Serie TV > Violetta
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Autore: Akeryana    20/08/2015    3 recensioni
[Dal capitolo 1]
Era sperduta nella neve e le vennero in mente le parole che un giorno sentì da una persona a lei cara, ma non riusciva a ricordarsi chi fosse.
"E' così fredda"
"La neve è candida"
"Cos'è qualcosa di candido?"
"Qualcosa di non rosso"
"E cos'è qualcosa di rosso?"
"Un mostro che succhia il sangue delle persone. Un mostro che ha sembianze umane."
Vide avvicinarsi un uomo....Con gli occhi rossi....
< Ciao bambina, posso succhiare il tuo sangue? >
L'uomo cercò di prenderla ma venne fermato da un...ragazzo.
< Leon >
***
"Un vampiro. Sono creature oscure a cui non bisogna avvicinarsi e se lo farai, verrai catturata...."
Il ragazzo si avvicinò a quell'innocente creatura porgendole la mano che lei afferrò e lui la strinse a se.
"Da quegli occhi"
***
< Adesso basta Diego! >
< No Francesca, io non mi arrendo! Dimmi perché non vuoi stare con me >
< Perché tu sei un vampiro e io odio i vampiri, sei fortunato a non essere ancora morto >
***
< Violetta, dicci che cosa sta succedendo! >
< I vampiri parlano da giorni di un peccato che tu e Leon avete commesso >
< Un peccato che se venisse scoperto, per me e Leon sarebbe la fine >
Paring: Leonetta, Diecesca, Fedemilla
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di vampiri e umani'
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La sfida

 
 
Lotti fra due misteriose realtà.
Se vincerai
Sarai il più forte,
Se perderai
Nell'ombra resterai!
 
 
Diego, Leon e Fede erano ancora sulla neve, stretti tra di loro, come se non si volessero lasciare. Ma come biasimarli? Per anni erano stati vicini ma allo stesso lontani, non un sorriso o una stretta di mano. Solo la consapevolezza che ci fosse affetto tra di loro.
Diego si asciugò le lacrime e sorrise vedendo che anche gli occhi smeraldo di Leon erano pieni di lacrime, invece Federico rise di gusto e li prese in giro  <<  Che femminucce!  >>  
Leon e Diego si lanciarono uno sguardo per poi sorridersi complici e questo lo notò anche Fede che chiese confuso  <<  Cosa avete in mente voi due?  >> 
Diego e Leon iniziarono a tirargli a raffica palle di neve, mentre lui indietreggiava e si copriva la faccia con le braccia mentre rideva assieme ai due amici. Alla fine lui cadde a terra.
<<  Va bene avete vinto voi due!  >>  si arrese il vampiro a terra mentre si ripuliva dalla neve.
Diego e Leon ridevano come non facevano da tempo, ma un pensiero attraversò la mente del vampiro.
<<  Leon dobbiamo tornare a scuola e devi dire tutta la verità a Violetta!   >>   gli gridò contro Diego, si fece improvvisamente serio e questo, assieme alle sue parole, fece molta paura all'amico.
<<  No.. Non posso tornare. Dopo quello che ho fatto a Lara e lei era una vampira! Non oso immaginare cosa potrei fare a Violetta che è un'umana!   >>
Federico si rialzò dalla neve e diede un sonoro schiaffo a Leon, che poi lo guardò sconvolto   <<  Leon.. Forse dimentichi che Violetta non è umana...   >>  
 
 
Gioca la partita, vinci la fatica.
Questa è la tua vita!
Cerca nel tuo cuore la risposta,
Senza sosta.
 
