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Autore: Clocchy    30/01/2009    0 recensioni
Raccolta basata su delle piccole favole ispirate a momenti della mia vita.
1. The Doll Of Bunnies
Genere: Triste, Malinconico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una piccola bambola di nome Ai.
Aveva un vestitino rosa e dei capelli mossi. Degli occhi grandi illuminavano il suo viso. Questa però non era come le altre bambole. Lei viveva. Ma nessuno lo sapeva. Per questo quando piangeva nella sua solitudine nessuno la capiva.
Decise cosi un giorno di crearsi un pupazzo a forma di coniglio... ma quando iniziò piangere il suo coniglietto, non essendo vivo, non potè aiutarla.
Allora la piccola bambola ne costrui un altro... ma appena pianse, si ritrovò ancora sola.
Nei giorni seguenti ne costuì un altro, e un altro ancora. Continuò a costruire pupazzi nella speranza che un giorno sarebbe riuscita a farne uno vivo. Un pupazzo a forma di coniglio vivo che potesse farle compagnia nei giorni di pioggia.
Un giorno però un terremoto fece cadere la piccola bambola dalla sua casetta di legno.
Inizio a piangere, piangere, piangere... Pianse cosi tanto da diventare cieca.
Finchè arrivò la primavera e una piccola fatina passo di li.
Sentendo il pianto della bambola entrò nella grande terrazza dove Ai era ancora per terra. E le chiese come mai piangesse.
Lei, non potendo vedere la fatina, la scambio per uno dei suoi coniglietti che, finalmente, avevano preso vita, così smise di piangere.
La fatina resto con lei molto a lungo ma, con l'arrivo dell'inverno, questa doveva tornare dalle sue compagne.
Decise così di dare vita a uno dei conigli in modo da fare compagnia ad Ai durante l'inverno e le promise che sarebbe tornata una volta iniziata la primavera.
La piccola bambola passo il suo inverno felice, con il suo coniglietto a farle compagnia e il suo desiderio di rivedere la fatina. Era cosi contenta quando pensava al giorno in cui la avrebbe rivista.
Ma la primavera arrivo. E come ogni anno, per la piccola bambola, arrivò da sola. Senza la sua fatina.
La piccola bambola aspettò. Un anno. due anni. tre anni. ma la fatina non arrivò mai.
La quinta primavera si portò con sè una fatina dalle ali bianche come anche i lunghi capelli.
La piccola bambola pensava fosse quella conosciuta cinque anni fa, quella di cui si era innamorata. Invece questa era diversa. Appena arrivò le chiese perchè piangeva. E lei rispose che le faceva tanto male a sinistra del petto.
La fatina le disse che lei poteva guarirla. E la povera bambola ingenua la supplicò di farlo.
Così la fatina prese il dolce cuore della bambola.
Ai da quel giorno non pianse più .
  
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