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Autore: Danya    22/08/2015    11 recensioni
Non dirai che ho pianto, vero? Specialmente a Kisshu!
Pai annuì –Promesso.
-E andiamo a prendere il gelato?
-Sì.
-Insieme a Taru-Taru e nee-chan?
-Sì.
- E dove andiamo?
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pai Ikisatashi, Purin Fon/Paddy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lollipop

 

-Poteva ricucirla Akasaka.

-Pai, non scherzare!

-Non sto scherzando.

La ex mew focena gli lanciò un’occhiata piena di biasimo ma subito tornò a guardare Purin che stava seduta sulla seggiola tenendosi un panno (ora tutto rosso!) sulla mano. Taruto era accanto alla biondina, certamente meno in ansia di Retasu ma comunque con lo sguardo agitato.

Era stato un banalissimo incidente: Purin stava pulendo un bicchiere e questo le era letteralmente esploso in mano.

Inizialmente Pai si era proposto per medicarla ma Retasu e Taruto si erano opposti con fermezza –Non sei un medico!

Pai aveva ribattuto che in realtà i soldati imparavano anche a curare ferite di vario tipo ma la ragazza era stata lapidaria e via, al pronto soccorso.

Un medico dall’aria gentile aveva sorriso a Purin e le aveva detto –Ci vorranno dei punti. – e lei aveva sorriso nervosamente annuendo con vigore.

Non avevano mai visto Purin tanto agitata (certo, escluso quando c’era la guerra) ma cercava di darsi un contegno, lì, su quella seggiolina mentre Taruto le cingeva le spalle con fare forse un po’ troppo soffocante.

-Fon?

Una vecchia infermiera la chiamò e subito scattò in piedi come una molla.

-Qualcuno può entrare con lei? - aveva chiesto gentilmente Retasu e la donna aveva annuito.

Sia lei che Taruto si erano scambiati una veloce occhiata e la verde avrebbe fatto entrare l’alieno più giovane ma Purin li prese in contro piede –Pai, vieni tu?

Pai aveva aggrottato la fronte, leggendo un unico messaggio negli occhi lucidi di Purin “TI PREGO”.

Aveva annuito e aveva superato fratello e ragazza per accostarsi a lei e ben presto furono dentro la parte interna del pronto soccorso.

 

Pai non era mai entrato in un ospedale umano e ne studiò l’arredamento e i macchinari semplici.

Il medico che li vide entrare fece un cenno col capo –Il lettino, Fon-san.

Lei si sedette e il medico sorrise sornione –Meglio che si sdrai, signorina.

-No, sto bene così.

Quando il medico tolse il panno, a Purin venne il capo giro.

Pai sospirò e la fece stendere e si mise dal lato opposto rispetto a dove il dottore aveva cominciato a disinfettare e pulire la ferita.

Cominciò a chiederle come si chiamasse, l’età, come si era fatta male, tutto per distrarla e Purin avvertiva la piccola operazione fastidiosa, sentendo le lacrime premere per uscire.

-Guarda che se piangi io non mi scandalizzo. – le disse Pai con voce monocorde, dopo essersi scambiato una veloce occhiata col dottore.

Purin tirò su col naso –Mi fa male…- pigolò.

A Pai sfuggì uno sbuffo –Avevi mezzo bicchiere nella mano, mi pare ovvio.

-Se vi fossero stati qui Taru-Taru o Retasu-chan come minimo avremmo dovuto rianimare loro e i dottori si sarebbero dimenticati di me. – tentò di scherzare.

Pai apprezzò la battuta e sorrise –Probabile.

-A te invece non importa quindi non metti ansia…ahi! - strinse gli occhi e medico la informò che aveva quasi finito.

Pai era rimasto un attimo in silenzio, riflettendo sull’ultima frase di Purin, poi aggiunse –Quando usciamo di qui andiamo a prenderti un gelato. Così magari non viene un calo di zuccheri a nessuno.

Purin lo studiò con aria ebete, per quanto lo permettesse il dolore –Un gelato? Non ho…

Pai scosse il capo –Per assorbire l’anestesia e per evitare che tu svenga. Hai perso un po’ di sangue…

Il dottore sembrò essere concorde –Il suo amico ha ragione, signorina. Un bel gelato e si sentirà meglio.

