Tra gli eventi più attesi dell’anno, per noi artisti, ci sono i Video Music Awards. Ogni anno si celebrano circa cinque eventi musicali in cui tutti i cantanti più celebri del momento decidono di radunarsi per riscuotere i loro diversi premi in determinate categorie. E’ una serata in cui tutti si divertono nonostante a volte capiti che non si vincano i premi tanto desiderati. Oggi è finalmente giunto quel momento.
Adoro questo periodo dell’anno perché per qualche ora riesco a vedere le mie amiche. Molte di noi passano gran parte del tempo in tour o, comunque, lavoriamo in nazioni diverse. Difficilmente riusciamo a vederci spesso e credo che questa sia la parte peggiore del mio impiego. Nonostante fossi elettrizzata nel rivedere qualche volto familiare, queste situazioni mi mettevano in un leggero stato d’ansia. Ad aspettarmi, sul red carpet, ci sarebbero state mille macchine fotografiche puntate sul mio abito e sul mio volto. Questa pressione mi costringeva sempre a prepararmi due ore prima del dovuto. Per quel genere di situazioni, non sceglievo mai da sola cosa indossare. Tutto doveva essere prima approvato dalle mie aiutanti, nonché stylist. Si occupavano di me truccandomi, pettinandomi e scegliendo gli accessori adatti. Nulla doveva andare storto anche perché, la maggior parte delle volte, gli outfit femminili finivano sulle riviste di moda più famose del mondo, di conseguenza era fondamentale azzeccare gli abbinamenti. Alla fine dei mille trattamenti, mi lasciarono finalmente avvicinare ad uno specchio, così da poter vedere il risultato finale. Avevo un vestito blu che mi copriva totalmente le gambe ma di certo non si poteva dire lo stesso della parte superiore del mio corpo, una scollatura che però non mi mostrava affatto volgare. Il trucco era abbastanza leggero anche se avevo richiesto di puntare più alle labbra che allo sguardo, era ormai un segno che mi distingueva dalle altre. Per completare il tutto, pochi accessori ornavano le mie mani. Ero finalmente pronta, giusto in tempo per l’arrivo della mia auto. Le ragazze avevano perso diversi minuti per scegliere la giusta capigliatura e devo dire che avevano dato il loro meglio per farmi apparire splendida. Mentre l’autovettura giungeva a destinazione, cercavo di informarmi al telefono riguardo gli ospiti della serata, sarebbero stati presenti in molti. Per prima, Selena, la mia migliore amica. Con lei ho condiviso i miei momenti migliori e, come me, lavora nell’ambiente musicale ed è conosciuta per la sua splendida voce. Tra le news principali comparivano anche gli One Direction, conoscevo qualche loro canzone ma non avevo mai avuto modo di presentarmi a loro anche perché, non volevo risultare inopportuna agli occhi di qualche ragazzo carino. Conoscevo bene le loro innumerevoli seguaci, per questa ragione cercavo di non farmi vedere da qualche obbiettivo con uno di quei quattro ragazzi. La lista di cantanti continuava e molti di questi li conoscevo, avevo avuto modo in passato di scambiarci due chiacchiere. La maggior parte era davvero gentile ed era sicuramente appoggiata da me. Forse uno o due cantanti non rispecchiavano esattamente i miei gusti ma, non ci feci molto caso. Alle otto e trenta di sera mi trovai dentro l’enorme struttura, seduta accanto alla mia migliore amica. L’apertura dei Vma fu alquanto insolita. Miley Cyrus sapeva come avere tutte le luci puntate su di sé e la sua performance sarebbe stata sicuramente memorabile. Personalmente, la sua canzone mi era anche piaciuta, la trovavo originale. Ma, d’altra parte, alcuni suoi balli potevano far sicuramente scalpore. Circa un’ora dopo arrivò il mio momento e non potevo essere più felice di aver vinto nella categoria più ambiziosa di quell’evento: Best Female. Ero davvero orgogliosa del mio piccolo traguardo, riuscivo sempre ad ottenere tante soddisfazioni dal mio lavoro. Dopo il mio breve discorso, ci fu una pausa di quindici minuti quindi lasciai il mio telefono a Selena per poter raggiungere i bagni. Nel backstage c’era una coda piuttosto lunga e fui costretta ad attendere il mio turno. Nel frattempo però ebbi l’opportunità di conoscere uno dei componenti della boy band più conosciuta al momento. I bagni delle femmine erano vicini a quelli dei ragazzi e, nell’attesa, vidi Niall avvicinarsi a me. Solo ora capivo perché milioni di ragazzine si erano innamorate di quell’irlandese, era davvero gentile e disponibile. Credo che avesse deciso di rivolgermi la parola perché non sapeva come spendere il suo tempo mentre attendeva che la fila scorresse rapidamente.
“C’è una fila davvero lunga qui. Magari entro fine serata riuscirò ad andare in bagno.”
Disse tenendo entrambe le mani in tasca. Dopo qualche secondo realizzai che stava parlando con me, così alzai lo sguardo dalle piastrelle del pavimento e incontrai l’azzurro dei suoi occhi. Sfoggiava uno dei suoi migliori sorrisi e non mi sentivo a disagio per questo. Di solito non era esattamente confortante sentirsi gli occhi di un ragazzo addosso, anzi, spesso mi trovavo in imbarazzo e detestavo questo lato così fragile di me.
“Già, non vorrei perdermi Justin Timberlake.”
Il mio sorriso non aiutava molto quella misera frase che uscì dalle mie labbra. Lui sembrava volesse fare conoscenza ma io non lo stavo di certo aiutando. La mia mente pensava e ripensava a quale argomento poter tirare in ballo per poter tener viva la conversazione. Nel frattempo speravo che arrivasse il mio turno per poter andare alla toilette e così interrompere quel momento. Non ero molto brava nel presentarmi a qualcuno ma, fortunatamente,  il ragazzo sapeva come comportarsi.
“Congratulazione per il tuo premio, so che ci tenevi molto.”
Come faceva a saperlo? Forse mi seguiva su qualche social e non lo avevo notato però, aveva ragione. Ci tenevo davvero molto a vivere quell’award e ci ero finalmente riuscita, non potevo esserne più orgogliosa. Un cenno di capo e un “Ti ringrazio”, bastarono per concludere quella conversazione. Poco dopo entrai in bagno cercando di non ripensare alla terribile conversazione che avevo appena avuto. Potevo almeno congratularmi per i loro premi della serata, o almeno fare qualche apprezzamento riguardo a qualche loro canzone ma ormai era tardi per pensarci. Mi sistemai il trucco ridefinendo le labbra e tornai alla mia poltroncina rossa qualche minuto più tardi.
L’evento giunse al termine velocemente tra risate, canti e momenti felici. L’unico rimpianto che avevo era quello di non essermi dimostrata più socievole nei confronti di quel giovane irlandese. Ad attendermi, all’esterno, c’era il sub nero di Selena. Avevamo deciso di passare quella notte insieme, nella sua nuova villa a Brooklyn. Il giorno dopo lei sarebbe partita per Parigi, aveva un importante set fotografico e mi sarebbe piaciuto molto darle il mio sostegno ma avevo già promesso ad un caro amico di partecipare al suo pranzo tra amici.