Arriva quel momento in cui non si riesce più a respirare, in cui il dolore è troppo forte e il silenzio troppo assordante per fingere che non sia successo nulla, che il vuoto non ci sia.
Ma è lì, quella voragine che non ha senso di esistere, e Sid è aggrappato al bordo con le poche energie che gli restano.
Ora è di nuovo da solo, abbandonato, piccolo in confronto al mondo, e tutto ciò a causa di quella ragazza tanto più piccola di lui, più fragile, che lo ha lasciato lì a chiedersi il perché. Che lo ha spinto ancora una volta a prendere in mano le redini della sua vita.
Questo è quello che sente il ragazzo, schiacciato da un peso troppo grande per lui, mentre all’ultimo momento prende posto in aereo.

Durante il decollo Sid osserva Bristol dal finestrino, un uniforme tappeto di luci che la illuminano nella notte, e pensa a Tony, a suo padre, ai suoi amici, a tutto ciò che deve loro, a tutto quello che ha e che ha avuto lì. Ma stranamente non prova nostalgia.
Piuttosto, una punta di speranza si fa strada nella sua mente, spingendo via parte di quel dolore.
Perché, con Cassie ad attenderlo lì a New York, Sid sa di stare finalmente facendo rotta verso casa.





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Angolo Vic
Come sempre, sono abbastanza emozionata di star pubblicando una storia, seppur breve, in un nuovo fandom, ma eccomi qua u.u
Ho iniziato a vedere questa fantastica serie poco più di un mese fa, ma tanto mi è bastato per finirla tutta quanta e amarla fino all'ultimo.
Devo dire che Sid è stato a prima vista il mio personaggio preferito, mi è entrato nel cuore e ci è rimasto, e anche se ho avuto qualche difficoltà mi è piaciuto molto scrivere di lui.
Questa flashfic mi è stata ispirata dalla canzone Broken, dei Lifehouse. Se dovesse capitarvi ascoltatela, è splendida.
Grazie in anticipo per qualsiasi commento, positivo o negativo che sia!
A presto,

Vic