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Autore: iaki46    16/08/2015    2 recensioni
C'era abituata, ormai.
Ormai lo sapeva, sapeva che, non per sua volontà, era una persona instabile.
Non era colpa sua, ma era questa la verità.
Sapeva benissimo anche questo fatto aveva una giustificazione.
Nonostante questo, ancora non lo accettava.
Non poteva sopportare tutto questo.
Lei non avrebbe mai avuto la certezza della presenza di Flippy se le fosse accaduto qualcosa, anzi, spesso era il contrario. Anche le cose più banali e normali, risultavano con il ragazzo sempre estremamente complesse e delicate.
...
Lui era una persona fantastica e benvoluta da tutti, mentre il nemico era solo il Soldato: l'alter ego che lo faceva ritrovare sul campo di battaglia ed individuata tutti come nemici, ma che cercavano sempre di reprimere.
Forse era questo che aveva fatto avvicinare a lui la dolce Flaky e che, in seguito, l'aveva fatta innamorare.
...
Ora però questo amore non le arrecava altro che sofferenze.
In una maniera dolorosa, ingiusta e morbosa, quasi malata, lei amava Flippy, lui e solo lui.
Flippy non sarebbe cambiato, ma non lo avrebbe fatto nemmeno il suo doloroso amore.
§§§§§
Note: personaggi umanizzati (human version)
.
.
So che non è il tuo compleanno, ma è per te.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flaky, Flippy
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Can you be yourself?
~ Puoi essere te stesso?



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Chapter one: You.                                                                                            Flaky

C'era abituata, ormai.
Ormai lo sapeva, sapeva che, non per sua volontà, era una persona instabile.
Non era colpa sua, ma era questa la verità.
Lei lo sapeva, un momento era lui: sorridente, simpatico, gentile, dolce ed affettuoso; mentre quello dopo diventava solamente un assassino.
Sapeva benissimo anche che questo fatto aveva una giustificazione: il trauma dell'essere stato un soldato sul campo di battaglia.
Capiva come mai quegli avvenimenti avessero influito sulla sua psiche in tal modo; cavoli, in tali circostanze lei non sarebbe mai più rimasta quella di prima, sarebbe impazzita direttamente, senza alcuna speranza di tornare sui suoi passi.
Nonostante questo, ancora non lo accettava.
Non poteva sopportare tutto questo.
La sua volubilità l'inquietava non poco, ma non -come spesso gli abitanti di Happy Tree Town credevano- per le continue minacce, ferite e torti subiti alle quali lei dopo un po' fece l'abitudine, piuttosto, per la mancanza di quella sicurezza che si dovrebbe sempre avere quando due persone si frequentano.
Lei non avrebbe mai avuto la certezza della presenza di Flippy se le fosse accaduto qualcosa, anzi, spesso era il contrario.
Non che loro si frequentassero, erano solo amici.
Non che a Flippy non importasse di lei: quando aveva bisogno accorreva subito e cercava di trattenersi, ma non ci riusciva.
