Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: LadyTargaryen    13/08/2015    1 recensioni
Jorah è tornato a Meereen. Ha sopportato la schiavitù, ha combattuto nelle fosse, e tutto per Daenerys, la sua amata regina. Ma ora Daenerys è scomparsa, volata via sulle ali di Drogon. E Jorah, assieme a Daario Naharis, si è messo sulle sue tracce. Sa che non sarà mai sua, che forse neppure questo laverà via il suo tradimento. Ma non a lui non importa. Tutto ciò che vuole è vederla sul Trono di Spade. Tutto ciò che chiede è di saperla in salvo. E felice.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorah Mormont
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cose Preziose

 

 

 

 

 

E' ormai una settimana che siamo in viaggio. Sette giorni che Meereen, con le sue ciclopiche mura e le sue maestose piramidi a gradoni è scomparsa alle nostre spalle, inghiottita dall'orizzonte, sempre più piccola dietro i nostri cavalli che galoppano divorando sotto i loro zoccoli il riarso suolo del deserto.

 

La notte è calata, si è chiusa su di noi come il mostruoso pugno di un gigante nero. Con sé ha portato un vento freddo come acciaio temprato. Ci è piovuto addosso obbligandoci ad interrompere il cammino.

 

Naharis si è appena addormentato, raggomitolandosi nel suo giaciglio improvvisato con sella e coperte per cavalli. Su mia richiesta il primo turno di guardia è toccato a me. Ed ora eccomi qui, a fissare il fuoco che piano piano si consuma sino ad estinguere la propria fiamma, la mia lama pronta sulle ginocchia che luccica al suo baluginare.

 

Il vento e il freddo non mi sfiorano né mi disturbano, sono miei compagni di vita da tanti anni; ho passato troppe notti all'addiaccio, sotto il manto del cielo stellato, con la sola compagnia del mio cavallo perché mi arrechino un qualche fastidio.

 

Freddo e vento per me hanno sempre significato una sola cosa: casa.

 

Ma casa mia, la mia amata Isola dell'Orso, coi suoi abeti frondosi, i pini-soldato e gli alberi del cuore dalle chiome rosse e i volti scolpiti nel legno vivo, così umani, così antichi, è lontana miglia e miglia da qui.

 

Per lungo tempo l'ho sognata.

 

Sognato di riabbracciare i miei cari, vedere di nuovo i loro volti, assaporare nuovamente la sensazione di esser parte di qualcosa, ritrovare quel calore, quell'affetto che un tempo avevo e che così stupidamente avevo gettato via nel nome di un amore che consideravo più grande, più importante, un amore che il tempo, assai più saggio di quanto io fossi allora, aveva dimostrato essere indegno di quel sacrificio.

 

Sognato di posare di nuovo piede sulla battigia sassosa delle sue coste, camminare tra i suoi alberi antichi di secoli, tuffarmi nelle sue fresche acque cristalline lasciando scivolare via i troppi anni d'esilio assieme al sangue e allo sporco.

 

Ai tradimenti perpetrati e ai giuramenti infranti.

 

Ma da tempo ormai i miei sogni sono cambiati.

 

Ora ci sei tu, Daenerys, a popolarli.

 

Non più le spumeggianti onde azzurre della mia isola, ma i tuoi capelli di quello splendido lucore argentato.

 

Non più le verdi fronde delle foreste della mia terra, ma il meraviglioso viola dei tuoi occhi.

 

Sogno di tenerti tra le mie braccia, stringerti a me aspirando il tuo avvolgente, penetrante profumo di donna, aprirti il mio cuore, quel cuore che temevo inaridito che per te ha ricominciato a battere ma sempre in silenzio, amarti con ogni oncia della mia energia, con tutto l'amore e la dolcezza con cui meriti di essere amata.

 

Sogno di baciarti, e sogno che tu a quel bacio rispondi perché è quello che vuoi, perché mi desideri come io desidero ed ho a lungo desiderato te.

 

Che accarezzandomi il viso mormori il mio nome sorridendo con amore nel pronunciarlo.

 

Solo sogni, lo so, l'ho realizzato con amarezza tanto tempo fa, ancora prima della scoperta del mio tradimento, ancora prima dell'esilio.

 

L'ho capito quando la tua strada ha incrociato quella di Daario Naharis, quando ho visto con che occhi guardavi lui, e con quali invece me.

 

Lui è tutto ciò che io non sono: affascinante, carismatico, giovane.

 

Mentirei se dicessi di non odiarlo.

 

Oh, sì, lo odio. E quanto, quanto lo odio! Quanto piacere proverei nel tagliargli la gola, aprirgli la giugulare come affondassi un coltello nel burro!

 

Lo farei anche ora, nel sonno, per poi montare nuovamente in sella e spronare il cavallo fino a sfiancarlo nel tentativo di raggiungerti e di salvarti.

 

Perché sono io, io ed io soltanto a meritarti, e non lui.

 

Lo farei, se fossi ancora l'uomo che ero quando ci incontrammo la prima volta, quando tu eri solo una ragazzina ed io un vecchio cavaliere in esilio senza nulla se non una spada e il proprio cuore da mettere, come unica offerta, ai tuoi piedi.

