Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: kiera    20/08/2015    0 recensioni
Un gioco che posso interrompere quando voglio, un gioco che ha come unico limite la mia volontà
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 La Dea

 

Sono nella mia camera da letto e di fronte a me c'è la mia Dea. Mi chiede se voglio provare una cosa. Evidentemente nota la mia perplessità e spiega che in qualsiasi momento posso tirarmi indietro, che deve essere piacevole per entrambi. Mi fido e le lascio carta bianca, come sempre in queste occasioni.

Prende la kefiah che le ho regalato e mi copre gli occhi. E' strano non poterla vedere. Sento che si allontana, ma ritorna subito al mio fianco. Delicatamente mi accompagna e mi fa stendere sul letto, e con un'altra sciarpa lega le mie mani sopra la testa e le blocca nella testiera. Mi ripete che se non voglio la possiamo finire subito. Scuoto il capo e il gioco ha inizio.

Si china su di me e inizia a baciarmi gli zigomi, per poi scende lungo il mio collo. All'improvviso sento una cosa morbida toccarmi il fianco. Che cav... Do uno strattone per tentare di afferrare la cosa morbida. Una fitta sui polsi mi ricorda, troppo tardi, che sono imbrigliato. Oddio che ho combinato. Imbecille che sono, quelli erano i suoi capelli raccolti in una treccia, e ora lei si è fermata nel momento in cui il piacere iniziava. Sento la sua mano sfiorarmi la sciarpa sugli occhi. Vuole fermare il gioco. Eh no, ora ha iniziato e ora finisce. Sposto la testa verso destra. La presenza della sua mano si allontana. Mi dice di attendere. Ancora?! Sento il rumore della sua borsa e poi torna da me, mi tappa le orecchie con qualcosa e poi inizia una canzone. Cover me di Bruce Springsteen. Mentre le note si susseguono lei riprende il suo gioco. Ricomincia a baciare il mio collo… e sarà per la musica sarà per tutto quel legare e non sentire ma… la sento di più. Sento le sue labbra a qualche millimetro dalla mia pelle, sento il suo respiro che mi solletica e mi fa venire voglia di toccarla. E in tutto ciò la discesa continua. Dio mio ma quanto ci mette, la cosa per quanto mi secchi da una certa prospettiva non mi dispiace. Arriva vicino hai miei peli pubici, e invece passa all'interno coscia. Muovo la gamba in segno di protesta e lei mi morde. Una punizione?! Oddio! Devo rimanere fermo. Ma come posso se ogni cosa che fa mi da brividi e spasmi di piacere. Devo resistere. Lei non si muove so che mi osserva e solo dopo qualche secondo decide di proseguire. Sento la sua lingua leccarmi l'interno coscia, si spinge verso l'alto…Misera! Tiro la sciarpa per tentare di rimanere fermo. Lei continua a leccare le mie palle, ha trovato il mio punto debole e lo stuzzica da morire. Continua a leccare, la sua lingua lunga e impertinente. Decide di passare alla cappella e inizia anche qui ad usare la lingua, ci gira intorno e la lascia bagnare, portando via con la lingua ogni traccia di liquido pre seminale. All'improvviso sento che mi lecca il nervo principale, le mie labbra si schiudono ma il piacere è troppo intenso perché ne esca un gemito. Ha usato quella leccata per darsi lo slancio per prenderlo in bocca. Oh miseria la sua bocca è completamente bagnata. E se questo rispecchia lontanamente il suo sesso, lei sta morendo di voglia almeno quanto me. Le cuffie nel frattempo cadono ma ne lei ne io ci facciamo caso. L'attesa è troppo forte per accorgersi di dettagli come questo. I miei fianchi si alzano di scatto. Un enorme scarica di piacere attraversa il mio corpo. Ha toccato un punto che non conoscevo. È un nervo? Muscolo? Non ne ho idea, so che si trova tra le palle e l'ano. È maledettamente piacevole. E ad aumentare il piacere è che