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Autore: Angiuz    13/08/2015    0 recensioni
“Si prega la gentile clientela di allacciare le cinture di sicurezza: stiamo per atterrare. Grazie per aver scelto British Airways!”
Harry di certo non sapeva che da quel momento in poi la sua vita sarebbe cambiata drasticamente, ma in fondo se lo sentiva: non è solo un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme ad esso, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque andasse, Harry sapeva che da qualche parte c’era LUI: la sua sorte, il suo destino, la sua fortuna, il suo traguardo.
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Dal testo:
“Smettila di fumare: non fa bene!” dissi in un modo autoritario.
“E tu chi saresti, scusa?” chiese, con un sopracciglio alzato e l’aria da chi non si fa prendere per il culo da nessuno.
“La tua mammina, babe!” esclamai facendogli l’occhiolino e senza che quel ragazzo occhi mare potesse ribattere, entrai nel Theatre Royal Bar.
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Larry is real, bitches.
Edinburgh!AU UniStudent!Harry Photographer!Louis
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Harry era stanco. Stanco di quello stupido paesino: la mentalità  chiusa e l'arretratezza lo avevano portato alla esasperazione.
Il suo unico obiettivo era andarsene: voleva lasciarsi tutto alle spalle, tra cui il suo ex ragazzo, l’unico che gli aveva fatto provare la vera definizione di amore e, sfortunatamente, anche della parola “tradimento”. L’aveva sorpreso a letto con un altro mentre tornava a casa con una bottiglia di spumante per festeggiare il loro anno insieme.
Nick. Nick era il suo nome. Un nome che non avrebbe più voluto sentire e una faccia che non avrebbe più voluto vedere. Ma la cosa che gli aveva fatto più male era che oltre al danno si aggiunse la beffa: invece di giustificarsi e cercare un modo di tenersi stretto il riccio, quel traditore gli aveva riso in faccia non appena Harry gli chiese spiegazioni con mille e più frammenti di vetro di bottiglia a terra e spumante appiccicoso ai piedi, dicendogli beffardamente: «Grazie per il passatempo bimbo, ma non ho altro tempo da perdere a fare il babysitter!» spingendolo fuori l’appartamento ridendo.
Harry scappò, corse con tutto il fiato che aveva verso quel parco che dava spazio ad un panorama mozzafiato, quel posto che ormai riteneva suo, si fermò di colpo e con tutto il fiato che aveva ancora nei polmoni urlò, urlò fortissimo.

Era passato un  mese da quel fottuto giorno e Nick non si era fatto vivo, segno evidente che non si era pentito di quello che aveva fatto.
Harry dovette accettare così la triste realtà, che si era presentata ancora una volta in modo troppo crudele.
Continuava ogni giorno a ripetersi: “Era ubriaco. Era solo ubriaco”, ma dovette arrendersi. Nick non l’aveva mai amato e pensandoci, non l’aveva neanche mai dimostrato, se non nei loro momenti più intimi. Ma se per Harry quello era amore, per Nick era solo divertimento. Ma il riccio l’aveva capito troppo tardi e un altro uomo che credeva fondamentale, lo aveva ferito e deluso.
Ora erano due gli “uomini” che lo avevano abbandonato.

Era a quei due uomini senza coraggio, senza onore che pensava mentre si decideva ad abbandonare tutto ciò che ricollegava a loro. Gli venne un senso di vomito.
Doveva andarsene, doveva stare bene.
Così mentre faceva qualche ricerca su l'università che avrebbe dovuto frequentare da lì a pochi mesi, una città catturò la sua attenzione: Edimburgo.
Non sapeva cosa realmente lo attirava, forse il nome, forse la Scozia, o forse il fatto che anche essendo una grande città era tranquilla, nonostante la sua apertura alle diverse culture. Era diversa e forse per quello che decise di frequentare l’Università proprio lì, a lui non erano mai piaciute le cose tutti uguali, gli stereotipi e la chiusura. Lui amava la diversità, la libertà e la felicità che ne conseguiva.
Era curioso di scoprire nuove sensazioni ed emozioni che in nel paesotto dove era cresciuto non aveva mai potuto vivere.
E poi sarebbe stata un ottimo movente per ricominciare. Harry voleva una nuova vita.
 
