And you go of it
E te ne vai.
La tua sagoma
all’orizzonte mi appare come un ombra che mi apparteneva… un ombra che si sta
staccando dolorosamente da me.
Le tue parole
scivolano sulla superficie limpida della mia anima, lasciando un enorme baratro
di delusione.
E te ne vai.
Ora fuggi
dalla realtà che ti appartiene, che mi appartiene.
Perché fuggi?
Io ho bisogno
di te, e tu lo sai.
La tua sagoma
cammina e si allontana. Diventa più piccola ad ogni tuo passo e vederti andare
via ora è un po’ un sollievo, anche se so che fra poco non lo sarà più.
E te ne vai.
Come un
bambino che ha appena compiuto una marachella, fuggi via lasciandomi così, in
un attimo.
Nessuno può
fermarti ora che hai raggiunto il tuo scopo. Qual è la verità che ti porta via
da me? Il solo rumore dei tuoi passi mi fa battere il cuore…ancora…
E te ne vai.
Non lasciarmi
così; vorrei gridare, ma ora riesco solo ad osservare la tua sagoma, mentre le
tue parole mi rimbombano nelle orecchie. Come se tutto questo fosse solo un
brutto sogno…come se questo incubo fosse solo una finzione.
Ma tu non ti
giri indietro, questo vuol dire che non sei pentito. Questo vuol dire che il
tuo animo non ha bisogno di ulteriori parole o contatti, che non ha bisogno di
pensare.
E te ne vai.
Come a farmi
capire che non tornerai più. Hai deciso di andare via all’improvviso, così come
sei venuto.
Il vento
scompiglia i miei capelli; nell’aria c’è ancora una scia del tuo profumo. Quel
profumo che pochi minuti fa mi infondeva calore, sicurezza. E quel profumo che
ora mi infonde solitudine, desolazione, squallore.
Inimmaginabile.
La mia vita
senza di te non esiste.
E te ne vai.
Con tutti i
tuoi pensieri, felici.
E te ne vai.
Pensando alle
mie lacrime come una cosa di minima importanza. Te ne vai pensando che non mi
hai fatto niente… e progetti il tuo futuro… senza di me.
Io vorrei
urlarti di tornare indietro, ma le mie lacrime sfocano ancora di più la tua
figura già lontana. Come potevo pensare che tra di noi potesse essere possibile
costruire qualcosa di sincero?
E te ne vai.
Non lasciando
tracce. Solo ferite. Te ne vai con la coscienza dello stato in cui mi hai
lasciata. Non ti preoccupi di non provare compassione per me. Sono ferma,
piango e penso. Non riesco a muovermi, a fermarti, a chiamarti.
E te ne vai.
Mi mancherai.
Sempre. Io non ti mancherò, ma sento il bisogno di starti ancora vicino. Ti
chiamerò ogni tanto, ma non mi farò riconoscere: ho bisogno di sentire la tua
voce.
Andare via,
lontano: perdere il contatto… rimanere soli.
Questo è il
futuro che mi aspetta.
Comincia a
piovere.
E te ne vai.
Senza
rimpianti, senza piangere, mentre le gocce cominciano a sfiorarti la pelle,
quella pelle che vorrei sfiorare ancora io. La sera porta con sé un buio umido.
Il vento insiste. Vuole incoraggiarmi a muovermi ma non ci riesco.
Non ti crederò
più. Mi hai messo con le spalle al muro, tradendo la mia fiducia e ora credi di
avere ragione, perciò fuggi da me. Hai paura che con i miei giri di parole
possa incastrarti. Dopotutto, tu non sei mai stato bravo a parlare, più che
altro agivi. Agivi senza cognizione di causa, anche.
E te ne vai.
E non ti giri.
E io non ti
fermo.
Se vorrai
potrai tornare da me, ma non so se per allora vorrò ancora rivederti.
Nessuno sta
ascoltando i miei pensieri ora, ma non per questo mi sento in dovere di
insultarti.
Le tue scelte
vanno rispettate.
Così come le
mie scelte.
Ho scelto di
finirla.
Se te lo
dicessi, ti gireresti?
Dopotutto, che
esisto a fare se tu non ci sei?
Una luna
compare dietro ad una nuvola. Vorrebbe infondermi forza. Ma io l’ho esaurita
tutta.
Solo pochi
secondi…
Lascerò che il
fiume mi trascini con sé…
Hai pochi
secondi per girarti…
Ti guardo per
l’ultima volta…l’aria fredda trafigge la mia pelle. Basta una piccola spinta.
Ricordami
Harry. Il vuoto che sto attraversando ora mi porterà al fiume… se non mi fossi
buttata, il vuoto sarebbe stato incolmabile, impossibilitato dal raggiungere
nulla.
L’acqua è
fredda, la corrente è forte… tu non ti sei neanche accorto che sono qui. O
forse hai fatto finta di non vedere.
Non mi accorgo
neanche che una forza mi raccoglie facendomi tornare sulla sponda.
- Non provarci
mai più-
Sono bagnata
fradicia, tremo… e tu riesci a dirmi solo questo prima di girarti nuovamente.
Fermati…
torna…
- Non posso
tornare. Dovresti aver capito che di fingere di amarti non mi va più-
Tornare nella
piena del fiume.
Tu ti rigiri e
questo tuo gesto mi infonde speranza. Mi getti una vecchia scarpa. Una
passaporta.
In pochi
secondi mi ritrovo nella nostra casa.
E te ne vai.
Non ti rivedrò
più.
Tradire,
mentire, scappare…
Irraggiungibile.
E te ne vai.
Ma non vuoi
che lo faccia anch’io.
Perdere chi
amiamo
Non vuol
dire rinunciare alla vita…
Il dono
della vita è quello più bello…
Potrai
ricostruirla…
Intanto io
sarò lontano.
Ricorda che
io non sono scappato, salvandomi.
Io ho
salvato te.
Ti ho
salvato dalla menzogna che sopportavi da troppo tempo.
Non sono
stato sincero con te…
Era ora di
finirla.
Harry.
Questo diceva
il biglietto che era comparso tra le mie mani.
Mi sento la
bocca salata. Vorrei rifugiarmi tra le tue braccia…
Era ora di
finirla…
E te ne vai…
Il mio cuore
rimarrà per sempre legato al tuo…
Nella realtà e
nella menzogna.
Nella vita e
nella morte.
Anche se tu
non sarai con me.
FINE.
NDA: in qst 2 gn ho scritto 2 fic
kn protagonista ginny: in qst fic la vediamo abbandonata da un harry ke ha
finto troppo spesso, per mancanza di tempo, per convenienza. In “Nothing is as
you believe” invece vediamo ke ginny scrive una lettera a draco ke l’ha
tradita, mentendo ed usandola…
Ho voluto impersonare Ginny in qst
2 situazioni…
Ditemi ke ne pensate e quale
preferite tra le due!!!!!!!!!!!!!
Bax ely91