Ho sbagliato. Non sono riuscito ad estirparti dalla mia mente, ecco il mio errore fatale. 

Ho creduto d'avercela fatta, di averti dimenticato o di essere riuscito a farti innamorare di me (ancora una volta).

Ma invece, ho fallito in entrambe le cose. Dovevo sapere che eliminarti è impossibile: sei troppo radicata nei miei ricordi, sotto la mia pelle. Dovevo sapere che nel tuo cuore non c'è spazio per i mostri, per quelli come me.

Non potrei mai dimenticare nulla su di te, purtroppo (o per fortuna). Non potrei mai dimenticare la tua passione per i libri, che amavi quando ti appoggiavo la mia giacca sulle spalle, non dimenticherò mai i giorni in cui mi amavi.

Non riesco a dimenticarti perché sei luce, sei energia. Tutto era  fatto dei tuoi respiri, dei tuoi sorrisi, del tuo vivere. E ora, posso bearmi di te in silenzio, nascosto, come un ladro.

Ed ha finito col fare male tutta questa distanza. Perché oggi ti sposi. 

Il dolore è lancinante. Non voglio che tu percorra la navata, tuttavia so che fermarti è impossibile. E io resterò a guardare.

Questa è una sofferenza che squarcia il petto, soffoca il respiro e fa tremare il fiato di un pentimento che uccide. Perché, se solo fossi stato meno codardo, non ti avrei perso come invece è successo. Se non fossi stato un mostro, ora saresti al mio fianco 

Eppure ce l’avevo quasi fatta, ero riuscito a convincermi di non pensare a te di continuo. Di riuscire a creare una nuova vita

Ero riuscito persino a vestirmi e ad uscire di casa. Convincendomi che la ragione fosse più forte dell’irrazionale. 

La colpa è mia. Sono stato un illuso, solamente un illuso si sarebbe aspettato il perdono (e amore). Ora posso solo soffrire per le mie illusioni, di nascosto. 

Ho pensato che ci saresti sempre stata, così come quella stella che tanto amavi: il sole.

Ma eri una stella cometa e ora hai abbandonato la mia orbita. 

E non è me che ami, Belle. Non ti vedrò mai più. Ti guarderò mentre ti sposi, in silenzio. Poi scomparirò, per sempre. (Ma per te sono già scomparso)

E dietro una parvenza di algida freddezza, io Tremotino, resto comunque solo.