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Autore: Mei91    17/08/2015    6 recensioni
QUESTA è UNA STORIA DI RINGRAZIAMENTO PER ZONAMI84
Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki formano il duo di cantanti più famosi che il mondo abbia mai conosciuto: I Golden Boy . Le loro canzoni profonde e così vere toccano il cuore delle persone e raggiungendo così una popolarità mai vista.
Sakura Haruno scrittrice di grande successo ma che scrive sotto lo pseudonimo di " Oleander" è in preda al blocco dello scrittore...Hinata Hyuuga è l'editor e il manager di Sakura ... Cosa succederebbe se i Golden Boy e Oleander più editor si incontrassero per caso sulla meravigliosa e romantica isola estiva che si conosca: Konoha?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikaku Nara | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Signori e signore eccomi qua con un'altra storia di pochi capitoli. Vi starete chiedendo ma questa scrittrice quante caspita di storie comincia…bè abbassate i fucili, non lo faccio apposta se mi viene l’ ispirazione e poi questa è un'altra storia di ringraziamento, sta volta per la mia fedele lettrice e “fan” non so se posso chiamarti cosa cara, ZONAMI84. Volevo ringraziarti per essere sempre presente e per darmi il tuo sostegno in ogni mia storia. Spero che anche questa storiella frivola ti piaccia.

Ringrazio chiunque altro leggerà e recensirà questa storia. Spero vi piaccia e che mi facciate sapere un kiss mei.

 

 

 

L’appartamento ultra moderno e sofisticato situato nella zona più ricca del paese le faceva da testimone silenziosa alla giovane proprietaria dai capelli rosa seduta sull’ ampio divano di pelle bianca, mentre l’enorme televisore a schermo piatto narrava le sue vicende. La giovane se ne stava con una mano tra i corti capelli e nell’ altra mano teneva un foglio e lo contemplava quasi con agonia.

La disperazione della rosa era tangibile e l’angoscia che l’attanagliava le impediva quasi il respiro.

Sakura Haruno, in arte Oleander, scrittrice di grande successo acclamata e pluripremiata aveva davanti a se un gran bel problema.

Oleander era una scrittrice che scriveva di ogni genere, dal fantasy, alle love story, all’ avventura, al thriller, all’horror, di battaglie epiche, era una scrittrice completa, ambita e acclamata.

La giovane rilesse con attenzione la lettera che le era appena giunta. Si mosse a disagio sul divano e riprese a rileggere da capo quella lettera che oramai sapeva a memoria.

Rassegnata a chiedere spiegazioni si alzò dal divano e si diresse al telefono. Con calma e lentezza che in quel momento non la rappresentavano affatto, si costrinse a comporre il numero e a fare un grande rispiro profondo.

Il telefonò bussò due o tre volte, poi una voce calma di donna le rispose.

“Pronto?” sussurrò la voce al telefono.

“Hinata, sono Sakura. Senti ho un problema, potresti raggiungermi perché giuro che sto per rompere qualcosa. Il pc per l’esattezza!” esclamò la rosa con malcelata furia.

“Arrivo subito, tieniti lontana da ogni cosa al momento!” esclamò la donna prima di riagganciare.

Riagganciò anche lei il telefono, poi si voltò verso la televisione dove stavano trasmettendo il videoclip inedito del suo gruppo di cantanti preferito i “Golden Boy” nome che ci azzeccava a pieno con uno dei cantanti in quanto biondo, ma con l’altro non aveva nulla a che fare.

Le piacevano le canzoni di Golden boy, erano vere, profonde e toccanti, ma non era una di quelle fan che sbavava dietro i cantati, piuttosto sbavava dietro le loro canzoni, perché spesso e volentieri quelle canzoni erano la fonte della sua ispirazione per scrivere romanzi che incassavano somme a dir poco allucinanti.

