Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Nanni92    01/02/2009    6 recensioni
"Ecco, è successo di nuovo.Sì perché in fondo io e te non facciamo altro che questo, litighiamo. Questa volta però, è stato peggio delle altre."
Primo esperimento ZoNami, sulle note della canzone la Fiestra dei Negramaro
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

  

Salve a tutti! Questa è la mia prima Song fic e soprattutto questo è il mio primo esperimento ZoNami…spero vi piaccia…
P.s. i personaggi sono OOC, ma spero che nonostante ciò vi piaccia! kiss

                                   

                                         La Finestra

 

Stringi tra i denti quei tuoi pensieri
che lisci come l’olio vanno
in fondo alla pancia
quelli di ieri
speri non risalgano mai più nella gola
per non dover poi dire mai più quel che pensi
a me che non so più capire te me te me te me

 

Ecco, è successo di nuovo.
Sì perché in fondo io e te non facciamo altro che questo, litighiamo. Questa volta però, è stato peggio delle altre.
Hai ingoiato a fatica e a vuoto dopo aver pronunciato l’ultimo insulto, quasi lo avessi voluto farlo sprofondare nella pancia, sperando che non risalga mai più, giusto Nami? Ma io non sono stato da meno. Anche io mi sono dato da fare e ti ho sputato contro i peggiori improperi che conosco. E forse è stato questo che ha fatto traboccare il vaso…
Sì perché mi hai detto che io ormai non ti comprendo più. Ma in fondo Nami quando lo avrei fatto? Quando io ti ho mai compreso? In fondo io e te abbiamo sempre litigato, ma non voglio che tu creda che io sia un insensibile…questa situazione mi sta letteralmente uccidendo.

 

Respiri tra i denti i miei pensieri
prima che ritornino
quaggiù nella pancia quelli di ieri
speri non dover sentir mai più
dalle labbra che ti han saputo dire di più dei pensieri che non ti so spiegare ahimé

 

Eccomi qui…di nuovo a litigare con te. Ma quando finiremo di farci del male a vicenda, eh Zoro? Questa volta, ci siamo spinti troppo oltre.
Trattengo le lacrime e ingoio a fatica l’ultimo insulto che mi lanci, sperando con tutta me stessa di non doverli sentire mai più. Dannazione Zoro, non capisci che così mi ferisci? Pare di no, perché il tuo volto è una maschera di pietra, e io non riesco a sopportarla a lungo. Così dopo averti urlato contro un’ultima volta scappo via, sotto i miei adorati mandarini.

 

Stringi forte al petto
quell’attimo che c’è 
se ti porti dietro il mondo
porta dietro anche me

 

Eccoci qui, tutti riuniti nella cucina della nave. Hai detto che devi farci un annuncio importante. Non so di cosa di tratti, ma sicuramente non mi rivolgerai la parola. Sento un tuffo al cuore ripensando agli avvenimenti della sera precedente e continuo a darmi dell’idiota. Ad interrompere i miei pensieri è il tuo arrivo. Non hai chiuso occhio tant’è vero che due profonde occhiaie ti solcano il volto. I tuoi capelli arancioni scompigliati t’incorniciano il volto.
Hai lo sguardo basso e assorto in chissà quale pensiero. Arrivata al tavolo in torno al quale siamo riuniti, però, rialzi immediatamente gli occhi. Prendi un lungo respiro e inizi a parlare:
- Ragazzi, dopo averci pensato tutta la notte, sono giunta alla conclusione che è meglio che io lasci questa ciurma -
L’ultima parte della frase la dici guardandomi e io mi sento morire vedendo quegli occhi pieni d’angoscia e tristezza e, inconsapevolmente, sbatto un pugno sul tavolo ed esco fuori. Non riesco a sopportare l’atmosfera che si è creata in quella dannata cucina. Dannazione Nami! Tu sei il mio mondo, se me lo porti via devi portare via anche me, altrimenti io rischio di morire!

 

E non mi resta che allacciare un paio d’ali alla mia testa
e lasciare i dubbi tutti a una finestra
per quel paio d’ali fuori è ancora festa
perché non ho molto tempo
e non mi resta
stringi stringi stringi

 

Respiro a fondo, appoggiato al parapetto della nave. Ripenso alle tue parole e capisco che il motivo della tua decisione sono io e questo non mi sta proprio bene. L’unica cosa che posso fare è farti cambiare idea e, anche a costo di apparire sdolcinato, verrò da te e ti dirò la verità. Ti dirò quel che provo per te. Sbuffo. Il grande Roronoa Zoro si è innamorato e cosa ancor peggiore, ha paura di rivelare i suoi sentimenti. No…non ho paura…me la sto facendo letteralmente sotto. Sbuffo di nuovo. È l’unica cosa che posso fare anche perché non ho molto tempo. La prossima isola, quella che tu hai scelto come ultima da percorrere insieme, è vicina. Saremo lì in massimo due giorni. 