Anche le cose più banali e normali, risultavano con il ragazzo sempre estremamente complesse e delicate.
Una volta, per esempio, a casa della rossa c'era una piccola festa, a cui partecipavano solo un paio di amici stretti come Splendid, Nutty, Lifty e Shifty. Ovviamente toccava alla padrona di casa cucinare.
In quell'occasione, tutti si erano ripromessi di rimanere calmi e di rendere il tutto amichevole e rilassante, ma certo non potevano sapere che un piccolo imprevisto avrebbe rovinato tutto.
I ragazzi chiacchieravano allegramente nella sala da pranzo mentre Flaky, rintanata in cucina, preparava nei minimi dettagli una semplice grigliata.
Andò tutto bene fino a quando la ragazza non dovette tagliare le pietanze.
Siccome spesso anche un coltello poteva scatenare l'alter ego di Flippy, -soprattutto se sporco del sangue della bistecca-, la padrona di casa stava sempre molto attenta a servire i piatti già tagliati in succulenti bocconi e a non disporre i coltelli in tavola.
Purtroppo però, essendo umana, ed essendo nella natura umana errare, qualche imprevisto o disattenzione poteva sempre capitare.
Proprio quella sera Flaky era compiaciuta di sé, convintissima di non aver dimenticato nulla e, da dietro la porta della cucina, avvisò gli ospiti che la cena era pronta e stava per essere servita.
Entrò in sala con due piatti e li servì a Splendid e Nutty, che gentilmente, invece di fiondarsi sul cibo che emanava il profumino delizioso della carne speziata cotta a puntino sulla griglia, aspettarono che anche gli altri venissero serviti.
Lifty fece notare che mancava l'acqua e Flippy, senza nemmeno pensarci, seguì dopo alcuni secondi, la rossa in cucina. In quell'esatto momento, la ragazza si era però ferita un polso con la punta dell'affilato coltellaccio da macellaio che stava usando per dividere due spesse e salde costolette di maiale.
Flippy si fermò sulla porta, in casa scese il silenzio.
Tutti, anche se dalla loro posizione non avevano capito chiaramente quello che era successo, erano tesi come corde di violino, pronti a scattare ed intervenire alla prima mossa falsa che il Soldato avesse fatto.
Nell'aria si percepiva l'elettricità.
Lo sguardo di Flippy, immobile, si fece sempre più vacuo e folle mentre osservava come ipnotizzato, il rivolo di sangue rosso e denso che colava dolcemente dal polso di lei.
Quasi riusciva a percepirne il calore sulla sua pelle, come tutte quelle volte che... che... i feriti... la battaglia...
Dopo un secondo durato anni, le pupille di Flippy, che si erano precedentemente rimpicciolite, tornarono a misura normale, forse più grande del solito, mentre le iridi verdi esplosero in un giallo fieno.
Allora Flippy scomparve definitivamente e comparve il Soldato, che con una sola grande falcata annullò la distanza fra lui e la ragazza.
Fortunatamente gli altri, già reattivi, riuscirono in breve tempo a bloccare, grazie alla maggioranza, l'attacco assassino dell'amico, che ritornò in sé.