 
Nata correva per lo studio, ripensava in continuazione alle parole di Maxi, ma perché quel vampiro le era entrato in testa? Era una cosa bella.. Ma anche troppo brutta allo stesso tempo. Doveva finire lì quella storia.
Finalmente Nata trovò Maxi, seduto sotto un albero, con il cappello sopra gli occhi a riposare. Sembrava tanto serenno che lei quasi non voleva disturbarlo, ma non poteva più aspettare.
In un sussurro appena udibile lo chiamo dolcemente  <<  Maxi...  >> 
Il vampiro si alzò, si rimise il cappello e le sorrise. L'umana fece un passo indietro, quel sorriso le rivelò tutto l'amore che Maxi aveva per lei. Un gesto tanto.. Piccolo, insulso, poteva rivelare sentimenti tanto grandi.
<<  Dimmi Nata  >>   le si avvicinò e le prese la mano continuando a sorriderle.
"Come posso dirglielo? Io lo amo! Cosa c'è di sbagliato?!"
Maxi le accarezzò il viso e la guardò negli occhi  << Va tutto bene?  >>  le chiese con un tono preoccupato. Lei doveva dirglielo, non poteva farlo soffrire. C'erano tante vampire, lui sarebbe stato bene.
<<  No Maxi.. Fermati  >>  aveva la voce tremante, ma no per la paura quanto per la tristezza che completò il tutto rigandole il viso con lacrime calde.
<<   Nata cosa ti succede?  >>  il vampiro era davvero preoccupato, non riusciva a capire cosa le prendessa. In lei non sentiva paura.
L'umana lo guardava negli occhi, era triste come mai. Non pensava sarebbe stato tanto difficile  <<  Maxi io ti amo  >>   lo baciò di slancio, un bacio tanto timido e dolce quanto triste. Il vampiro ne fu sorpreso ma subito dopo ricambiò con tutto l'amore che aveva, era felice, anzi felicissimo, ma c'era sempre qualcosa che non andava in Nata.
Appena i due si separarono, l'umana si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò   <<  Ma è un addio...  >> 
Nata corse via in lacrime, Maxi non la fermò. Lei lo amava e lui lo sapeva, gli bastava questo. Una lacrima scese dai suoi occhi mentre sorrideva, era triste ma felice perche sapeva che erano e sarebbero sempre stati uniti.
"Non importa dove andrai Nata, nemmeno chi incontrerai. Tu sarai sempre mia e appena ci rivedremo, niente e nessuno ci separerà."
 
 
Vivi un presente,
Magico e avvincente,
Super sorprendente!
 
 
Leon correva veloce verso lo studio, Diego e Fede gli avevano detto tutto. Non ci poteva ancora credere, Violetta, la SUA Violetta, aspettava un figlio da lui.
Da quando Violetta era nata loro due erano destinati a tutto questo, non poteva più mentirle, doveva dirle tutta la verità. Per dieci lunghi anni erano stati separati, Leon l'aveva sempre aspettata e adesso poteva dirle tutto. Il loro passato insieme e finalmente pensare a un futuro sereno.
Leon arrivò dentro lo studio e sentì una melodia troppo familiare.
 
No soy ave para volar,
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy.
 
Si avvicinò di più a quella soave voce, era come quella delle sirene, che ti attiravano inesorabilmente verso il tuo destino. E la sirena di Leon si chiama Violetta.
Aprì la porta della sala teatro, dove c'era un pianoforte vicino al palco e la vide, c'era la sua Violetta che suonava sorridendo. Leon non le si avvicino, voleva sentirla suonare.
 
Las estrellas no se leer,
Y la luna no bajare.
No soy el cielo, ni el sol…
Tan solo soy.
Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver….
 
Violetta finalmente si accorse di lui e gli sorrise  <<  Ciao Leon   >>  lo guardava piena di amore e Leon notò che nei suoi occhi c'era qualcosa di strano, una luce che non aveva mai visto.
Il vampiro le si avvicinò lentamente, voleva essere certo che non ci fosse lo zampino di Antonio, gli era sembrato tutto troppo facile. Appena fece una lieve carezza al viso dell'umana si rese conto che quella era la sua Violetta, si sentiva sollevato ma non era del tutto tranquillo.
Infatti appena le sorrise e fece per aprir bocca, Violetta cadde svenuta sul pavimento, Leon si inginocchiò per capire cosa le fosse successo, quando alle sue spalle sentì una voce che in quel momento desiderava non sentire.
<<   Leon non puoi farlo.. Lo sai che è sbagliato.   >>  lo rimproverò Antonio restando dietro di lui con le braccia dietro la schiena.
Il Sangue puro si alzò e girò poco il viso per guardarlo, i suoi occhi erano diventati rosso sangue per la rabbia.
<<  Mi sono stancato di questo gioco Antonio, voglio dire tutta la verità a Violetta. Lei deve sapere che non è umana e che.. >> 
<<  Lo so benissimo Leon, infatti lei merita di sapere.. Ma non ora  >>  il vecchio disse l'ultima frase con un tono quasi agghiacciante   <<  Ma adesso pensa a sopravvivere   >>  
Leon non capì, però poi Antonio alzò una mano e una nube nero pece ricoprì completamente il corpo di Violetta, appena la nube si dissolse Violetta era sparita e Leon lanciò una sfuriata ad Antonio.
<<   Ragazzo mio.. Forse lì imparerai cosa sono il rispetto e l'onore.   >>
Il Sangue puro finalmente capì cosa aveva in mente il vecchio e la sua espressione cambiò, da infuriato divenne.. Spaventato.
Antonio fece un semplice schiocco di dita e al centro della sala si creò un immenso buco oscuro, Leon per la paura arretrò di qualche passo.
<<   Non puoi più rimandare, se non supererai la sfida.. Non sarai degno di essere un Sangue puro.  >>  
Un paio di mani di un nero spettrale si allungarono verso di lui e lo afferrarono per le caviglie buttandolo a terra e iniziando a trascinarlo verso il buco oscuro.
<<  Antonio no! Mi lasci andare!   >>   Leon si dimenò e gridò con tutte le forze che aveva.
<<   No Leon... Ormai è tardi  >> 
Il ragazzo venne trascinato dentro il buco oscuro, che poi si chiuse risucchiando sia il vampiro che le sue grida di aiuto.
 
