Ultima Lacrima

Una lacrima riga le mie rosee guance, già bagnate dalla pioggia insistente.
Rimango lì, incurante del freddo e dell’acqua intorno me, le mie braccia penzolanti lungo i fianchi.
I miei capelli lunghi fino alle spalle, biondi, privi della loro solita lucentezza.
Il vento ne alza alcune ciocche, facendole poi ricadere nell’umido capotto, ora passato dal color beige ad il marrone così scuro da sembrare nero.
I miei occhi rilasciano ancora continue piccole gocce d’acqua salata, che passano sul mio viso fino a raggiungere il mento, alcune inumidiscono le labbra, ora fredde e prive del loro vivo colore, screpolate.
Ma non m’importa.
Esattamente come non m’importa se qualcuno adesso verrebbe qui a dirmi di lasciare questo freddo e cupo luogo, per andare a riscaldarmi accanto all’accogliente fuoco del camino della mia piccola abitazione.
No, non voglio, voglio solo poter pensare in pace, voglio concedermi questi minuti per ignorare il mondo, per stare con la mente da un'altra parte, ancora per un po’.
Ora con la manica della giacca asciugo la mia ultima lacrima.