Fu così che riuscì a convincere sua mamma Anne e sua sorella Gemma a continuare i suoi studi in Biotecnologie in Scozia, cosciente del fatto che lo avrebbero appoggiato in ogni sua decisione; non che fosse un bambino viziato, ma sapeva che gli avrebbero fatto fare qualsiasi cosa che potesse renderlo felice. E poi aveva già trovato sistemazione: suo cugino irlandese, Niall, viveva lì da qualche anno con il suo coinquilino e migliore amico Liam, i quali lavoravano insieme in un’agenzia come modelli. Appena gli aveva detto della sua intenzione di trasferirsi ad Edimburgo, il biondo non aveva esitato a invitarlo a casa sua, informandolo di una stanza libera pronta ad ospitarlo.
Da quel momento tutto ciò che aveva desiderato era a portata di mano e niente e nessuno avrebbe potuto ostacolarlo.
 
 Giovedì 27 Agosto 2015, ore 9:00. Aeroporto di Manchester
Harry era appena arrivato in aeroporto dopo mezz’ora di viaggio in autobus, il rilassante rumore della pioggia non aiutava di certo a rimanere lucido, conseguenza di una notte insonne dovuta all'ansia, unica costante della vita del riccio.
Non era la prima volta che prendeva un aereo, ma non aveva mai intrapreso un viaggio da solo e questo lo allarmava un po'. Aveva appena varcato la soglia, oltrepassando quella linea invisibile che lo separava dal passato al futuro e mai come prima d'ora si era sentito forte e felice.

Da quel momento non sarebbe più stato il "frocio" che tutti insultavano, nessuno più lo avrebbe guardato con disprezzo, come ormai la gente del suo paesino faceva da anni.  Da quel momento non sarebbe stato più il figlio da proteggere, il figlio senza padre, se padre poteva essere chiamato, visto che aveva abbandonato lui, Gemma e sua mamma dopo aver trovato una nuova donna con cui spassarsela. Non sarebbe più stato l’ex ragazzo di quell’uomo schifoso. Pensò a Nick e al padre. Sorrise: loro erano il passato.

Non sarebbe stato più l'Harry che aveva conosciuto lui stesso, sarebbe stato diverso.
Da quel momento sarebbe stato solo Harry. Harry Styles e basta.

Lesse sul tabellone il gate e l'orario di partenza del suo volo, così da dirigersi sorridente verso il proprio gate, non prima di aver fatto una sosta alle toilette.

"Manchester-Edinburgh ore 10:30, Gate A26"

Passò dai controlli senza problemi e poté dirigersi verso il bus che lo avrebbe portato all'aereo che attendeva i suoi passeggeri.
Fortunatamente il suo posto era quello accanto al finestrino,  ci aveva sperato molto: non vedeva l'ora di fare foto al panorama stupendo che di lì a poco si sarebbe presentato ai suoi occhi
Accanto a lui si sedette una signora sulla cinquantina, stretta nel suo completo azzurro e un sorriso stampato in faccia che lui ricambiò con tanto di fossette.

«Ciao bel giovane! Fortunatamente o sfortunatamente per te sarò la tua vicina di posto per questo viaggetto di un’ora» disse ridendo «Mi chiamo Kate, posso chiederti perché un bel ragazzo come te fa un viaggio tutto solo?»

“Le solite vecchiette curiose e pettegole, aaah!” penso tra sé il riccio, ma buono com’era non s’azzardò a rivolgersi male alla signora, quindi decise che per un’oretta avrebbe sopportato un interrogatorio degno di un capo di FBI solo per non far rimanere male Kate.