-A te non piace il gelato, vero Pai?

Pai strinse le spalle –Quello alla nocciola.

-Solo?

-Solo. - ci pensò un attimo e poi aggiunse –Al caffè.

Lei annuì e trattenne un attimo il respiro. Il medico fasciò la mano e la fece alzare. Pai l’aiutò, tenendola per le spalle e sentì la testa girare –Ora le faccio una antitetanica, va bene? Poi dovremmo aspettare dieci minuti.

Lei annuì ancora, troppo debole per rispondere.

Quando vide l’ago, però, ebbe un fremito e strinse le dita della mano di Pai, guardandolo in faccia per non vedere il medico che le piantava l’ago nella carne.

-Hai paura degli aghi. – constatò il viola, leggermente a disagio sotto quello sguardo implorante e fanciullesco. Ricambiò la stretta e sentì Purin rilassarsi di botto quando premette le dita tra il palmo e il dorso.

Il medico finì in pochi secondi e le disse –Dieci minuti. E poi può andare. – e li lasciò soli nella stanzetta per dedicarsi ad altri pazienti.

-Vuoi sdraiarti ancora un po’? - propose il giovane e lei annuì, sentendosi stanca.

Pai le scostò la frangetta bagnata di sudore dalla fronte –Una mocciosa, non c’è che dire.

Lei fece la linguaccia –Vogliamo parlare di Taruto e di quando l’ha punto un’ape?

Il ricordo lo fece sorridere e rispose –Non ricordarglielo. Ancora arrossisce…

-Non dirai che ho pianto, vero? Specialmente a Kisshu!

Pai annuì –Promesso.

-E andiamo a prendere il gelato?

-Sì.

-Insieme a Taru-Taru e nee-chan?

-Sì.

- E dove andiamo?

Pai cominciò a sentirsi spazientito e la fulminò con lo sguardo scuro –Non lo so, Purin.

La biondina si guardò attorno e il volto si illuminò di colpo –Quella! Voglio quella!

Pai seguì l’indice fasciato di Purin e un gemito insofferente uscì dalle sue labbra; cercò di ricordarsi l’età di Purin. Dovevano essere diciassette come Taruto.

-Io credo che quelle siano per…

-Quello rossa e gialla!

Pai prese un grande lecca-lecca e glielo porse.

Purin lo scartò con la mano sana e ne diede una leccata –Mmmmh! Buono! Pai, assaggia!

La guardò gelido –Non dire sciocchezze.

-Ma è buono! Ne hai mai assaggiato uno?

Pai ci pensò su un attimo e tornò a guardare la ciotolina delle caramelle.

Beh…. Una…

Pai sospirò –Ma niente gelato.

 

Retasu e Taruto avevano aspettato mesti all’entrata del pronto soccorso e quando videro la porta aprirsi per far uscire i due amici Retasu trattenne un sorriso, mordendosi il labbro inferiore.

Purin aveva in bocca un enorme lecca-lecca e al suo fianco Pai ne aveva uno più piccolo che teneva tra le labbra con lo sguardo corrucciato.

Taruto li guardò sghignazzando –Bisognerebbe immortalare questo momento!

Purin mise sotto il naso del ragazzo un lecca-lecca alla fragola –Per te! E Pai nii-chan ha detto che ci compra il gelato!

-… io questo non l’ho detto…

Retasu ridacchiò ancora e Pai le scoccò un’occhiataccia e le porse un lecca-lecca colorato –Zitta. Non dire una parola…

 

**

Ta-daaan!

Momenti fluffuosi fra Purin e Pai *^* Io credo bisogni cominciare ad approfondire le varie amicizie e legami, oltre che le varie coppie X°D

La storia è nata, ahimè, quando ho dovuto portare qualche sera fa mia sorella al pronto soccorso perché si tagliata con un bicchiere e ha chiesto la mia presenza, escludendo i miei genitori, perchè essendo abbastanza tranquilla non rischiavo il panico =P

Magari è un clichè pensando a Purin e le caramelle, ma credo che tra i due possa nascere una fraterna amicizia e forse condividere (e fregare XD) qualche lecca-lecca può essere un inizio =3.

A presto!

Danya!

   
 
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