 

Questo era solo uno dei tantissimi modi in cui una semplice azione od uscita poteva essere compromessa per dettagli apparentemente insignificanti.
Sapeva che non era colpa sua: non poteva evitare gli attacchi e nemmeno cercare di contrastarli quando giungevano all'improvviso.
Sempre quella volta, lui era mortificato per quello che il raptus omicida aveva causato (ovvero lividi e contusioni all'amica e l'aver rovinato, come spesso accadeva, la serata), ma nonostante ciò, la compagnia continuava ad invitarlo sempre, poiché erano amici e, benché avesse questo grave problema, nessuno riusciva ad odiarlo.
Infatti lui era una persona fantastica e benvoluta da tutti, mentre il nemico era solo il Soldato: l'alter ego che lo faceva ritrovare sul campo di battaglia ed individuata tutti come nemici, ma che cercavano sempre di reprimere.
Forse era questo che aveva fatto avvicinare a lui la dolce Flaky e che, in seguito, l'aveva fatta innamorare.

 

Ora però questo amore non le arrecava altro che sofferenze.
Lei le sapeva tutte quelle cose, ma non le bastava più tutto questo.
Non le bastavano i piccoli gesti del ragazzo gentile, che venivano puntualmente smentiti. Non era solo la sua doppia personalità, era lui, comunque troppo timido per far capire esplicitamente qualcosa, per avere il fegato di fare un gesto dolce, una specie di “presa di posizione” senza poi smentirla subito dopo, e non a causa dell'alter ego!
Non riusciva a credere al fatto che non avesse nemmeno il coraggio di negare, una volta per tutte, un eventuale interesse.
Non riusciva più a sopportarlo, ci soffriva ogni giorno, ogni secondo che passava con lui ed ogni secondo che passava senza, poiché continuava, in ogni caso, ad arrovellarsi sulla questione senza riuscire a trovare una conferma definitiva né di una, né dell'altra cosa.
Dopo tutto quello che aveva fatto per lui, dopo che lei c'era sempre stata, almeno una risposta, credeva di meritarsela.
Davvero non ne poteva più di aspettare.
Credeva di star impazzendo ed anche lei ed ebbe la conferma di ciò quando iniziò a pensare, in un angolo remoto della sua testa che non avrebbe mai permesso a nessuno di esplorare, di trovarsi meglio col Soldato che con Flippy.
Come poteva crederlo non riusciva a spiegarselo nemmeno lei.
L'unica ipotesi che aveva era che almeno da lui sapeva sempre cosa aspettarsi, sapeva la reazione, quando usciva, a volte si prevedeva quando se ne sarebbe andato, liberando momentaneamente dalla sua morsa l'ostaggio già abbastanza distrutto che era Flippy.
Sì, era irrazionale, ma era l'unico che le desse qualche certezza, che lei sapesse sempre interpretare.

 

Ancora una volta, però, Flaky non poteva ribellarsi.
Non importava quanto soffrisse come una bestia ogni giorno, non sapendo i sentimenti di Flippy, niente di lui e del suo passato, a parte la storia dell'esercito.
Non importava, lei non poteva farci niente.
In una maniera dolorosa, ingiusta e morbosa, quasi malata, lei amava Flippy, lui e solo lui.
Purtroppo, l'altra sola certezza che aveva, era la più dolorosa: per quanto avrebbe potuto sforzarsi, con lui non ci sarebbe mai stato un rapporto normale, nemmeno di amicizia.
Una volta Splendid gli aveva circondato il collo con un braccio in un gesto comune ed amichevole, ma lui, ricordando il passato aveva creduto che lo volesse strangolare e Splendid, quella volta, se l'era vista davvero brutta.
Se anche fosse riuscita a conquistare il cuore straziato del ragazzo, probabilmente non avrebbero comunque quasi potuto sfiorarsi.
Anche solo come amici.
E per quanto lui avesse cercato di essere presente spesso per lei per aiutarla, sapeva che non avrebbe mai potuto farcela.
Non aveva mai retto il confronto con l'alter ego. Alla fine, dopo pochi secondi, si lasciava lo stesso sopraffare.
Lì iniziava e lì finiva il tentativo di Flippy.
Non che lui potesse fare di più, ma quello non poteva essere abbastanza; perché poi arrivava il Soldato e peggiorava solo la situazione, torturando la ragazza e martoriandone, spesso anche molto gravemente, il grazioso e delicato corpo.

 

Soffriva, ogni giorno, sapendo che la sua sofferenza sarebbe stata completamente vana, in primo luogo perché nessuno la notava: erano tutti troppo presi ad essere egoisti e superficiali, e lei sapeva nasconderla bene.
Secondo perché Flippy non sarebbe cambiato, ma non lo avrebbe fatto nemmeno il suo doloroso amore.


 

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Angolino dell'autrice
Okay, so che nessuno leggerà questa fic e tantomeno l'angolino, ma..
Ci tengo a precisare che le ripetizioni sono volute e non errori.
Che dire ancora?
Spero che in caso qualcuno leggerà, la mia storia si potrà ritenere degna della sua attenzione e che lasci una recensione per farmi sapere cosa ne pensa.
Grazie per aver letto.
(Scusate per questo penoso angolino!! ^^)


Si, questa storia è per te.
Spero che l'HTML sia di tuo gradimento e anche il resto...
Come promesso, anche se non è il tuo compleanno, ho pubblicato una storia.
Beh, almeno un pezzo, gli altri due arriveranno!
Siccome sono dispettosa il mio angolino rimarrà in corsivo... passami almeno questo, visto che (con un enorme sacrificio!!) il resto è normale :)

  
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