lei non si è fermata ma ha fermato il mio bacino e ha continuato e prenderlo. Mi lascia andare, giusto per darmi il tempo di rimettermi comodo. Lascio la sua bocca con grande dispiacere, ma lei dolcemente accarezza il mio viso e si china su di me. Mi sussurra qualcosa all'orecchio destro. Avessi gli occhi liberi li sgranerei. Mi ha chiesto se la voglio penetrare, e continua dicendo che se non rispondo lei non farà nulla. Dopo un momento in cui non sapevo che fare alla fine l'assecondo e le dico di si. Si cosa è la sua replica. Vuole che glielo chieda, ma non si rende conto di quanto l'erezione mi stia facendo male… dannazione! Le dico quello che vuole sentirsi dire, che voglio entrare in lei. Finalmente mi lascia entrare, e con enorme sorpresa e piacere scopro che è più bagnata del solito ed è anche più stretta. Inizia a muoversi lentamente, sento fin troppo bene la sensibilità è a livelli altissimi. Ma ora basta. Voglio vedere ciò che è mio. Le dico che la voglio vedere che la voglio toccare. Si ferma, credo che mi osservi, difficile dirlo. Sento le sue mani percorrermi il petto. Il suo seno, segue il percorso tracciato dalle mani. Ma il suo obbiettivo era quello di liberarmi le mani. E finalmente libero posso rimuovere la sciarpa dagli occhi e finalmente la vedo. È sopra di mela mia ragazza mora, ha la treccia che cade tra i seni. Quei seni che posso tenere perfettamente dentro le mie mani. Dopo un momento di pura contemplazione sul suo corpo le guardo quel viso che trovo stupendo. I suoi occhi sono grandi e le iridi di un marrone scuro, ma nonostante il colore emanano una luce e un calore sorprendente. Sorride sfacciata mentre è sopra di me, probabilmente soddisfatta del gioco. Le do una spinta con i fianchi e lei sussulta. Mi da un leggero schiaffo sul petto e mi dice che ha capito. Mi fa una linguaccia e comincia di nuovo a muoversi. È una dea, ed è mia. Ha la pelle chiara per essere una mora, ma su di lei le conferisce l'aspetto di una bambola di porcellana. Le afferro il fermaglio e gli sciolgo la treccia. I capelli le si aprono lentamente e lei scuote il capo per sistemarli. Ora mi sembra di vedere la nascita di Venere del Botticelli. I capelli le arrivano fino ai fianchi e le coprono i seni creando un vedo non vedo che apprezzo tantissimo. Ma lei non si era fermata in tutto ciò. Il ritmo continua, anzi aumenta sempre di più. Si ferma ogni volta che mi avvicino all'orgasmo. Non ce la faccio più e la rendo partecipe del piacevole problema. Sorride la mia Venere e dopo un tenero e casto bacio sulle labbra continua l'opera. Ondeggia i fianchi sopra di me e alza la sua chioma mora fino alla nuca per poi lasciarli cadere liberamente. E sarà per quel gesto sarà perché sono al limite ma vengo. Vengo urlando il suo nome. Lei emette un gemito. Per ironico che sia lei non geme mai e quell'unico suono è la prova che le è piaciuto quanto a me. Si stende sopra di me, sorride mentre dichiara di sentire che le sto ancora venendo dentro, e che forse ha un po' esagerato. La sposto delicatamente al mio fianco facendo attenzione ad uscire da lei. Accarezza la sciarpa e mi guarda. La bacio sorridendo e le dico che ogni tanto lo possiamo fare, ma che preferisco guardarla e toccarla. Sorride un po' imbarazzata. È una strana donna, ma l'amo e non posso farci nulla. Le prendo la mano e la porto in doccia e le dico che ora si farà l'amore a modo mio. I suoi occhi si illuminano diventando di brace e mentre entra in doccia mi sfida << Se ci riesci >> sono le sue parole. So che sarà una sfida che perderò ma al diavolo! La mia Dea vale ogni singolo istante e ogni singola sottomissione.

 

Fine

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: kiera