 

Un uomo che aveva buttato alle ortiche il proprio onore e quello della propria famiglia, che anziché restare ed affrontare le conseguenze delle sue azioni aveva scelto di percorrere il sentiero dei vigliacchi ed era fuggito, macchiandosi per sempre con un marchio d'infamia.

 

Un uomo che non era neppure più tale ma una spada mercenaria pronta a vendersi per un pugno di conio con cui tirare a campare finché non fosse inevitabilmente finito.

 

Sono stato quell'uomo, Daenerys. Lo sono stato sin troppo a lungo.

 

Ma tu, tu, mia regina, mia khaleesi, mio amore, mi hai reso un uomo diverso, un uomo migliore.

 

Ero un guerriero disonorato allo sbando, e tu mi hai fatto tuo Primo Cavaliere e comandante del tuo esercito, donando di nuovo un significato a quelle tre lettere prima del mio nome che ormai da tempo non volevano dire più nulla, né per gli altri né per me.

 

Ero un uomo distrutto, troppo disilluso per credere ancora in un ideale, troppo stanco anche solo per compiere lo sforzo di aggrapparsi a qualunque cosa, e tu hai saputo ridarmi la voglia di impugnare la spada per un fine, un obiettivo diverso dal mero e vile denaro, per una causa più onorevole e più giusta.

 

Mai credevo avrei saputo amare ancora, eppure tu, senza rendertene conto, mi hai preso il cuore e lo hai guarito dalle ferite del passato.

 

Mi hai restituito un senso, non solo come cavaliere ma anche e soprattutto come uomo.

 

In qualche modo, per un qualche inspiegabile miracolo, mi hai scelto.

 

Ed è per te che ancora vivo.

 

Per l'amore che nutro per te che sono tornato nonostante l'esilio e la minaccia di morte che mi pende sulla testa, per te ho sopportato le privazioni e la schiavitù, per te sono uscito indenne dalle fosse di combattimento.

 

Per te che mi sono messo in viaggio alla tua ricerca assieme a quest'uomo per cui il tuo cuore batte e che odio con ogni singola fibra di me stesso.

 

Per te, solo per te, amore mio.

 

Ho capito che, anche se l'orgoglio ti faceva dire il contrario, avevi ancora bisogno di me. Me lo ha svelato il tuo sguardo, quando, in mezzo ai combattimenti che infuriavano nella Grande Fossa, hai preso la mano che ti tendevo, accettando di nuovo di avere fiducia in me.

 

Le mie battaglie non sono ancora concluse, posso ancora servirti, consigliarti, esserti d'aiuto, anche se forse ciò che offro è poca cosa.

 

Il mio tempo, come sabbia in una clessidra, sta scadendo, posso avvertirlo che mi scivola tra le dita; la chiazza grigia che si va espandendo inesorabile dal mio polso me lo ricorda ogni volta che il mio sguardo vi cade sopra.

 

Eppure ringrazio per ogni singolo attimo che il destino ha scelto di accordarmi.

 

Verrò a salvarti, Daenerys, te lo giuro. Ti salverò e non conoscerò riposo finché non ti avrò vista assisa sul Trono di Spade.

 

Poco m'importa se non ricambierai mai il mio amore. Mi basta e mi basterà saperti al sicuro, e felice, anche se chi farà la tua felicità non sarò io.

 

Allora saprò che il mio compito è concluso, e potrò arrendermi al male che piano piano si fa strada con strisciante, logorante lentezza nel mio corpo, ad indebolire i miei muscoli ed infiacchire il mio corpo.

 

Ho un debito immenso nei tuoi confronti: è mia intenzione ripagarlo a costo della mia stessa vita.

 

Sono un vecchio orso testardo, lo sai bene, non mi arrenderò finché non avrò fatto ciò che devo.

 

Mi hai donato tanto, e tanto intendo darti indietro.

 

Lo Straniero è un dio paziente.

 

Ed è mia precisa intenzione farlo attendere ancora un po'.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel buio tu cammini con me,

tu sei il motivo per cui sopravvivo perché

mi hai dato un obiettivo finchè

lacrime rosse non cadranno sull'asfalto.

Vedrò il tuo volto, saprò perché mi hai scelto.

Nel buio tu cammini con me,

tu sei il motivo per cui sopravvivo perché

mi hai dato un obiettivo finchè

le mie battaglie non saranno concluse.

Ogni tuo sguardo, ogni frase: cose preziose.”

Fritz da Cat feat. Kaos One_Cose Preziose

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice: Eh già, sono tornata. Di nuovo nel fandom di GoT, di nuovo a scrivere dei miei due amati Jorah e Dany, che per quante scappellate ignobili possano combinare gli autori resteranno sempre uno dei motivi per cui continuo ad amare questa serie tv. L'idea di una ff con questo storico pezzo rap mi frullava in testa già da un po' e...Che posso dirvi ancora? Leggete, e spero vi piaccia!

 

Bye!

 

 

 

#Raky

 

 

 

 

 

  
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