«Oh buongiorno signora Kate, intanto lasci che mi presenti! Mi chiamo Harry» disse il ragazzo porgendole le mano, gesto che la signora ricambiò in fretta non prima di aver esclamato «Può darmi del tu e mi chiami soltanto Kate, quel “signora” mi fa sentire vecchia!» disse alzando gli occhi al cielo.

«Oh, va bene Kate. Faccio questo viaggio da solo perché devo trasferirmi, in pratica ad Ottobre inizio a frequentare l’Università ad Edimburgo. E’ una sorta di cambio drastico di vita» spiegò il riccio.

«Bello! Bello davvero. Un giovane ragazzo come te che lascia tutto per andare a studiare lontano da casa, tu sì che sei forte come i giovani dei miei tempi! Ormai non se ne trovano tipi così in giro. Tanto che pensavo fossero estinti!» disse Kate accompagnando l’ultima esclamazione con una grossa risata che coinvolse anche Harry.

«Grazie Kate!» rispose il ragazzo con un grande sorriso.

«Chi è la fortunata che ti ha al suo fianco?» s’azzardò a dire la signora.

«Ehm, non ho ancora trovato qualcuno che restasse al mio fianco, per la verità» replicò lui.

«Non ci credo, stai scherzando! Un ragazzo così bello, Dio mio! Ditemi come si fa!?!» esclamò Kate sorpresa. «Magari potrei presentarti mia nipote, ha 11 anni, ma crescerà…»

«No no, Kate. Per ora sto bene così, non preoccuparti. Magari un’altra volta.»

«Dimmi chi è quella sgualdrina che ha osato spezzare il cuore di questo bel ragazzo!» disse lei con tono minaccioso.

«E’ una lunga storia, guarda. Non credo di farcela a raccontartela» sussurrò il riccio.

«Ho capito, non vuoi raccontarmi nulla. Ma va bene così, comunque, qualsiasi cosa ti abbia fatto sappi che non ha capito nulla della vita!» disse la signora appoggiando la mano sulla spalla del ragazzo, il quale sorrise ringraziandola.


Estrasse fuori dalla tasca il suo mp4, regalo di compleanno ricevuto da parte della mamma a 14 anni. Mise riproduzione casuale, aspettando che le note di una canzone ancora ignota al ragazzo iniziassero a suonare. Chiuse gli occhi, ansioso di atterrare nella città dove riponeva la speranza di una vita migliore mentre Same Love risuonava come un sussurro nelle sue cuffiette azzurre.

“Si prega la gentile clientela di allacciare le cinture di sicurezza: stiamo per atterrare. Grazie per aver scelto British Airways!” avvisò la voce del copilota: l’oretta di volo era giunta al termine.

«Sei stupenda Kate! Alla prossima» disse Harry salutandola con due baci e scendendo dalle scale.

Finalmente potette calpestare il suolo scozzese: non era mai stato così felice. Avrebbe voluto abbassarsi, inginocchiarsi e baciare la terra se possibile, ma non lo fece: gli bastò guardare la scritta “Edinburgh” e aveva già capito che da lì a poco nulla sarebbe stato come prima.
 



Note d'autore

Ciao belle! Siamo Angi e Liuz, due cugine che in un momento di noia hanno deciso di intraprendere questo nuovo percorso.
Infatti è la nostra prima storia e abbiamo un po' di paura di come potrebbe presentarsi, quindi se ci lasciaste un vostro parere ne saremmo veramente grate!
Questo prologo è l'inizio di tutto: come pensate che Harry si troverà nella nuova città? E chi incontrerà?
Harry, come abbiamo visto, è un ragazzo intelligente, gentile ma ricordatevi che è soprattutto deluso (questo è un particolare molto importante, quindi tenetelo a mente!).
Un bacio e alla prossima, All the love. xx
Siamo anche su wattpad, ragazze :)
Per qualsiasi chiarimento non esitate a contattarci!
  
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