Violetta era sempre stata una bimba carina,fin da piccola veniva accerchiata da bimbi che lei,per un motivo o un altro scacciava. D'altro canto Leon non si sentiva all'altezza di “provarci”con lei,preferiva stare nel suo angolo a fissarla di nascosto. E Violetta cresceva,diventando sempre più carina. I due non si conoscevano bene,erano abituati a scambiarsi dei “ciao” ogni tanto,ma niente di serio. Leon non perdeva l'abitudine di fissarla di sfuggita,ogni tanto senza farsi vedere. “Innamorato”direte voi,probabile. Chi non s'innamorebbe di una ragazza bella come lei?Leon.

Non passava giorno in cui non pensava a lei,non suonasse pensando a lei,non vivesse pensando a lei. L'amava,ma era codardo,molto codardo. Si sentiva una nullità pensando a lei,cosa non vera. Leon era considerato uno dei ragazzi più carini di tutta la scuola,aveva molte ragazze che gli venivano dietro,ma nessuna era come Violetta. Ma poi,un gran giorno successe. Erano in un parchetto,al chiaro di luna,lui stava cantando una canzona scritta da lui,lei gli si avvicino e cantarono insieme. Poi si alzarono,si guardarono e si avvicinarono,stavano per baciarsi quando gli irrigatori presero a funzionare,bagnandoli entrambi. Dalla maglia ormai trasparente di lei si notò il reggiseno rosa in pizzo,lui allora prese tutto il coraggio che aveva e la baciò,con delicatezza come se avesse paura di romperla,tanto fragile era,la baciò come se fosse una rosa,ma la baciò,e lei rispose,il più passionale possibile,per fargli capire che era all'altezza,che non era fragile,che era forte,che non si sarebbe rotta. E rimasero lì a baciarsi mentre l'acqua li accarezzava,mentre la luna li guardava.

Sembrava tutto così fantastico,ma Leon non sapeva quello che gli stava per accadere.
Era un giorno come gli altri anche se Leon continuava a chiedersi del perchè in quel periodo violetta cominciava a sentirsi male,“raffreddore” diceva lei e a lui non andava di discutere per una cosa così banale. Poi lei gli propose una scommessa. Un giorno senza di lei. Nessun tipo di comunicazione. Niente. “Se ci riesci ti amerò per sempre” disse lei. E lui accetto. Non le scrisse per tutto il giorno,fu dura ma la ricompensa che lo attendeva gli diede forza. Ma lui non sapeva. Lui non sapeva che Violetta stava morendo. Non sapeva che le rimanevano solo 24 fottute ore. Non sapeva che ha usato quelle sue ultime 24 ore per quella sfida. E lui si presentò a casa sua,con delle bellissime rose blu dicendo “C'è l'ho fatta,amore. C'è l'ho fatta”,ma quello che vide fu devastante. Lei era lì,distesa,sembrava dormisse,ma lui sapeva che non era così, e lo odiava. Aveva un bigliettino in mano,lui lo prese e lo lesse:

“C'è l'hai fatta amore,adesso per favore,fallo ogni giorno,ti amo”.

ANGOLO MEEE
Allora,popolo di piccole pervertite,so che vi aspettavate qualcosa di molto hot
(più di questo caldo,lol) ma ahimè vi ho fatto leggere questa os che di hotnon ne ha niente,apparte il reggiseno in pizzo di lei. Rido. Anyway prometto che vi scriverò una FF hot,datemi tempo lol.
Lascio a voi l'analisi di questa ff amorevolmente triste sui nostri amati Leonetta.
Kiss Kiss
Jen