In these small hours
These little wonders,
These twists & turns of fate
Time falls away,
But these small hours,
These small hours still remain
Rob Thomas - Little Wonders
"Perchè
le lucine dell'albero si illuminano?"
il bambino osservò ad occhi spalancati le decorazioni
natalizie;il visino
paffuto illuminato a sprazzi da una moltitudine di sfumature colorate.
"Perchè dentro ogni lucina si nasconde una minuscola
lampadina. Come
quella che hai sul comodino,ma molto più piccola." Denise
Jonas sorrise al
suo primogenito, facendo però sempre attenzione alla pentola
che bolliva sul
fuoco. Kevin continuò a fissare l'albero di Natale,non
ancora soddisfatto.
"Ma la mia lucina non è così colorata..."
notò dopo un po' facendo un
giro attorno al tavolo per raggiungere la madre.
"è solo gialla..Come le stelline. Le lampadine sono
stelline?"
Denise si diresse verso il frigo con espressione concentrata,come se
stesse
cercando di ricordare qualcosa.
"Mamma, le lampadine sono stelline?" ripetè Kevin
raggiungendola. La
donna scosse la testa e si volse verso il figlio.
"Cosa tesoro?No le lampadine non sono stelline... Le stelle sono molto
più
grandi e fanno tanta tanta luce.." scompigliò i capelli del
bambino e
tornò ai fornelli:erano quasi le sei e c'era ancora molto
lavoro da sbrigare,
prima che Kevin rincasasse e gli ospiti arrivassero.
Ma Kevin jr. non era ancora convinto.
"A me le stelline però sembrano più piccoline
della mia lucetta..." constatò
soffermandosi ad osservare una teglia di biscotti allo
zenzero appena
sfornati. Fece per afferrarne uno,ma fu prontamente bloccato dalla
madre.
"Eh no furbetto!Questi sono per sta sera."
"Perchè dici che le stelline sono grandi?A me mi sembrano
piccine..."
continuò Kevin che come tutti i bambini di sei anni,voleva
una risposta a tutti
i suoi interrogativi.
Denise sospirò. Posò l'asciugapiatti
vicino al lavello e prese in braccio
il figlioletto.
"Le stelle sembrano piccine amore, è vero. Però
in realtà sono
grandissime. Tanto grandi che non puoi neanche immaginare.."
"Più grandi di papà?" domandò il
bambino stupito. La donna scoppiò a
ridere.
"Più grandi di papà, perfino più
grandi della nostra casa. Ma sembrano
piccole, perchè sono lontane..."
"Quanto lontane?" non riuscì a trattenersi dal chiedere il
bimbo.
"Molto.. Moltissimo...E lo sai qual è la cosa più
strana?"
Kevin fece no con la testa, incuriosito. Denise sorrise.
"La luce delle stelle... Quei puntini luminosi che vediamo tutte le
sere
nel cielo, in realtà non esiste più da secoli. I
secoli sono anni,tanti
anni."
"Vuoi dire che le stelline si sono spente?" domandò Kevin
d'un tratto
rabbuiato. La madre gli diede un bacio sul nasino intenerita.
"Proprio così amore.."
"Ma allora perchè noi vediamo le lucine?" Denise rise allo
sguardo
corrucciato del bambino.
"Noi vediamo le lucine, perchè un tempo le stelle
brillavano. Ma proprio
perchè sono così lontane, la luce ha dovuto fare
un viaggio molto lungo per
arrivare qui da noi. Per questo noi riusciamo a vederla solo ora. Hai
capito
amore?"
Kevin inclinò la testa prima a destra, poi a sinistra con
fare pensieroso.
"Sì." esclamò infine convinto. Denise
scoppiò a ridere.
"Bravo il mio piccolo genio..." lo baciò sulla fronte e lo
adagiò a
terra.
"Adesso perchè non vai a giocare un po' con Joe in
cameretta?Papà e
gli zii arriveranno fra poco e io non ho ancora finito di preparare
cena..."
"Vuoi che ti aiuto?" domandò immediatamente il piccolo
agganciandosi
al grembiule della madre.
"No tesoro stai tranquillo. Vai pure a giocare"
"Daccordo!"Ciao mamma!"
Si precipitò verso le scale che portavano alla cameretta sua
e del fratellino.
Tornò indietro dopo nemmeno un minuto.
"Mamma?" domandò.
Denise,che aveva raggiunto per l'ennesima volta il frigo (e per
l'ennesima
volta si era scordata di cosa aveva bisogno ) sospirò.
"Che cosa c'è Kevin?"
Il bambino si guardò le manine per un attimo,come se stesse
riflettendo.
"Secondo te... Quando sarò grande e sarà passato
tanto tanto
tempo...Brillerò anch'io come le stelline?"
Denise alzò gli occhi al cielo ed incominciò a
tirare fuori dal frigo
tutto ciò che pensava potesse esserle utile.
"Certo che no tesoro..."
"Perchè no?"
"Perchè i bambini non.." si interruppe alla vista dello
sguardo serio
del bambino.
"Neanche tra tanto tanto tempo?" domandò Kevin con
espressione quasi
supplichevole.
"Certo amore..." mormorò la donna accarezzando amorevolmente
i
riccioli del bambino.
"Ti prometto che un giorno,brillerai più di qualsiasi altra
stellina.
Sarai così luminoso da illuminare tutte le persone che ti
staranno
vicino."
"Me lo prometti?" domandò Kevin. Un sorriso
balenò sul suo visino
paffuto. Incredibile come i bambini possano riporre il loro cuore negli
scrigni
più insoliti.
Denise scoppiò a ridere.
"Te lo prometto .Dai ora vai a giocare che è davvero tardi.
Su prendi un
biscotto..." aggiunse consegnandogliene uno. Kevin lo rimirò
con gioia.
"è anche a forma di stellina!!"
"Mangialo prima che lo veda tuo fratello... Se Joe scopre che ho
preparato
dei dolci, non sopravviveranno ai prossimi 20 minuti.."
"Ti voglio bene mamma!" il bambino si fiondò tra le braccia
della
donna e le schioccò un bacio sul grambiule, il punto
più alto a cui riusciva ad
arrivare.
Dopodichè uscì dalla stanza saltellando
allegramente.
La donna rimase sovrappensiero per qualche istante ad osservare la
porta.
"..E un giorno sarà una stella..." mormorò
aprendo un'ultima volta il
frigo e trovando quasi immediatamente quello che da venti minuti buoni
continuava a dimenticarsi di tirare fuori.
"La mia luminosa stellina.."
Spero che questa prima parte vi piaccia!
Bacione!
P.S. Grazie mille come sempre alle persone che hanno commentato le precedenti ff. Ve ne sono grata!
Laura