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Autore: MartaSon93    13/08/2015    2 recensioni
Gohan e Goten, come tutto è cominciato. Raccolta di flash fic che descrive l'evolversi del rapporto fraterno tra i due giovani saiyan.
Dal testo :
#1 “Com’è dolce. E’ il ritratto di tuo padre.”
#2 “Go-han.” Scandì per bene il giovane saiyan, nell’ingenua speranza di sentirsi chiamare per nome dal fratello.
#4 “Piccola peste, chiedi scusa a tuo fratello. Non tutti i fratelli sono così comprensivi.”
#5 “Fratellone, pensi che un giorno potrò essere forte come te?”
#7 "Sono proprio un disastro come fratello maggiore, eh, piccolo?”
#8 "Stella cadente, ti chiedo solo una piccola cosa. Portami il mio papà dal cielo."
#9 "Ha solo quattro anni, ma ho l’impressione che da grande diventerà un rubacuori!”
#11“Fratellone, perché tu e papà avete gli occhi azzurri e i capelli biondi nella foto?”
#13 “Tanti auguri, fratellino! Stai diventando un ometto, sai?”
#15 "Ma come ci sei riuscito, fratellone? Sei diventato fortissimo! Me lo insegni?”
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Racconti di vita della famiglia Son. '
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~ Protezione.

Gohan si innervosì alla vista di quell’uomo in giacca e cravatta.
Questi sorseggiava del thé in salotto insieme a Chichi e Goten, di cui si sarebbe occupato dal giorno successivo in qualità di tutore.
Chichi aveva infatti deciso di avviare il suo secondogenito agli studi privati proprio come Gohan.
L’uomo sembrava avere un’aria tranquilla, eppure il giovane saiyan lo guardava con aria torva.
Non aveva tutti i torti visto che qualche anno prima aveva vissuto un’esperienza traumatica con il suo insegnante privato, un uomo sgarbato e violento, di cui ricordava perfettamente gli insulti e le violenze subite.
Gohan temeva che lo stesso potesse accadere al fratello, non a caso quando la madre gliene aveva parlato i due avevano finito per discutere a lungo.
Chichi gli aveva più volte ripetuto che si sarebbe accertata fino all’ultimo dei suoi metodi educativi, ma Gohan non le voleva dare ascolto.
“Dunque siamo d’accordo. Quattro pomeriggi a settimana più due venerdì al mese dedicati alle letture.” Riassunse Chichi sorridente.
L’uomo annuì, ricambiando il sorriso.
L’entusiasmo dei due non venne condiviso da Goten, che a dirla tutta avrebbe preferito di gran lunga studiare insieme al fratello, inoltre ai suoi occhi quel programma di studio sembrava infinito.
“Mi dica una cosa, professore.” Intervenne Gohan a braccia incrociate, attirando l’attenzione dei presenti.
“Dimmi, figliolo.” Disse l’interpellato, curioso.
“Tra una lezione e l’altra ha intenzione di alleggerire il carico dei compiti assegnati? Stiamo sempre parlando di un bambino di quattro anni, in fondo.”
“Gohan!” Lo rimproverò la madre.
L’espressione dell’uomo, però, era tutto fuorché arrabbiata.
“Il carico dei compiti assegnati sarà conforme alle esigenze del piccolo Goten, tutto sarà equilibrato in base al suo livello e ai suoi ritmi.”
La risposta parve convincere Gohan, che si sentì sollevato.
“Inoltre ritengo che troppa severità non faccia bene. Ogni lezione prevedrà quindici minuti di pausa in modo che il bambino possa rilassarsi.”
Doveva ammetterlo, quella era una risposta che non si aspettava.
Gohan riconobbe che quell’uomo sembrava tutto fuorché pericoloso o fuori di testa, gli era sembrato piuttosto ragionevole ed incline a comprendere le esigenze del suo studente.
“Condivido il suo punto di vista.” Si limitò a dire, dopo un’attenta analisi.
Quando il tutore se ne andò Gohan non aspettò un solo istante per parlare con Goten.
“Ritengo che mamma abbia fatto la scelta giusta. Il tuo insegnante sembra una brava persona.”
“Sì però che noia, fratellone! Io volevo studiare con te!”
Gohan si portò una mano sul capo.
“Purtroppo non è possibile, piccolo, però ti prometto che semmai non dovessi capire qualche argomento te lo spiegherò in men che non si dica.”
Goten annuì, felice.
“Ah, e un’altra cosa!” Si premurò di precisare Gohan.
“Se si dovesse comportare male non esitare a dirmelo. Chiaro, Goten?”
Disse con fare protettivo, non riuscendo a nascondere del tutto i suoi timori.
Gli accarezzò la testa, cercando di infondergli fiducia.
“D’accordo, fratellone.” Rispose Goten, confuso.
Goten infatti non sapeva che il fratello avrebbe fatto di tutto pur di proteggerlo, anche nelle cose più banali.







Angolo dell’autrice :

Eccomi qua! :D Sono tornata dalle vacanze e finalmente ho potuto trovare il tempo di aggiornare la mia storia. Spero che anche voi abbiate nel frattempo trascorso dei giorni piacevoli visto che tra non molto purtroppo sarà già Settembre (incredibile come vola il tempo, è assurdo) e si ritornerà a scuola/università/lavoro, ecc..
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, non so perché ma mi ha sempre incuriosita il fatto che nell’anime Chichi sembra non dare importanza all’istruzione di Goten mentre per Gohan è stato tutto l’opposto. Almeno qui ho potuto immaginare la situazione e soprattutto cosa ne pensa Gohan ^^
Grazie per il vostro sostegno,
al prossimo capitolo! :D

MartaSon93. 
   
 
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