Ad essere sincera lei nemmeno conosceva i nomi dei due cantanti, né il loro aspetto fisico, non le interessava vederli per farsi distrarre, le interessava solo le loro canzoni, ma per la prima volta quel giorno li vide, ma prima che potesse osservarli meglio, il campanello suonò e senza attendere il suo permesso Hinata entrò e si bloccò incredula.

“Oh, chi è stato in grado di frenare la tua furia? Quali pensieri hanno frenato la tua furia?” chiese Hinata incredula. Sakura sbuffò e non le rispose.

“Cosa è successo?” chiese Hinata e senza dire una parola lei passo il foglio maledetto alla sua editor.

Hinata, capelli lunghi e corvini, occhi di un celeste così chiaro da sembrare quasi bianchi o del colore delle perle. Prosperosa, alta, bella e sofisticata. Tutto il contrario di lei, che era una tappa, capelli corti rosa, occhi verdi, piatta come una tavola e senza un briciolo di curve.

Hinata lesse ad alta voce.

“Egregia Oleander, siamo profondamente addolorati, ma dato il ritardo del romanzo che attendevamo un mese fa, siamo costretti a reciderle il contratto con la nostra casa editrice. Ci scusiamo per il disagio. Cordiali Saluti: Orochimaru.” Concluse Hinata incredula e a denti stretti.

“No, aspetta ma stanno scherzando? Il ritardo è di semplicemente un mesa, sanno che gli scrittori se lo prendono sempre un mese in più dalla scadenza!” esclamò Hinata indignata

Sakura scosse le spalle

“È scritto li, nero su bianco!” sospirò rassegnata Sakura.

“Oh, sai che ti dico, scriverai un altro romanzo e lo spediremo a un'altra casa editrice, sta volta avrà più successo di tutti gli altri e Orochimaru dovrà mangiarsi le mani” esclamò Hinata ma Sakura scosse la testa in segno di negazione.

“Ti ho chiamato appunto per questo Hinata, non per quanto mi interessi di Orochimaru, ma ciò che sento io. Ho perso l’ispirazione e la voglia di scrivere Hinata!” esclamò afflitta Sakura.

Hinata sgranò gli occhi e si fece seria.

“Scherzi?”

“No!”

Il silenzio regnò sovrano, poi Hinata ebbe un illuminazione, prese il cellulare e cominciò a cercare qualcosa.

“Ho trovato Sakura Chan, proprio una settimana fa la casa discografica L’ Akatsuki, mi ha mandato un volantino pubblicitario di un’isola da sogno. Visto che non hai più impegni con la stupida casa editrice di Orochimaru, ti serve una vacanza da sogno e in relax. Ti serve Konoha!” esclamò Hinata porgendole il telefono con il dépliant dell’isola.

Sakura prese il telefonino di Hinata e osservò il dépliant, poi lasciò il telefono sul tavolo e prese il Pc, e aprì la pagina di Word e la guardò incessantemente.

“No, ho da fare, devo scrivere un romanzo e....”

“No!” Hinata chiuse il pc. “Hai bisogno di una pausa e Konoah è l’isola giusta. Ho già fatto i biglietti, vai a fare i bagagli, domani si parte!” esclamò risoluta Hinata e Sakura sospirò rassegnata.

“E va bene” sospirò Sakura.

 

Dall’ altra parte della città due amici correvano a perdifiato seguiti da uno stuolo di fan assatanate.

“Maledizione!” imprecò il moro seguito da un imprecazione del biondo che gli correva affianco.

Per Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha quella di correre a perdifiato ogni sera era diventata un abitudine assai snervante.

I due ragazzi che altri non erano che il famigerato duo “Golden boy” avevano appena finito di incidere il loro nuovo disco e come al solito fuori dalla casa discografica L’Akatsuki, c’erano un sacco di fan che desideravano un pezzo di loro. C’era chi voleva una foto, chi un autografo, chi un loro indumento, ma c’era anche di peggio c’era chi dà loro desiderava tutto il pacchetto comprese secrezioni biologiche.

