aveva loro fornito, e il navigatore dell’auto, che teoricamente avrebbe dovuto facilitarli, ma che in pratica li aveva fatti girare a vuoto per un bel po’, prima che si rendessero conto che avevano sbagliato a digitare l’indirizzo che cercavano.
Ovviamente avevano finito col litigare, dandosi la colpa a vicenda, e passando il resto del viaggio in un silenzio teso e rancoroso.
Alex parcheggiò davanti la casa di Singer alle due di notte, e sia lui che Simona rimasero sorpresi nel vedere che c’era una luce accesa in una delle stanze al pianterreno.
Entrambi si convinsero quindi di trovare l’uomo ancora sveglio, ma in realtà si sbagliavano.
Bobby si era addormentato circa un’ora prima, seduto alla scrivania, con una guancia poggiata sul libro ancora aperto davanti a sé. Nonostante avesse cercato di resistere il più possibile, alla fine era crollato, dopo più di trenta ore di veglia, passate a bere e preparare caffè e a cercare un modo di sconfiggere Lucifero, o almeno di richiuderlo nuovamente nella sua gabbia.
I due vampiri si avvicinarono alla casa con tutti i sensi all’erta, ma si rilassarono ben presto, non appena avvertirono il russare dell’uomo.
Entrare in casa non fu comunque una passeggiata.  Ad attenderli trovarono diverse trappole, e dovettero riconoscere l’ingegno e la vasta conoscenza del soprannaturale che l’umano doveva possedere per averle create.
Sulla scrivania dove lo trovarono addormentato, e anche tutto intorno a lui, videro numerosi libri che parlavano di angeli, demoni, e trattavano i temi dell’apocalisse.
Simona si ricordò che Orochimaru aveva detto che gli umani che cercavano erano due cacciatori, e da quello che poteva vedere anche Robert Singer sembrava esserlo.
Si chiese per l’ennesima volta se questa gente fosse realmente in combutta con Lilith. Conosceva abbastanza bene la demone, anche se non l’aveva mai incontrata di persona, ma dai numerosi racconti di Alucard sapeva molto di lei. C’era la possibilità che si fosse servita di loro senza che se ne rendessero conto.
Per questo motivo avevano deciso di andarci piano con loro, e di non ricorrere alla violenza se non in caso di assoluta necessità. Fece un cenno d’intesa al suo compagno, e lui si apprestò a svegliare Singer.
Al colpetto gentile che Alex gli diede sulla spalla, Bobby saltò su di scatto, quasi portandosi dietro il libro che gli era rimasto appiccicato alla faccia.
Se lo staccò di malagrazia, tutta la sua concentrazione focalizzata sui due intrusi, la sua mente ancora leggermente annebbiata dal sonno che faticava a trovare una spiegazione per la loro comparsa.
Come era possibile che avessero evitato tutte le sue trappole?
Chi erano? Cosa volevano?
-Chi siete?-
Simona sorrise ammirata, a quella domanda posta più con fastidio che con paura. Quell’uomo cominciava a piacerle davvero.
-Siamo dei cacciatori.-
-A me sembrate vampiri.-
-Siamo anche quello in effetti.-
Bobby continuava a lanciare sguardi dall’uno all’altra, mentre parlava con la vampira, e il suo cervello stava freneticamente cercando un modo per togliersi da questo guaio.
La pistola nel cassetto della sua scrivania gli sarebbe stata molto utile, ma l’uomo al suo fianco sinistro era troppo vicino, e lui sapeva che sarebbe intervenuto ad ogni suo più piccolo movimento.
Dubitava di riuscire ad agire più rapidamente di quel dannato essere.
La ragazza era più lontana, dall’altra parte della scrivania, ma a Bobby dava l’impressione che fosse ancora più pericolosa.
-Cosa volete?-
-I Winchester.-
Il cuore di Bobby perse un battito, non i suoi ragazzi, piuttosto che dare a questi due anche solo un’informazione su di loro sarebbe morto.
Fu un pensiero istintivo, una decisione presa senza tentennamenti, per cui quando parlò la sua voce fu più calma e sicura di quanto non lo fosse mai stata in vita sua.
-No.-
Lei continuò a guardarlo con quel sorriso lievemente accennato, non sembrando per nulla infastidita dal suo chiaro rifiuto nel collaborare.
-Lancia.-
Bobby corrugò la fronte, confuso da questa risposta, quando vide il vampiro al suo fianco lanciare il suo cellulare alla compagna. Evidentemente glielo avevano sottratto mentre dormiva!
Si maledisse per essersi addormentato e lasciato fregare, ma quando provò ad alzarsi una mano calò sulla sua spalla e lo costrinse a rimanere seduto.
La vampira non ci mise molto a trovare quello che cercava.
-Ecco qui, c’è scritto solo Dean ma è l’unico Dean della tua rubrica, quindi deve essere lui. Sentiamo se è sveglio.-
Simona premette il pulsante per l’avvio della chiamata e si portò il telefonino all’orecchio.
Bobby avrebbe voluto fare qualcosa, ma la mano del vampiro era ancora fermamente poggiata sulla sua spalla, non in maniera dolorosa, ma comunque impossibile da rimuovere.
Dean rispose dopo tre squilli, con la voce e il tono di uno che era appena stato buttato giù dal letto.
-Ehi, Bobby, che succede? Va tutto bene? Hai scoperto qualcosa di importante?-
-Dean… Tu non mi conosci, il mio nome è Simona e davvero ti direi di più, ma credo che sia meglio se parliamo di persona. Bobby sta bene, è qui con noi, quindi non devi preoccuparti. Sarebbe molto meglio però, se tu e tuo fratello veniste qui a casa sua il prima possibile. Diciamo entro domani mattina, ok? Non so dove siete al momento, ma spero proprio che quattro ore vi bastino per raggiungerci.-
-Chi cazzo sei? Fammi parlare subito con Bobby, e ti giuro che se tu o chiunque altro gli avete fatto del male la pagherete cara.-
-Dean non gridare, ti assicuro che ti sento benissimo lo stesso.- Simona guardò Singer e scostandosi il telefono dall’orecchio stese il braccio in avanti, così che la voce dell’uomo potesse arrivare chiara all’altro capo dell’apparecchio. –Bobby saluta Dean e rassicuralo sulle tue attuali condizioni di salute.-
Bobby la guardò con odio, ma ubbidì.
-Dean, stai tranquillo sto bene, e ti prego non darle ascolto, non venite qui per nessun motivo, io…-
Avrebbe voluto continuare a parlare, ma Alexander gli aveva tappato la bocca con la mano che non stava usando per tenerlo fermo, così la fine della sua frase si perse in un brusio indistinto, che servì soltanto a preoccupare Dean ancora di più.
Un secondo dopo la chiamata venne chiusa senza che la sequestratrice dicesse altro, e a Dean non restò che guardare infuriato e preoccupato il suo cellulare.
-Dean, che è successo?-
Sam parlò per la prima volta da quando si era alzato dal letto, aveva passato tutta la durata della telefonata a fissare suo fratello, senza osare interromperlo, nemmeno per chiedere dettagli, avendo capito quanto la situazione fosse grave.
-Qualcuno ha preso Bobby.-
  
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