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Autore: Ciuffettina    13/08/2015    6 recensioni
«Sono stata resuscitata?» gli chiese Maria perplessa.
«Assolutamente sì» rispose Gabriel, guardandola con un sorriso da un orecchio all’altro «E ora ti porteremo in Paradiso, in più diventerai madre di milioni di persone.»
Maria spalancò gli occhi: «Come può essere possibile?»
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Gabriel, Michael, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte del Vangelo'
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Il 15 si ricorda l'Assunzione della Beata Vergine Maria e come forse qualcuna di voi sa, pubblico anche sul giornalino del mio paese per il quale ho scritto questa storia, spero che vi piaccia!

 
*****

Maria stava pregando, quando le comparve davanti Gabriel in ginocchio, salutandola. Come sempre succedeva in questi casi, schizzò in piedi, spaventata.
E sì che ormai dovrebbe esserci abituata…” «Non temere, prendi questo e consegnalo agli apostoli.» e le porse un ramo di palma, chissà poi a che cosa doveva servire…
«Perché uno solo? Loro sono in dodici» chiese Maria, prendendolo.
«Non preoccuparti di questo, decideranno loro chi debba averlo. Devo anche dirti che fra tre giorni rivedrai tuo figlio in Cielo.»
«Farà male? Il trapasso, intendo…» chiese in un sussurro Maria.
«Sta tranquilla» rispose Gabriel. «Non te ne accorgerai neanche. Ci rivediamo fra tre giorni!» e sparì in un frullio di ali.

Dopo tre giorni comparve un drappello di angeli davanti al sepolcro di Maria con un trono e Michael fece rotolare via la pietra, ne uscì la donna un po’ frastornata. Gabriel le andò incontro, le s’inginocchiò davanti e anche gli altri si genufletterono.
«Sono stata resuscitata?» gli chiese Maria perplessa.
«Assolutamente sì» rispose Gabriel, guardandola con un sorriso da un orecchio all’altro «E ora ti porteremo in Paradiso, in più diventerai madre di milioni di persone.»
Maria spalancò gli occhi: «Come può essere possibile?»
«Segui il mio ragionamento: tu sei la madre di Gesù, il quale ha detto che i suoi fratelli sono coloro che compiono la volontà di Dio. Per ora sono pochi, però andranno in tutto il mondo a convertire le genti e tu sarai la mamma di tutti loro!» esclamò Gabriel, spalancando le braccia con entusiasmo.
«Non so se ne sarò all’altezza…» mormorò la donna, abbassando lo sguardo.
«Scherzi? Devi solo continuare a essere quella meravigliosa creatura che sei sempre stata: alle nozze di Cana, fosti la prima ad accorgersi che gli sposini avevano finito il vino e hai insistito affinché Gesù li aiutasse, proprio come se fossero stati figli tuoi.» Rimase in attesa di altre sue domande.
«Accetto ma perché tutti quegli angeli e quel trono?» chiese Maria.
«Sei anche stata nominata “Regina degli Angeli” e una regina deve avere un trono, non sei d’accordo? Pronta per tornare a casa?» Maria annuì, troppo emozionata per parlare.
«Allora possiamo andare. Michael, come arcistratega delle truppe angeliche, dicci come ci dobbiamo disporre.» si alzò, fece un passo indietro e lasciò il comando a suo fratello. Anche gli altri si rialzarono.
Michael, indicando il trono, disse: «Maria, prego, siediti.»
Ella fece quanto richiesto, ci si aggrappò e i due arcangeli, Michael a destra e Gabriel a sinistra, lo sollevarono, afferrandolo per i braccioli, il trono s’inclinò verso Gabriel.
«Gabriel, non sballottarla!»
«Le mie scuse ma vorrei ricordarti che sono leggermente più basso di te!(1)»
«Solleviamoci un po’ da terra, solo il primo paio d’ali, mi raccomando… Herachiel, afferra le gambe anteriori del trono e tu Mechiel quelle posteriori. Voi altri tutti intorno a farle da corona.» tutti gli angeli obbedirono agli ordini.
Vedendo la sua protetta un po’ nervosa, Gabriel le appoggiò una mano sulla spalla: «Non preoccuparti, andrà tutto bene.» “Anche perché ai Piani Alti ci spiumerebbero di sicuro…
Una volta arrivata in Paradiso, Maria corse ad abbracciare suo Figlio che non vedeva da due anni.
Osservandoli, Gabriel disse a Raphael: «È questo che serviva all’umanità: la guida autorevole di un Padre, l’esempio fulgido di un fratello maggiore e lo sguardo amorevole di una madre.»
«E noi?»
«Beh, noi continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto: servire gli umani al nostro meglio» rispose Gabriel, prima d’infilarsi un fico in bocca.

 
*****

Racconto ispirato al capitolo 4 del Vangelo apocrifo di Giuseppe di Arimatea.
1) Nella mia head canon, Michael ha le sembianze di Matt Cohen (il giovane John Winchester)
   
 
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