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Autore: serpeverde1    18/08/2015    1 recensioni
Lui, l'uomo serpente urlava disperato, voleva salvarla dirle che lui era li con lei ma non ci riusciva e poi arrivò il nulla, la fine, l'oblio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sieglinde Sullivan, Snake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sogni
Spazio Autrice: Prima di leggere vi devo avvertire che la coppia principale di questa storia non la amerà quasi nessuno, ma io sono abbastanza strana e quindi sono riuscita a trovare del tenero tra loro. La coppia in questione e la SnakexSieglinde nonostante ami alla follia la CielxSieglinde come del resto anche la CielxSebastian, va bene ora la smetto, adesso vi lascio alla mia storia.  
 

"Ho visto una ragazza dai capelli neri e gli occhi verdi brillante correre in un bosco, uno dei posti più pericolosi per una ragazza spaventata, lo sanno tutti che i boschi nascondo creature minacciose e anime tormentate. Quindi di conseguenza io starei attento alla tua ragazza" 

"Quindi pensi che la ragazza della tua visione sia Sieglinde?" 

"Esatto, ma potrei sbagliarmi, comunque stai attento" 

 

Dopo queste parole l'immagine che gli si presentò davanti fu terribile, la ragazza che amava rinchiusa in una gabbia, era distesa a terra sembrava morta e forse lo era.

 

Lui, l'uomo serpente urlava disperato, voleva salvarla dirle che lui era li con lei ma non ci riusciva e poi arrivò il nulla, la fine, l'oblio. 

 

Snake si svegliò agitato, si girò in cerca della compagna e la vide, era distesa sul letto a fianco a lui. Sembrava una dea, i lunghi capelli neri con delle striature verdi erano sparsi distrattamente sul cuscino. Era bellissima.

 

Snake si sedette ai piedi del letto, era stanco ormai erano giorni che faceva quello strano sogno, il suo amico Joker che gli diceva di stare in agguato perché qualcuno stava tramando contro la sua amata. E poi quella gabbia, quella maledetta prigione da cui lei non riusciva ad uscire. 

 

Dopo un paio di minuti l'uomo serpente sentì due braccia delicate abbracciarlo, la sua amata si era svegliata. 

 

"Ancora un brutto sogno" 

"Sí" 

"Mi dispiace vederti in questo stato, perché non ci sdraiamo sul letto e poi magari io potrei farti un po' di coccole, se vuoi" 

"Non me lo farei ripetere due volte, però perché al posto delle coccole, facciamo qualcosa di diverso" detto questo la presi e la adagiai delicatamente sul letto e iniziai a baciarla, sentivo il suo piccolo corpo sotto il mio. 

 

Ogni volta che facevamo l'amore avevo paura di poterle farle del male, di vederla sgretolarsi sotto i miei occhi. 

 

Dopo esserci amati sotto le coperte io appoggiai la mia testa sul suo petto, sentivo il battito del suo debole cuore, lei mi accarezzava la testa, mentre io ripensavo al giorno in cui mi rivelò di amarmi. 

 

"Io ti amo, anche se tutti ti disprezzano, io ti amo anche se la pelle è ricoperta da squame, io ti amo anche se i tuoi capelli sono di un colore innaturale, io ti amo e per questo voglio essere la tua famiglia"la vedevo così fragile in quel momento, la piccola fanciulla aveva stretto così tanto i pugni che le sue mani iniziarono a sanguinarle, io le presi tra le mie e gli dissi:

 

 "Non farti del male per me, anch'io ti amo" 

"Anche se abbiamo età diverse?" 

"Non mi interessa niente dell'età, io ti amo e questo è quello che conta" 

 

Mi ricordo che dopo quelle parole il nostro rapporto si rafforzò giorno per giorno e ormai io e lei, dopo un anno che stavamo insieme, eravamo diventati una cosa sola, due anime in un solo corpo.

Se qualcuno avrebbe mai cercato di portarmi via lei, l'unica ragazza che era riuscita ad amarmi, avrei procurato le torture più dolorose e avrei squarciato ogni speranza e sogni di questa persona per poi portarla direttamente all'inferno. 

 

Se per salvarla dall'oblio devo vendere la mia anima al diavolo, bene allora lo farei, morirei per lei. 

 

Io amo quella ragazza e spero che un giorno avremmo una famiglia nostra. 

 

"Senti, vorresti un bambino?" 
"Mi sembra un po' presto per pensare a questo non credi e poi io ho solo quindici anni, però un giorno quando sarò più grande ti prometto che ti donerò un figlio" 
"Va bene, hai ragione" 

 

Mia dolce amata e se quel giorno non arrivasse mai. 

 

Forse vi starete chiedendo perché chiedere a una ragazzina quindicenne se vuole un figlio, io gliel'ho chiesto per un semplice motivo, voglio qualcosa di nostro, se dovessi morire vorrei almeno donarle tutto il mio amore, e se lei dovesse morire allora io vorrei qualcosa che io e lei abbiamo creato insieme, come prova che il nostro amore é esistito e ci ha donato una vita, la vita di nostro figlio.

 

 "Ti amo Sieglinde" 

 

"Ti amo anch'io Snake" 

 

Detto questo io e lei ci baciammo, io la amavo più della mia stessa vita. 

 

Alla fine la nostra piccola Sieglinde riuscì a donare una splendida bambina(con i capelli bianchi come il padre e gli occhi verdi smeraldo come la madre) a Snake, i tre vissero una splendida vita insieme, alla fine tutto quello che Joker disse a Snake fu soltanto una bugia o almeno in parte.

 
   
 
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