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Autore: looking_for_Alaska    15/08/2015    3 recensioni
Dal testo : "prima c'era un lento pulsare, un ritmico battito che ricordava un cuore. Molte volte accelerava, altre rallentava fino a fermarsi. A volte mi infastidiva, altre mi rallegrava.
Poi, un giorno, il battito cessò. Sparì nel nulla e non tornò.
Mi sentivo vuota e sola perché il pulsare che era diventato parte di me ora non c'era più".
Questa storia parla di come mi sono sentita dopo aver perso una cara amica.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vederla stare male mi feriva. Non perché non conoscessi il dolore o il senso di inadeguatezza o la solitudine o altro; anzi, li conoscevo bene. Avevo affrontato quelle cose mille volte e ne ero uscita mille e uno; ma vedere lei soffrire e piangere mi distruggeva. Non potevo far nulla per aiutarla. Rifiutò il mio aiuto. Penso che in cuor suo non mi considerasse davvero la sua migliore amica, ma una confidente di pettegolezzi. Non pensava di aver bisogno di me per uscire dal male. So che con lei ho sbagliato tante volte. Perdevo le staffe, litigavamo. Dirò come é stato perderla con una metafora, se me lo consentite : prima c'era un lento pulsare, un ritmico battito che ricordava un cuore. Molte volte accelerava, altre rallentava fino a fermarsi. A volte mi infastidiva, altre mi rallegrava. Poi, un giorno, il battito cessò. Sparì nel nulla e non tornò. Mi sentivo vuota e sola perché il pulsare che era diventato parte di me ora non c'era più. Al suo posto il vuoto, un sordo riverbero di nulla a ricordarmi ciò che avevo perso. Perdere lei é stato più o meno così. Non nascondo di non aver insistito più di tanto quando mi ha detto di voler restare sola; la nostra amicizia da tempo sembrava una cosa forzata e fatta malvolentieri. Ho pensato che una pausa avrebbe fatto bene ad entrambe. Ma ora ho questo vuoto nel petto che nessun altro riesce a colmare e che si allarga ogni giorno di più. Ho già perso degli amici prima d'ora. E speravo che non ricapitasse. Con un'altra mia amica ogni lite che ci divideva dopo ci avvicinava di più; dopo insulti e sbeffeggiate eravamo davvero più unite di prima. Con Lei no. Ogni lite era un peso, un senso di colpa. Ogni volta che litigavamo qualcosa si rompeva e noi ci allontavamo sempre di più. Fino ad avere un abisso a dividerci. Non credete che io abbia pubblicato questo perché avevo paura di dirle quanto male facesse la sua mancanza. Penso lo sappia, anche se non se ne rende conto appieno. Sa che con le parole sono brava, ma con i fatti meno. Non ho scritto qui nemmeno per chiederle scusa, né per pregarla a tornare da me; quando e se vorrà farlo, io sarò qui ad aspettarla e lei lo sa. No, io lo scrivo qui per liberarmi da un fardello. Non sono stata con lei l'amica che avrei voluto essere e me ne rammarico. Spero che lei sappia che ogni "mi dispiace" che ho pronunciato o scritto, era sincero. Ti voglio bene, Aria.
   
 
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