Serie TV > Rizzoli & Isles
Ricorda la storia  |      
Autore: galaxy gio    17/08/2015    0 recensioni
"uccidimi" bisbigliò
"non posso farlo"
"si che puoi. non posso vivere con questo peso sulle spalle"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dei passi veloci rompevano il silenzio. Le sirene della polizia riecheggiavano copiose in quella stanzetta buia e fredda dove si trovavano i due. “incontriamoci sulla scena del crimine” furono le parole che udì la donna poche ore prima al telefono. Non sapeva il motivo, ma in cuor suo sapeva che quella visita l’ avrebbe cambiata per sempre. Ne sarebbe rimasta certamente segnata. La sua razionalità le aveva proibito di accettare l’invito, però quella volta vinse l’istinto mosso dalla curiosità. Voleva scoprire quella persona misteriosa che l’aveva cambiata. Anche se quella sera pioveva a dirotto la donna decise di uscire di casa a svelare il mistero che si celava dietro di essa. Si recò a quell’ indirizzo e si trovò davanti alla vecchia casa nella quale fu trovato il corpo di Thomas Rizzoli, nel suo soggiorno steso a terra in una pozza di sangue. Angela ne rimase scioccata. Trattenne una lacrima ed entrò. Sulla porta d’ingresso si trovavano le strisce di nastro della polizia : delicatamente le spostò e con sua grande (ma prevedibile) sorpresa basto un leggero tocco con la mano che la porta si aprì. Come per non far rumore si avvicinò a passo lento verso il salotto della casa di suo fratello;in quella stanza trovò una figura che le si avvicinò. Anche se si trovava immersa nel buio lei la riconobbe subito. “sono stato io” disse avvicinando si a lei. Le si formò un nodo alla gola stava per piangere, ma il suo orgoglio ebbe la meglio e la donna tentò di mantenere un tono glaciale “perché lo hai fatto?” “ Tommy sempre Tommy. Si parlava sempre di lui: il combina guai scansafatiche. Si è sempre comportato da perfetto idiota: sempre voti bassi a scuola, sempre a creare problemi. Però che importa, si parla del piccolo e adorabile Thomas..No? Anche crescendo è rimasto un disonore per la nostra famiglia, ma tutti lo hanno perdonato, è sempre Tommy no?” disse gesticolando con ciò che sembrava una pistola. Lei rimase impietrita “poi c’eri tu. Jane la sorella maggiore. Colei che se si parlava di dare botte era sempre in prima fila. Mediocre a scuola che raggiungeva voti decenti senza aprire un libro di scuola; oppure sempre pronta a mettermi in ombra; eri sempre un passo avanti a me. Ora invece sei la coraggiosa detective. Io invece sono solo “L’altro Rizzoli”, sono un optional” ormai il volto di Jane era rigato di lacrime. Gli occhi del ragazzo divennero lucidi. “io invece ero il fratello invisibile. Quello che doveva farsi proteggere, quello che si ammazzava di studio sui libri per arrivare a voti perfetti, quello razionale; però chi si è mai accorto di me? Nessuno mi ha mai ascoltato, sono stato sempre solo. Nessuno mi ha mai incitato in nulla. Solo una persona” il ragazzo fece una pausa. “ma tu mi hai portato via anche quella. Lei era sempre così gentile con me. Il ragazzo si spostò e Jane vide un’atra persona legata ad una vecchia sedia “maura” disse con le lacrime agli occhi, tentò di fare un passo, ma lui la fermò “fanne un altro ed io la faccio fuori” puntò la pistola sulla tempia della donna “ti prego non farlo, non ucciderla. Non commettere lo stesso errore;possiamo uscirne insieme” disse Jane piangendo “e come? Ormai ho già fatto un casino. Sono uno stupido. Io non volevo ucciderlo. Non volevo! Ho agito d’istinto e ho rovinato tutto” il ragazzo ormai piangeva a dirotto. Non avrebbe voluto commettere quel folle gesto e tutto ad un tratto se ne era pentito “Frankie, ti prego. Liberala” gli chiese Jane in lacrime “la questione è fra noi due” aggiunse. Il ragazzo slegò Maura che corse da Jane. La bionda l’abbracciò piangendo;Jane la spinse delicatamente dietro di sé. Riuscì a scorgere gli occhi vuoti ed inespressivi del ragazzo “uccidimi” bisbigliò “non posso farlo” “si che puoi. Non riesco a vivere con questo peso sulle spalle”. Silenzio .Il ragazzo si buttò in ginocchio ed iniziò a piangere e ridere ininterrottamente. Quel alternarsi di emozioni così differenti inquietava le due. Poi puntò la pistola alla tempia “non farl…” ma Jane non ebbe tempo di finire la frase che premette il grilletto. Angolo autrice: ebbene si, dopo secoli (e dopo aver rimosso l’orribile storia che avevo scritto) sono tornata inaugurando la mia prima storia su Rizzoli e Isles. Comunque, sono abbastanza soddisfatta di questa storia e spero vi sia piaciuta. Se vi va lasciate una recensione :) A presto.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Rizzoli & Isles / Vai alla pagina dell'autore: galaxy gio