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Autore: AlessiaOUAT96    16/08/2015    2 recensioni
Raccolta di One Shot con protagonisti gli Avengers.
Ad ogni personaggio corrisponde un capitolo.
Seguirà una fanfiction
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era pronta, finalmente il giorno del test era arrivato.
I suoi capelli rossi, lunghi fino alle spalle, le ricadevano in morbidi riccioli. Si sistemò la giacca nera di pelle e controllò che i pantaloni attillati neri fossero apposto.

Capelli rossi come le sue labbra, occhi verdi, fisico snello; Natasha Romanoff sapeva di essere una bella ragazza che dimostrava più della sua età. Adorava guardarsi allo specchio ma non capiva il motivo per cui gli Abneganti lo facessero solo una volta ogni tre mesi.
Quel giorno la durata delle lezioni era dimezzata per permettere agli studenti dei Livelli Superiori di frequentare quante più lezioni possibili, non che le importasse più di tanto, ma desiderava lo stesso godersi quanto più tempo possibile in quelle aule miste.

Prese un respiro profondo e si preparò a prendere il treno. Figlia di Intrepidi, per lei era la cosa più naturale al mondo, anche se sapeva che poteva essere fatale se non si prestava attenzione. Le era già capitato di vedere persone morire a causa di quel treno.

Cominciò a correre. Tre,due, uno… Dopo tre secondi era già sul treno che osservava gli altri Intrepidi salire.
Il treno proseguiva la sua corsa velocemente ed in poco tempo si ritrovò a correre insieme ai suoi compagni per raggiungere i Livelli Superiori. Era consapevole di come le altre fazioni li guardassero, disgusto, stupore, odio. Tutte cose a cui lei era già abituata.

Le lezioni sembrarono durare un’infinità di tempo, dopo la terza lezione si era già stancata e non vedeva l’ora di iniziare quel test, anche se sapeva cosa scegliere.
C’era una miriade di gente nei corridoi, spintoni e grida erano diventati invisibili e sordi ormai. Ma il caos doveva ancora arrivare infatti dopo che tutte le lezioni furono terminate, una fiumana di persone si diresse nella sala d’attesa per i test.
Tutti i sedicenni di ogni fazione erano presenti, tutti erano un po’ nervosi, anche gli Eruditi. Era stato detto loro che non dovevano prepararsi in alcun modo. Per lei era una fortuna, un problema in meno da affrontare.
Alcuni Candidi chiacchieravano allegramente per smorzare la tensione anche se Natasha poté avvertire nervosismo nelle loro parole e risate. Non ebbe voglia di osservare le altre fazioni. Cominciarono a chiamare dieci persone alla volta.

Prestò attenzione solo alla fine della prima chiamata: -Wanda Maximoff, Pietro Maximoff-
Poi venne il suo turno.
-….Natasha Romanoff, Clint Barton, Steve Rogers, Anthony Stark, Bruce Banner, Thor Odinson- disse una voce.
Nat si alzò dalla panca e si diresse verso la stanza del test. Ad aspettarla c’era un Erudito. Indossava una camicia bianca, stesso colore per i pantaloni, con un gilet azzurro. Aveva i capelli corti e ricci, aveva anche un po’ di barba.
Osservò la stanza. Era piccola con le pareti ricoperte di specchi, c’era solo una piccola finestra ed al centro della stanza c’era una sedia simile a quella dei dentisti.
Ora cominciava a sentirsi nervosa e un po’ impaurita. Il cuore cominciò a battere velocemente e le sue mani erano leggermente sudate.
“Non devo permettere alla paura di impossessarsi di me. Ho imparato a controllarla e qualsiasi cosa dirà questo test, io so già cosa scegliere”.
Si sedette e lasciò fare all’esaminatore il suo lavoro. L’Erudita le mise sulla fronte degli elettrodi collegati a dei fili connessi ad una macchina.
Le porse una fiala con un liquido che lei bevve come se fosse acqua, poi il suo battito rallentò e lei chiuse gli occhi solo per un istante per poi ritrovarsi in una stanza dalle pareti grigie.

C’era una piccola finestra anche lì da dove poteva vedere l’esterno: nevicava.
Non perse altro tempo e vedendo due scelte davanti a lei scelse il coltello. Le avevano sempre insegnato a combattere e difendersi ed era questo che voleva fare.

Lo scenario cambiò: la scelta rimasta (formaggio) scomparì e lei sentì alle sue spalle qualcosa cigolare. Istintivamente un brivido le percorse la schiena trovandosi davanti un cane dagli occhi neri che la stava puntando ringhiandole contro.
Guardò il coltello che aveva in mano. Non aveva scelta, doveva ucciderlo anche se in fondo le dispiaceva, doveva tentare di evitare il peggio, uccidere non era sempre la soluzione migliore perché comunque quello che ci rimetteva era l’altro e la virtuosità degli Intrepidi era nel difendere gli innocenti; quel cane però non era del tutto innocente. Cercò di non guardarlo negli occhi, ma il cane vedeva il coltello ed attaccò.

Natasha fu veloce, quando il cane le fu vicino, lanciò il coltello che ferì l’animale alla gola, facendolo accasciare e guaire finchè non morì dissanguato.
I capelli ora erano scompigliati e con un gesto della mano li sistemò, si guardò allo specchio. Non traspariva alcuna emozione, era diventata fredda e calcolatrice ma determinata a finire quella prova. Gettò l’arma imbrattata di sangue e si trovò in un autobus.

