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Autore: Caramel9999    20/08/2015    0 recensioni
Mi sono ispirata ad una rubrica sul forum di Dolce Flirt chiamata Cosa ne sarà di loro in futuro?
Semplicemente parlo di cosa accadrà (secondo me) ai ragazzi del Dolce Amoris nel loro futuro prossimo
su Dolce Flirt mi chiamo jessica28
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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*Tic Tac* il pendolo dell'orologio va avanti e indietro beffandosi di me; sono solo le 10.00 ma sono qui già da due ore, come rock star ero abituato a firmare autografi ma con i libri è molto diverso stare qui seduto a questo tavolo non è la stessa cosa di firmare qualche autografo così di sfuggita davanti ad un hotel. Fuori piove ma è normale sono a Londra, la pioggia è stata sempre di ispirazione per me quando scrivevo canzoni perciò allungo le mani nella mia 24h,
-Voglio scrivere solo qualche verso – mi dico
Accidenti quasi mi dimenticavo della lunga fila di fans difronte a me, continuo a firmare autografi e a fissare l'orologio,
-Non vedo l'ora che siano le 12.00 così potrò finalmente scrivere – mi ripeto continuamente.
Approfittando di un attimo di pausa riprendo a frugare nella valigetta ma cosa...
-Non c'è – esclamo a bassa voce
la guardia del corpo mi guarda perplesso ma gli spiego che non è nulla. Con la mente ripercorro i luoghi in cui ero stato in quella mattinata, spero solo di non averlo perso. D'un tratto mi ritorna in mente il suo volto gentile, i suoi capelli color del grano, i suoi occhi neri.... * bum * un colpo mi riporta bruscamente alla realtà, è la guardia del corpo che ha dato un calcio al tavolo per farmi scendere dai miei sogni, visto la fila di persone che aspettano la propria dedica. Mi rimetto a lavoro, il tempo passa lentamente ma finalmente ecco la pausa pranzo. Riprendo la valigetta sperando di essermi sbagliato
-
Inutile – penso
–L'ho proprio dimenticato, ma dove? - mi aggroviglio la mente ma nulla; come al solito devo cercarlo. Il cielo si sta piano piano schiarendo. Prendo il soprabito e mi dirigo nel mio appartamento.
-Nulla qui non c'è – mi dico dopo aver cercato sotto ogni cuscino, in tutti i cassetti, sotto il letto, il divano, il tavolo in cucina, il tavolino nel soggiorno.
-Ma dove l'ho messo - mi domando grattandomi la testa con una mano
-Ci sono, lo avevo in mano mentre attraversavo il Millennium Bridg -
Riprendo il soprabito e mi dirigo lì.
-Sul ponte c'è sempre tanta gente, spero di non averlo perso qui – penso preoccupato.
Mi volto e noto una coppia che sta passeggiando mano nella mano
-E' vero, che sciocco, la prima volta che ho visitato Londra ero con lei – mi dico malinconicamente.
Camminavamo sotto braccio con la sua testa appoggiata sulla mia spalla.....
-Non devo distrarmi, devo ritrovare a tutti i costi quel quaderno- mi rimprovero
-Forse l'ho lasciato vicino Buckingham Palace-
mi rimetto in marcia.

______________________

 

Nel frattempo all'aeroporto.....

 

-Dafne, Dafne- dice una voce in lontananza. Mi volto
-Iris sei tu?- chiedo dubbiosa vedendo una donna molto elegante dai capelli arancioni vestita con un tailleur pantalone blu scuro.
Lei annuisce e mi fa uno di quei suoi grandi sorrisi è allora che la riconosco
-Mio Dio, Iris, da quanto tempo. Come stai?- chiedo; ancora un po' incredula
-Bene- mi risponde continuando a sorridere
-Sono qui per l'acquisto di un novo fossile da esporre nel museo- continua lei
-Mi era giunta voce della tua promozione a direttrice; sono davvero contenta per te- la abbraccio amichevolmente.
-Grazie, scusami ma ora devo andare sono già in ritardo- afferma, indicando il suo orologio da polso
-Spero di rivederti presto- mi dice salutando
-Anche io lo spero- le rispondo ricambiando il saluto; guardo l'orologio
-Farò tardi anche io se non mi sbrigo- riprendo così a camminare.
Non smetto di pensare al colloquio che mi aspetta, sono così agitata, quando il redattore mi ha chiamato ero sbigottita; mi disse che aveva visto i miei disegni e voleva vedermi, toccai il cielo con un dito, infondo era Vogue. Devo ringraziare Alexy per questa opportunità anche se nega qualunque coinvolgimento, tuttavia, è a lui e al suo stile che si ispirano i miei disegni. Mentre la mia mente si prepara a rispondere alle domande per il colloquio passo difronte ad un caffè e il mio sguardo viene catturato dal suo volto; Per un secondo credo di avercelo davanti ma dopo qualche battito di ciglia mi accorgo che è solo una sagoma
-Che sciocca- mi dico portandomi una mano sulla fronte;
leggo allora il cartello alle spalle della sagoma
< Solo per oggi l'autore di best seller ed ex rock star Lysandro firma le copie del suo nuovo libro “Vita dietro i riflettori” proprio qui al Caffè la Perla >

mi sento un po' stupida per aver scambiato del cartone dipinto per lui. Sto per andarmene quando noto un tavolino rovesciato dal vento e sul pavimento nelle immediate vicinanze un quadernetto rimasto protetto dalla pioggia grazie ad una pianta in vaso. Più mi avvicino più mi rendo conto di quanto mal concio sia. Si vede che qualcuno non ha avuto il cuore di buttarlo oppure pensava di liberarsene abbandonandolo qui su questo tavolino. Mi appresto a raccoglierlo:
-Ma questo è....-

_______________________

Nel frattempo...