 
Entri in un passato,
Mozza fiato
Che tu hai risvegliato adesso!
 
 
Federico non sopportava più di vedere il suo amico stare male, voleva aiutarlo facendolo rimettere con Francesca, ma sapeva bene quanto quella ragazza fosse testarda. Ma come si suol dire bisognava prendere il toro per le corna.
Francesca era seduta fuori nel giardino. Guardava le nuvole come faceva sempre, di solito si aspettava che arrivasse Diego e le baciasse il viso da dietro mentre la stringeva, come sempre, ma adesso sapeva che non l'avrebbe fatto.
Si, gli mancava. Ma al pensiero di quello che aveva fatto e soprattutto che non le aveva detto nulla, le saliva la rabbia e tutto l'amore che aveva per lui sembrava svanire... O almeno credeva.
Quando dietro di lei sentì una strana presenza, si girò di scatto impugnando la sua pistola anti vampiri contro lo strano essere.
Però appena vide che era solo Fede ripose l'arma e lo guardò gelida, dopo quello che era successo con Diego aveva ripreso a odiare i vampiri, anzi il suo odio era anche aumentato.
<<   Fran, né tu né Diego potete continuare così.   >>   disse ovvio il vampiro avvicinandosi lentamente alla ragazza.
<<  Lui non avrebbe dovuto mentirmi e..  >> 
<<  E cosa? Avrebbe dovuto contenere la bestia con la quale combatte ogni giorno per te?   >> 
<<  Non mi immischiare Fede! Lui non fa nulla per me sennò non avrebbe mandato suo padre non credi?   >>  l'umana si infuriò, conosceva bene quel vampiro e sapeva che sapeva rigirare tutto a suo favore, ma non voleva cadere nel tranello pure lei.
<<  No Fran ti sbagli, Diego ha finto di essere un umano per te  >>  le si avvicinò ancora e l'umana un po' intimorita indietreggiò  <<   Diego ha nascosto il suo passato per te. Si è nascosto da tutti per te, ha detto addio a suo padre... Per te   >> 
Quelle parole le arrivarono dritto al cuore.. Non ci aveva mai pensato, lui ha fatto tutte quelle cose per lei e come lo aveva ripagato? Urlandogli contro che era solo un mostro, un assassino.
<<  Fede io..  >> 
<<  Sei dispiaciuta? Lo sarei pure io al posto tuo.  >>  il vampiro disse con voce molto severa, tanto che la ragazza abbassò gli occhi mortificata  <<  Ma c'è un modo per farti perdonare.  >>  sorrise rassicurante e la ragazza lo guardò confusa, per poi sorridere pure lei.
Alla fine ci era cascata, ma non le importava. Lei amava Diego e adesso aveva capito che lo amava anche più della sua famiglia, perché lui era ormai la sua famiglia.
 
 
Gioca la partita,
Vinci la fatica
Questa è la tua vita!
 
 
Vi mostrerò un sogno dolce la prossima notte.
 
Nota autore: Salve a tutti! In questo capitolo ci sono stati molti colpi di scena. Ma vorrei farvi vedere uno dei più importanti, con il quale vi dovrete scervellare parecchio. Violetta non è umana. Ma allora sarà una vampira? Perché ultimamente non ha più avuto quegli incubi di sangue (di cui avevo parlato nei primi capitoli)? Perché tutti sanno la verità tranne lei? E perché Antonio ha fermato Leon dal dirle la verità? Recensite.
  
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