Era da tanto che non ci saliva sopra, gli Intrepidi si spostavano in treno la maggior parte delle volte ma in quel momento non ricordava quando fosse stata la sua ultima volta in uno di quei mezzi pieni di gente.
C’era un uomo che la fissava, non ne vedeva i lineamenti ma sorrideva malevolmente appoggiato ad una delle sbarre metalliche. Natasha lo osservò: non sembrava avere buone intenzioni, vide nascosta in una tasca del cappotto qualcosa simile ad una pistola.
La sua osservazione prese realtà, infatti l’uomo le puntò l’arma contro.
-Scegli: o ti arrendi di tua spontanea volontà o duello all’ultimo sangue. Sei tu colei che ha ucciso mio figlio-
Natasha non capiva il motivo ma qualcosa le diceva che quell’uomo aveva ragione, nonostante quella sensazione, lei non si consegnò ed accettò il duello.
Comparve una pistola e come i duelli del Far West i due sfidanti si misero schiena contro schiena.
-Al decimo passo si spara- disse l’uomo.
Natasha contò: ” uno.. due.. tre.. quattro.. cinque.. sei.. sette.. otto.. nove.. dieci!”
L’uomo fu stranamente più veloce, quanto Natasha si girò il colpo era già partito ma lei spostò di pochi millimetri il collo e sparò, colpendo a morte l’individuo.

Poi il risveglio. Aprì gli occhi e l’Erudito le disse il risultato. –Non c’è dubbio.. Intrepida. Ma ricorda la scelta è tua e questo test è solo una prova-
Ma Natasha si fermò ad ascoltare alla parola Intrepida. Lasciò che l’uomo le staccasse gli elettrodi e lei se ne andò tranquillamente a casa, alla sede della sua fazione.

Il Giorno della Scelta arrivò in fretta. Gli Iniziati si disponevano in ordine alfabetico a seconda del cognome. Natasha poteva vedere i gruppi delle altre fazioni: si distinguono principalmente per i colori dei vestiti, giallo e rosso per i Pacifici, bianco e nero per i Candidi, azzurro e blu per gli Eruditi, nero per gli Intrepidi e grigio per gli Abneganti.
Al centro ci sono cinque coppe con un contenuto diverso per ognuna delle fazioni: pietre grigie per gli Abneganti, acqua per gli Eruditi, carboni ardenti per gli Intrepidi, terra per i Pacifici e vetro per i Candidi.

Come al solito tutto è preceduto da un discorso, non ascoltò quasi nulla tranne la fine dove annunciava l’inizio della fatidica scelta. Per molti il dubbio era rimanere lì con la propria famiglia o abbandonarla per sempre.
-Natasha Romanoff- fu la prima ad essere chiamata. Non se lo aspettava a dire il vero ma non le cambiò molto. Camminò a testa alta verso il palco, prese il coltello e senza esitare lasciò che il sangue della sua mano cadesse sui carboni ardenti.
-Intrepida!- urlò l’uomo del discorso.
Lasciò che la cerimonia finisse mentre era seduta tra alcuni dei membri effettivi della fazione e quando arrivò la fine era tra le prime a salire sul treno in corsa. Vedeva i Trasfazione arrivare con un po’ di difficoltà ma non tutti ce la facevano.

Si appoggiò ad una delle finestre e osservò alcuni Trasfazione che erano riusciti a salire sul treno. Ce n’erano abbastanza ma prestò attenzione solo ad alcuni: un Abnegante dai capelli corti e mossi e con gli occhiali, un Erudito con la barba corta e gli occhiali da sole, un Candido dei capelli biondi e il corpo muscoloso, c’erano anche due Pacifici che sembravano fratelli a giudicare dal loro comportamento.. ma si soffermò in particolar modo su un Pacifico dai capelli corti biondi che la stava osservando.

Si guardarono negli occhi e nessuno dei due cedette fino alla fine della corsa, dove dovevano saltare per arrivare alla sede vera e propria.
Il primo a saltare fu un Intrepido che non aveva mai notato, era muscoloso ed aveva i capelli biondi lunghi fino alle spalle raccolti in un codino.

Quando saltò anche lei e cadde sulla rete un solo pensiero le veniva in mente: “Devo solo passare l’iniziazione da interna e non diventare un’Esclusa”

Sorrise quando le fu chiesto il nome –Vedova Nera-
 
 

n.d.a. piccolo delirio mentale dopo aver letto Divergent aspettando che mi arrivi Insurgent e di sicuro finirò con Allegiant e Four…

non ho resistito a scrivere questa One Shot e ho in “progetto” (sì prendetelo tra le virgolette perché non ne sono sicura..) di continuare con questa piccole crossover.. che ne pensate?

Credo si sia capito chi siano i trasfazione e chi sia l’intrepido che Nat non ha mai notato ma per sicurezza li scrivo..: Abnegante: Bruce Banner/Hulk, Erudito: Tony Stark/Iron Man, Candido: Steve Rogers/Captain America, Pacifico: Clint Barton/Occhio di Falco e i gemelli Maximoff.. e dulcis in fundo Intrepido: Thor..!
Vorrei sentire le vostre opinioni e se vi farebbe piacere che continuassi con le crossover/One Shot..

Un’ultima cosa, anzi è una domanda.. che ne pensate del film Divergent? Io devo leggere ancora Insurgent ed il resto prima di vedere il film.. a me sinceramente non è piaciuto.. hanno saltato eventi (è normale) ma soprattutto hanno modificato parecchi comportamenti di Tris nelle prove e non solo!!
 
 
   
 
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