<< Arthur . . . Grazie. Davvero; è bellissimo.
Ma dove l'hai preso? E perché me lo stai donando? >>

Chiese lei con il cuore in gola; guardandolo intensamente negli occhi.

<< ...Apparteneva a mia madre. È la sola cosa che sono riuscito a salvare prima che il re nascondesse tutto, prima che desse l'ordine di bruciare i suoi abiti e gettare qualsiasi oggetto contribuisse a rinfrescare la sua memoria. 
Lo sto donando a te perché... non saprei in che altro modo manifestarti quanto tu sia importante per me. >>

Rispose Arthur, lasciando così la dama senza parole.
Morgana non si sentiva così, sull'orlo del pianto, da quando era rimasta sola al mondo.
Conosceva il dolore che aveva provato Arthur nel perdere la madre, e sapere che le stava donando un suo oggetto le faceva capire quanto il biondo tenesse realmente a lei.

<< È un gesto bellissimo .... Ma è pur sempre un tuo ricordo, Arthur. >>

Disse lei guardandolo negli occhi.
Sapeva cosa voleva dire aggrapparsi ai ricordi per poter figurare nella propria mente il viso di chi più le mancava, ma sapeva anche che bisognava andare avanti.
Si avvicinò al biondo e lo abbracciò dolcemente, posando il mento sulla sua spalla.

<< ... ti amo. >>

Disse lei con un filo di voce, mentre celava al Cavaliere le piccole lacrime che le stavano solcando il volto.
Morgana si strinse maggiormente ad Arthur e si perse nel suo profumo, prima di continuare a parlare.

<< Ti amo da quando mi hai teso la mano quel giorno, ricordi?
Uther mi aveva portata qui strappandomi dall'accampamento di mio padre ormai defunto.
Ero avvolta in una coperta pesante, sporca di fango, distrutta dal pianto e dalla sofferenza.
Ma tu, un bambino biondo dal portamento di un Cavaliere adulto, mi hai teso la mano e mi hai portata a vedere ogni cosa del castello; dicendomi che da quel momento in poi non sarei più stata sola.
Da quell'istante, io capii che eri tu colui che aveva preso il mio cuore, e nessun'altro.
Avrebbero potuto organizzare tornei, gare e quant'altro per dimostrarmi quanto valevano, ma solo tu sei stato capace di dimostrarmi che non ero sola quando più mi sentivo tale. >>

Le parole di Morgana sgorgarono come un fiume in piena, così come le sue lacrime che ora bagnavano le spalle di Arthur.

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