 

Stringi tra i denti quei tuoi pensieri
che lisci come l’olio vanno giù nella pancia
quelli di ieri no no no…non risalgono mai più nella gola
mai più
quel che pensi
a me che non so più capire te me te me

 

Sono in cabina. Faccio le valigie. Inutili sono state le preghiere di Rubber, Usop e Chopper, inutili sono state le frasi dolci di Sanji o gli occhi lucidi di Nico Robin, non sono riusciti a farmi cambiare idea. Sospiro e una lacrima solitaria mi solca il viso. L’asciugo veloce. L’unico che non ha provato a farmi cambiare idea sei proprio tu. Evidentemente a te sta bene così. Sospiro ripensando al litigio che mi ha fatto prendere questa decisione. Ripenso agli insulti che ti ho rivolto. Ingoio a vuoto come a volerli gettare nella pancia con la speranza di non ripeterli mai più. Ma questo era ovvio no? Io me ne sto andando! Non litigheremo mai più, ma soprattutto io non vedrò mai più te e il tuo volto. E senza sapere come mi ritrovo a piangere come una disperata, perché io in fondo non sono altro che una disperata.

 

 

Se ti porti dietro il mondo
porta dietro pure me

 

Ti sto cercando. Devo fare presto perché non devi andartene, il mio mondo non può lasciarmi. Sono uno stupido. Avrei dovuto arrivare prima a questa conclusione così almeno avremmo evitato tutto ciò. Ti cerco ovunque e poi arrivo davanti alla tua cabina. Respiro profondamente e poi busso.

 

E non mi resta
che allacciare un paio d’ali alla mia testa
e lasciare i dubbi tutti a una finestra
 per quel paio d’ali fuori è ancora festa
perché non ho molto tempo
e non mi resta
e incollato un paio d’ali alla mia testa
e ho lasciato i dubbi tutti a una finestra
per quel  paio d’ali sai non è più festa
perché non è molto il tempo che mi resta
e non mi resta non mi resta incollato un paio d’ali a questa testa
si ma tu stringi stringi stringi stringi…

 

Eccoti davanti a me. Hai gli occhi leggermente gonfi e le guance rosee. È evidente che stavi piangendo, com’è evidente che questa decisione ti fa star male. – Che diavolo vuoi? – mi chiedi acida
- Parlare. Solo questo.-
Mi guardi scettica, aggrottando le sopracciglia. Abbassi gli occhi e mi fai segno di entrare. Io eseguo l’ordine silenzioso ed entro. Vedo la tua valigia già pronta e sento una stretta al cuore.
- Allora? Cosa hai da dirmi?-
Faccio un respiro. Non basta. Ne faccio un altro. Ne faccio un altro e poi inizio a parlare.
- Nami, prima di tutto vorrei dirti che stai sbagliando tutto-
- Cosa?- urli stizzita
- Nami! Fammi finire, non voglio litigare con te.- addolcisco la voce a metà frase.
Annuisci e ti siedi sul letto e attendi paziente che io continui.
- Non devi andare via perché noi abbiamo litigato. Non voglio che tu rinunci a viaggiare e a realizzare il tuo sogno solo per uno stupido litigio-
Scatti a in piedi.
- Uno stupido litigio Zoro? Ma se io e te non riusciamo a stare vicini senza litigare! Lo stiamo facendo anche adesso- e sull’ultima frase la tua voce si rompe, quasi fosse sul punto di piangere.
- Già hai ragione, ma forse c’è un motivo dietro questo comportamento-
Mi guardi interrogativa e aspetti impaziente il continuo della mia tesi.
Respiro a fondo. È venuto il momento di lasciarmi alle spalle ogni dubbio e ogni indecisione. È venuto il momento di mettere le ali alla testa e farla volare lontano e far parlare solo il cuore.
- Nami ascoltami bene- faccio una pausa cercando di scegliere le parole giuste per dirti ciò che provo e per facilitarmi il compito ti do le spalle per non doverti guardare in quegli occhi così grandi e belli- Io…io credo, anzi no, ormai ne sono certo, io mi sono innamorato di te, ma non sono mai riuscito a dirtelo…così per sentirmi vicino a te, ti istigavo al litigio e devo anche dire che per un po’ mi ha fatto star bene. Poi, però, mi sono reso conto che non mi bastava e così per reprimere questo sentimento più grande di me, ho iniziato a usare insulti più pesanti e ho finito anche per offenderti…mi dispiace Nami…sono un idiota. Spero potrai perdonarmi e spero che non andrai via.-
Finito il mio discorso, mi incammino verso la porta. Non mi interessa conoscere la tua risposta, l’importante è che tu ora sappia quello che provo.
Arrivo alla porta e appoggio la mano sul pomello, ma qualcosa mi stringe l’altra mano.
-Aspetta, non andartene.-

 

Se ti porti dietro il mondo
porta dietro pure me

 

Mi volto lentamente verso di te e mi sorprendo quando sul tuo volto si dipinge un sorriso che inevitabilmente mi contagia.
- Zoro tu vuoi che io resti?-
- Mi sembrava chiaro…-
Resti un attimo immobile, con lo sguardo perso. Poi all’improvviso alzi il volto e incateni i tuoi occhi nei miei.
- Perché?-
La tua domanda mi sorprende.
- Perché tu sei il mio mondo e se te lo porti via io come faccio?-
Apri la bocca sorpresa, poi ritorni a sorridere.
- Se la metti così, non posso non restare!-
Sorrido e ti abbraccio forte. Dopo un attimo di esitazione tu ricambi e mi sussurri dolcemente all’orecchio che anche tu mi ami. Così lentamente le nostre labbra si avvicinarono sempre più, come se fossero due poli opposti di una calamita e si congiungono in un dolcissimo e tenero bacio.

 

 

 

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Nanni92