 

-Non è nemmeno qui – dico a bassa voce -Grazie mille – saluto al volo il commesso del negozio di souvenir.
Mi siedo un attimo per fare mente locale: -Dal fornaio non c'era, dal fioraio non c'era e non è nemmeno qui nel negozio di souvenir-.
Con la testa tra le mani mi sforzo di ricordare, ma c'è solo un immagine che mi invade la mente.
-Non posso averlo perso; non il suo quaderno- penso rassegnato.
Ricordo come se fosse ieri il giorno che me l'ha regalato, avevo appena ritirato il diploma quando uscendo dalla segreteria la vidi in corridoio che parlava con le sue amiche Violet ed Iris; non volevo disturbarla così feci per andarmene quando ad un tratto mi sentì chiamare:
-Lysandro- mi si avvicinò lei con in mano un oggetto avvolto in una carta regalo colorata
-Ciao Dafne- le risposi -Hai un minuto prometto che non ti ruberò molto tempo- mi disse con le guance rosse e un bel sorriso
-Si certamente- La guardai attentamente, nonostante stesse sorridendo notai una lieve tristezza nei suoi occhi
-Ques...Quest...Questo è per te – mi porse l'oggetto che fino un secondo prima stava stringendo a se e rimase lì a fissarmi, immagino volesse vedere la mia reazione; comincia a scartarlo
-E' un pensiero per il viaggio- disse timidamente
-So che starai via a lungo – continuò
-Volevo che tu avessi qualcosa che ti ricordasse il tempo trascorso qui, qualcosa che non ti facesse dimenticare di me- abbassò lo sguardo e per un attimo smise di sorridere.
Vidi il quaderno, era molto semplice di colore verde smeraldo con una striscia nera sul fondo e il classico riquadro dove scrivere il proprio nome e cognome -Grazie mille apprezzo molto che tu abbia pensato a me.-
- Anche io sono molto felice per te- mi interruppe, la sua voce era strana mentre lo diceva, quasi tremante
-Ti auguro di vivere davvero tanti bei momenti in tour-.
Fu allora che tirò fuori un sorriso così dolce e radioso da illuminare tutto intorno a lei e mi lasciò stupito nonostante quel sorriso,vedere dai suoi occhi scendere una lacrima. Fu la prima volta nella mia vita che per istinto agì, la presi tra le mie braccia e la strinsi forte....

-Cosa?- esclamo incredulo ritornando così alla realtà, abbandonando in un attimo quel ricordo
-Dafne- la chiamo; la ragazza che voglio credere sia Lei si gira, il sorriso che in un lampo era comparso sul mio volto al solo pensiero di rivederla, era scomparso.
Era una altra mia conoscenza decisamente diversa da colei che avrei voluto incontrale. Che sciocco sono, lei non è qui quindi devo smeterla di pensarci, non è mai stata qui, sono passati più di 10 anni da quel ricordo e 5 da quando è finita tra noi due. Ma sembra proprio che oggi certi pensieri non vogliono proprio abbandonarmi è colpa della pioggia, è sempre colpa della pioggia, d'altronde è in una giornata come questa che ci siamo lasciati. 
-Nina cosa ci fai qui? - nella mia voce c'è tono più severo di quel che vorrei 
-E me lo chiedi anche- risponde contenta
- Sono qui per te -  continua sorridendo  -Non me lo sarei perso per nulla al mando tu che firmi le copie del tuo libro. Chi avrebbe mai immaginato di incontrarti prima ancora di arrivare al locale –.
La liquidai in fretta, non avevo tempo da perdere con lei per quanto gentile fosse da parte sua l'invito di andare a pranzo isieme.
Adesso vive appena fuori Londra con un sua amica, per quanto ho capito.
La mia pausa pranzo è finita e non ho più tempo per cercare quel dannato quadernetto, devo rassegnarmi, forse questa è la volta buona che l'ho perso, il cielo si sta riannuvolando, meglio che vada prima che si metta a diluviare.
Inutile dirlo l'attimo dopo aver formulato qul pensiero esso si avvera.
Tornato al caffè e bagnato solo la metà di quello che mi sarei aspettato; riprendo il mio lavoro sorridendo a tutti coloro che si presentano ma mantenendo lo sguardo basso rimuginando tra una firma e l'alta a dove avrò mai messo quel vecchio quaderno...
-Posso?- dice una voce lieve, quasi come se non volesse disturbare i miei pensieri, come se non fosse lì solo per quello.
-Si venga, a chi lo devo dedi....- le parole mi si bloccano in gola.
Il mio quaderno è lì davanti a me proprio su questo tavolo, non riesco a credere ai miei occhi è impossibile mi dico.
Alzo rapido la testa e la persna di fronte a me non è un comune fan, ansi non ha davvero nulle di comune ciò che vedo.
Dafne...Dafne è qui? Che me lo stia immaginando? Sarà un altro ricordo suscitatomi dalla pioggia?
E come se volessi nascondere a tutti i miei pensieri, istintivamente copro la mia fronte con una mano, certo come se qualcuno potesse leggermi la mente
-Come ai vecchi tempi- mi dice con quel suo sorriso dolce e luminoso -Non sei cambiato per niente vedo-
 Ma allora non sto sognando, è decisamente la sua voce questa, ed il suo viso non è cambaito nemmeno di una virgola. 
-Si,–  rispondo io -Proprio come ai vecchi tempi-.
   
 
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