Erano il duo più in voga del momento, non solo per la loro presenza scenica, ma perché insieme si completavano. Naruto Uzumaki era la movida del duo, energico, eccentrico, profondo, con una voce che metteva i brividi tanto era in grado di farti eccitare con una sola sua parola.

Sasuke Uchiha al contrario era l’anima del gruppo, tetro, misterioso, oscuro, affascinante, vero, profondo, era lui a scrivere i testi delle canzoni e quando le cantava la sua voce trapelava l’anima. Sasuke era le parole dei Golden Boy, Naruto era la musica.

I due erano gli opposti anche nell’ aspetto fisico.

Naruto era alto, biondo, abbronzato, corpo ben messo e muscoloso, occhi azzurri, faccia da schiaffi.

Sasuke era anche lui altro e con un fisico leggermente più esile di Naruto ma che nonostante tutto era in perfetta armonia con i muscoli e gli addominali ben scolpiti del ragazzo. Aveva la pelle talmente bianca e pallida che faceva invidia alla luna, mentre gli occhi erano più neri della pece, profondi, enigmatici. Un lago di petrolio in cui era una dolce agonia annegare. I capelli un po’ ribelli, ma neri e setosi come finissimi petali di seta pura.

Insomma entrambi erano due bellezze da togliere il fiato.

Finalmente dopo tanto correre e seminare, i due erano arrivati all’ appartamento che condividevano e appena furono dentro sigillarono la porta con milioni e milioni di catenacci. Entrambi avevano gli occhi fuori dalle orbite.

Dopo che Sasuke ebbe ripreso fiato, si staccò dalla porta a cui si era appoggiato e andò in soggiorno e accese la televisione.

Trasmettevano un loro vecchio concerto con il singolo che li aveva portati al successo. Quel bravo era intitolato Sharingan.

Sasuke si lasciò cadere sul divano ma non prima di aver preso tra le mani un libro del suo autore preferito.

OLEANDER

Quel libro mano a mano lo leggeva lo affascinava sempre di più. Parlava di un ninja che aveva tradito il suo villaggio per cercare vendetta contro il fratello e ridare prestigio e onore al suo clan sterminato proprio dal fratello.

“Ancora con quel libro Sas’ke? Da quando lo ha scoperto non te ne stacchi un secondo. Sembra quasi il tuo amante! “Sbuffò l’Uzumaki mentre l’Uchiha lo guardava da sopra il libro con un sopracciglio inarcato.

“Dobe, fatti i cazzi tuoi!” sbottò freddo Sasuke.

Naruto si lasciò cadere sul divano.

“Ho bisogno di una vacanza Sas’ke e alla casa discografica h trovato questo dépliant!” esclamò porgendo il foglio all’ amico.

“L’Isola di Konoah?” domando L’Uchiha.

Naruto annuì.

“Un’isola dove la parola d’ordine è relax!” esclamò entusiasta il biondo.

L’Uchiha si fece pensieroso osservando l’opuscolo poi sospirò.

“So che me ne pentirò fino alla morte a fare un viaggio rilassante con te, ma il mio cervello ha bisogno di una pausa. Ordina i biglietti, testa quadra!” esclamò freddo l’Uchiha.

“Oh, non metterci tanto entusiasmo eh Sas’ke. Grazie tante, se la mia compagnia è così di peso, vorrà dire che farò il biglietto solo per me!” sbottò Naruto. Sasuke lo fulminò con lo sguardo.

“Va bene, va bene, ma smettila di darmi ordini e questa me la paghi teme! Ora escogitiamo un piano per non farci beccare dai Fan!” concluse serio il biondo e il moro sbuffò indignato tornando a leggere il suo libro.

“Temeeee” si lamentò Naruto ma dal moro non ricevette risposta

 

To be continued

Allora e di questa neo storia che ve ne pare ? Fatemi sapere un Kiss mei

   
 
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