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Autore: _Star_Fire_    13/08/2015    1 recensioni
[Fantasy]
E se ci fosse un mondo dove tutti i personaggi fantastici che inventiamo finiscono? Quel Paese sarebbe una vera babele,non trovate? É questo ciò che succede nella Capitale dell'Oblio. Una delle sue creature é stata richiamata dalla sua Creatrice per raccontare qualcosina di questo mondo Incantato. Sta a voi crederci o no;)
Naturalmente il mio problema con htlm persiste,e vi chiedo di perdonarmi:(
Fatemi sapere con un qualunque tipo di recensione se la storia vi é piaciuta o se vi ha fatto schifo(molto probabile ú.ú)
Spero comunque che la mia cavolata del giorno vi piaccia carissimi lettori
Genere: Demenziale, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una ragazzina. A dir la verità c'ero una volta io: perché sono io la ragazzina che scrive. Per dirla tutta, Ci sono io. Che non sono nemmeno la ragazzina che scrive. Io non C'ero una volta,io Ci sono. "Una volta" mi sa di vecchio,mentre io sono stata creata giovane. La mia creatrice sta pensando che ora voi che leggete pensiate che io sia un alieno,o un cyborg. Lei(che é la persona che sta scrivendo) vuole che vi dica che io non sono nulla di tutto ciò. Io sono frutto della sua immaginazione,e abito in un mondo parallelo al vostro,che la mia creatrice(che é anche creatrice del mio mondo,ma in realtà si potrebbe pure dire che non lo é) suol chiamare la Capitale dell'Oblio. Non mi chiedete il perché di questo nome perché non lo so,so solo che sono stata chiamata per raccontarvi di casa mia. Ma visto che nessun libro narra di me,che nessuno mi conosce e che sono solo stata immaginata e buttata lì,la signora Creatrice vuole che io scriva una storia che però lei scriverà(sta scrivendo). Io mi limiterò a fare da narratore. Ma visto che sarebbe troppo difficile per voi Esseri Reali comprendere le mie sensazioni visto che io in questo momento sono solo fantasia vagante,che mi impersoni nella mia creatrice per descrivere meglio. Quindi ricominciamo. Adesso che la storiella in un certo senso é già avviata non vedo necessario ricominciare con "C'era un volta",che é una formula d 'apertura che mi piace molto di più che incominciare di punto in bianco con "Sono sdraiata sul letto di un mondo che non é il mio". Che in realtà é il modo in cui dovrebbe iniziare la storia,adesso. Perciò: Sono sdraiata sul letto di un mondo che non é il mio,ma il vostro. Adesso non sono più solo un pensiero,ma per una sola volta nella mia vita(questo pensa la creatrice),sarò una cosa che si può toccare. É stata questione di una frazione di secondo: prima ero nella Capitale e adesso sono qui,nel corpo di Chiara. Allora per un pò mi chiamerò anch'io Chiara. Beh... Sono sicura che nessuno ci ha capito nulla in questo mio Passaggio,ma per me é bello avere un corpo nel mondo Reale di cui posso parlare in prima persona,visto che mi é stato concesso. Come forse vi avrò fatto intendere qualche riga piú su,sono qui per parlarvi del mio mondo,della mia casa. La nostra Creatrice non ricorda quando quest'idea le é venuta: lei dice che era un pomeriggio di mezza Estate di circa un anno fa,ma non é sicura che fosse proprio estate. (So che visto che ora io sono lei dovrei parlare in prima persona. Il fatto é che io lo sono solo nel presente,e visto che questa é informazione del passato,ho trovato opportuno darle voce indirettamente ). Tornando a noi,in questo pomeriggio di mezza estate lei afferma di aver visto la chiave per entrare nella Capitale dell'Oblio. Le persiane di questa stessa camera dove io mi trovo ora erano chiuse,ma la luce riusciva comunque a passare,e i raggi del sole che tramontava illuminavano di un color oro il pomello della finistra. Lei lo fissò e lo fissò,finché non immaginò che l'oggetto in questione cominciò a sciogliersi per il troppo calore,e dalle gocce auree colanti iniziò a prendere vita una Fata del Fuoco,una degli infiniti abitanti della Capitale. Da lì si aprì il mio mondo,che é vecchio come l'uomo,o forse anche di più,visto che non é certo che sulla Terra abbia alloggiato solo l'uomo con una mente tale da poter creare figure con la fantasia,e il cui futuro é molto più indefinibile di quello del mondo dal quale sto scrivendo. Di solito noi,cioé