14/08/2015
0 recensioniAllora, sono abbastanza sconosciuta in questo ambito, ma spero comunque che la storia vi piaccia! Sarà una One-Shot narrata da Rin in prima persona e... ciancio alle bande! Buona lettura!
Storia partecipante al contest 'I only write free! indetta da MissChiara sul forum di EFP.
_Tra fiori di Sakura e sgombri bruciati_
Estate. Dovrebbe essere il periodo più bello della vita di uno studente: sole, mare, spiaggia, amici e divertimento. Ebbene per me non lo è perché non ho nessuna di queste cose. Il motivo? Sono in Australia. Da solo. Evviva l'allegria, mi dicono.
Qualche giorno prima che finisse la scuola, mi hanno chiamato i miei "genitori adottivi" dicendomi che gli mancavo e che gli sarebbe piaciuto vedermi per l'estate. Non potevo rifiutare, glielo dovevo... Ma così mi sono dovuto staccare da tutti i miei amici e da... lui.
Chiuso in casa a parlare inglese tutto il santo giorno e quegli ingrati, insieme a mia sorella, non si degnano neanche di chiamarmi... tsk.
-Rin, caro, ti va di accompagnarmi vicino all'aereoporto? Devo prendere due cose per stasera...- mi chiede Lori.
-Non c'è Russel?- chiedo io.
-No, è andato a fare una passeggiata. Cosa c'è? Non ti va?- mi chiede con uno sguardo tra il triste e il deluso. Come posso dirle di andare da sola? Alla fine cedo ed esco con lei.
-Ma non avevi detto 'vicino all'aereoporto'?- chiedo confuso, dato che siamo praticamente davanti all'aereoporto. Lori mi sorride e indica una figura a me familiare: Russel. Cosa ci faceva lui qui?
Agita la mano in segno di saluto, quando si volta e fa segno di venire a qualcuno. Il cuore mi si ferma.
-RIN-CHAAAAAN!- Nagisa mi sta salutando e tiene la mano di Rei che si sta sistemando gli occhiali. Si voltano entrambi e vedo Makoto con il suo solito sorriso dolce. Arrivano vicino a me e mi abbracciano.
-Ma... voi cosa...?- chiedo con le lacrime agli occhi.
-I tuoi genitori ci hanno chiamato e ci hanno detto che eri triste, così ti abbiamo fatto una sorpresa- mi spiega Makoto.
-E da quel che vedo direi che ci siamo riusciti- commenta sarcastico Rei.
-RIN-CHAN! CI SEI MANCATO TAAAAAANTO!- Nagisa come al solito deve saltare addosso alle persone, altrimenti non è contento...
Non posso dire di essere triste, ma posso dire di essere incompleto.
-Ah! Haru mi ha chiesto di darti questo...- Makoto mi porge un bigliettino. Wow, Haru! Ti sei sprecato...
So cosa stai pensando,
Che ingrato...,
Ma non è così. Ricprdi il parco dove mi hai detto che mi
Ammiravi? Bene... vai lì e capirai tutto.
-Scusate... devo andare- e inizio a correre.
La fontana è sempre bellissima, sporattutto al tramonto come adesso. Sento qualcosa cadermi addosso, precisamente sulla testa. Quando guardo per vedere cos'è, noto che è un petalo, un petalo di Sakura.
-Avevo ragione. Il rosa si intona ai tuoi capelli- diceuna voce dietro di me -ma soprattutto, si intona ai tuoi bellissimi occhi.-
Non è possibile... non può essere vero.
-Mi sei mancato Rin- dice Haru mentre mi abbraccia da dietro.
-Anche tu, stupido- dico e mi giro per guardarlo. Dio, quanto mi erano mancati quei occhi più profondi dell'oceano che, entrambi, avevamo attraversato.
Non ce la faccio più. Lo bacio. Mi era mancato ed era chiaro che io ero mancato a lui.
-Haru! Ti ho preparato la cena!- annuncio fiero di me stesso, visto che era la prima volta che cucinavo lo sgombro.
-Wow! Fammi vedere- dice lui cercando mostrare entusiasmo, ma...
-E... questo cosa sarebbe?- mi chiede... ehm... confuso.
-È lo sgombro!- gli rispondo sorridente.
-Sì, ma... è bruciato...- che figura. E io che volevo fare qualcosa di buono. Sto per buttarlo ma Haru mi ferma. Prende il piatto e lo assaggia.
-Preparo il sacchetto per il vomito.-
-È buono- annuncia alla fine. Sorrido.
-Ehi ragazzi! Siamo tornati! Vi aspettavamo all'aereoporto...- annuncia Nagisa entrando in casa.
-Scusateci- diciamo insieme.
-Eravamo sommersi di Sakura e sgombri bruciati- dice Haru sorridendomi.
-Già. I più belli della mia vita- finalmente quest'estate ha un senso.