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Autore: iVatussi    19/08/2015    1 recensioni
Un giorno il prode Maschio (chiamato così per mancanza di fantasia della propria genitrice) incontra la sensuale e formaggiosa Caciotta, cadendo nella spirale dell'amooooore.
Ad aiutarlo ci sarà il nonno tedesco Raltz, vecchio veterano di guerra, che qualche voltà si confonderà e gli darà consigli su come conquistare la Polonia. Riuscirà il ragazzo a conquistare il latticino?
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* Locandina della storia: http://i57.tinypic.com/11tad0p.jpg *
Genere: Commedia, Demenziale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti
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AVVERTENZE: storia/delirio di due soggetti mentalmente instabili, chiamati Yep e Gnek ma mascherati sotto il nominativo di iVatussi.
Sono presenti volgarità, orrori ortografici (ben voluti), umorismo demenziale e battute squallide.
Con queste premesse, buona lettura!

Introduzione 1 - La spirale

 
Era un leggiadro mattina di primavera. Gli uccellini cinguettavano e la natura si tingeva di mille colori. Il cielo limpido e sereno era illuminato da un sole caldo ed accogliente. Nel prato affianco alla casa, piccoli scoiattoli si riprendevano dal lungo letargo. Nella casa, Caciotta si levò dal letto e cominciò a puzzare.
L' inverno era appena passato, senza salutare come tutti gli anni (anzi stavolta non aveva neanche rubato niente dalla casa), e come tutti gli anni, in vista dell' estate, Caciotta aveva lo stesso dilemma... Da galateo, quale coltello doveva usare per radere la sua scorcia stagionata?
Caciotta rovistò affanossamente nei cassetti in cucina, ma trovò un solo misero taglierino. L'inverno non aveva rubato, ma non si poteva dir lo stesso dei negri che abitavano nei vicini tronchi d'albero.
La nostra coraggiosa protagonista scoppiò in un pianto disperato, alternato a muggiti e barriti. Agli scoiattoli nel prato, ciò fece salire talmente tanto il crimine, che si intrufolarono in casa e presero a rosicchiare la scorcia di Caciotta, puntando dritto al cuore.
Dopo l' iniziale stupore e contentità di Caciotta, che si sentiva aiutata come l'eroina zoofila Biancaneve a radersi, visti gli sguardi assassini degli scoiattoli si rese conto che le loro intenzioni erano, purtroppo, altre. Così, non potendo difendersi, dato che oltre al lontano taglierino l' unico oggetto contundente era il suo spazzolone in borsa, cominciò a gridare e agitarsi, mentre i sadici scoiattoli erano quasi eccitati di gioia di fronte al suo terrore.
Le grida non fecero che richiamare un paio di condor, che avendo scambiato le sue urla per lamenti di dolore di un essere in fin di vita e essendosi accorti di aver sbagliato, fecero un video, lo misero su Facebook, e svolazzarono via promettendo di ripassare piu tardi e chiedendo agli scoiattoli di conservare qualche pezzo in frigo, che poi ci pensavano loro a riscaldarlo.
Intanto Caciotta si agitava e si dimenava sempre di più, mentre nell'aria si espanse un olezzo di gas nervino.
"Bang!!!" tuonò una voce.
"Chi è la? Aiutami, chiunque tu sia!"  implorò la formaggiosa.
"Bang!!!"
Gli scoiattoli caddero in coma irreversibile. Caciotta ringraziò mentalmente Dio, sua mamma, Justin Bieber e il suo fruttivendolo di fiducia, ma non riusciva a muovere alcun muscolo.
Con la coda dell'occhio, vide sull'uscio un uomo, probabilmente autore di quei bang, venutale in soccorso usando saggiamente il gas nervino. L'uomo la prese in braccio e la portò sotto la fresca ombra di una quercia, da cui uscì un negro che si accinse a disintossicarla. Dopo aver compiuto dei riti magici, corse via verso un invitante bananeto. Caciotta osservò meglio l'uomo, ora intento a cucinare stufato di unghie su un becco Bunzen.
"Chi sei?" chiese lei intrepida.
"Bang!!!" Rispose il suo salvatore.
Caciotta capì che quel tipo era mezzo suonato, anzi suonato forte.
"Cosa ci facevi nella mia dimora?"
" Le equazioni di Cauchy sono due equazioni alle derivate parziali che esprimono una condizione necessaria e sufficiente perché una funzione sia olomorfa"
"Che hai detto???"
"Bang!!!"
Caciotta si alzò indispettita. Organizzava quella scena patetica del rosicchiamento ogni mattina, e mai che a salvarla sia stata un uomo speciale, con cui costruire una storia, fare dei figli e traverstirsi da carote insieme.
Ma lei lo avrebbe trovato.
Si incamminó verso il fiume.
   
 
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