voi,diciamo "infinito" per indicare una cosa molto numerosa,ma non necessariamente infinita. Questo non é il caso degli abitanti che popolano la Capitale: lì alloggiano tutte le figure che ogni singolo umano immagina. Alcune sono conosciute grazie ai libri che ne narrano le vicende,ma molte altre sono state create solo per diletto del creatore. Se adesso immaginate una strana figura che non esiste nella realtà,state sicuri che quella si aggiungerà alla massa senza fine dei cittadini del mio mondo. Tutti riescono a vivere pacificamente il più delle volte,ma a volte qualcosa schizza fuori di ciò che avete immaginato,oppure di ciò che chiunque di noi immagina se voi volete che lo immaginiamo,e prende vita comunque a vostre spese: le creature strane che sognate la notte,ad esempio,quando vi capita di fare incubi o sogni fantastici. Non riconoscerete le vostre creature,il piú delle volte,perché tutto si mescola: allora vi ritroverete a sognare i "mostri" creati da qualcun'altro. Anch'io,essendomi stata data la capacità di sognare ed immaginare,sogno e immagino dei mostri a volte,che comunque la mia Creatrice Chiara ha immaginato che io immaginassi. Potrete ben capire infatti che le creature che avete creato per voi creatori non potranno avere segreti: potranno averli per i lettori delle loro avventure,se mai gli verranno donate pagine dove prendere vita,ma per gli autori non possono avere cose nascoste: immagineranno e faranno solo ciò che voi volete che facciano. Fatto sta che io comunque sogno e immagino. E non sono neppure una strana creatura,sono una ragazzina con sembianze umane,uguale alla persona che mi ha creata. Il mio posto nella Capitale é delimitato dalle mura della mia casa,perché così la mia creatrice ha voluto. E voleva anche che vi raccontassi qualcosina di me. Quindi entrambe ci auguriamo di non annoiarvi ulteriolmente,nelle prossime righe. Allora,io in questo lasso di tempo che mi rimane nel quale avrò la facoltà di agire come Essere Reale, mi chiamo Chiara. Ho i capelli marroni e sporchi visto che oggi li devo lavare(fortunatamente quando lo farà la cosa non mi riguarderà più,io sarò di nuovo a casa^^) e gli occhi color palude. Somiglio a Rossella O'Hara di Via col Vento,ma ho un carattere appena più dolce della signorina qui sopra citata,con una passione smodata per la Disney,Leonardo di Caprio e Vivien Leigh. Prima di dormire guardo i video di cucina di GialloZafferano. É proprio riguardo all'andare a letto che volevo raccontarvi questo fatto. Avete presente,quando leggete una storiella per bambini che parla di mostri che escono da sotto il letto,rubinetti che gocciolano,figure formate dai panni su una sedia e strani ticchettii durante la notte? Magari vi fate prendere dalla storia,vi ricordate della vostra infanzia,di quando vi facevano fare esercizi su questi racconti tutti uguali alle scuole elementari. Sapete che quei ticchettii non possono essere veri. Che magari ci sono,ma non sono le creature che immaginate. Ecco. Io so che quei rumori sono "veri" invece. Nella mia dimensione,a casa mia,i mostri ci sono. Ma fare il mostro é una cosa che si sceglie,é un mestiere. Da me (e questo non vale certo per tutti gli altri cittadini,ma solo per me)i mostri sono semplicemente esseri con sembianze umanoidi ma interamente coperti da una calzamaglia nera,con delle facce raccapriccianti dipinte sul viso. Entrano nelle case arrampicandosi sui muri,aprono le finestre,si accucciano negli angoli e stanno fermi lì a fissarti tutta la notte. A volte li vedo. Li sento. Mi assalgono gli incubi quando me li ritrovo accanto,o sopra la testa perche possono appiccicarsi al soffitto come ventose. Ma non urlo e non li faccio andare via. Sono creature timide,impazziscono al minimo rumore e si dice che siano esseri pieni di rancore e tristezza. E sono il mio unico contatto con l 'esterno. Come vi ho detto,già troppe volte mi sa, il mio mondo é delimitato dalle mura della mia casa. Ci sono altre case intorno alla mia,ma non so se sono vere e dentro vi abitano ragazzini nelle mie stesse condizioni oppure é solo la mia fantasia che viaggia. Non mi é dato saperlo. Quindi aspetto quelle notti piene di incubi e terrore per sentire un'altra persona vicino a me.
   
 
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