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Autore: sakura_kinomoto    01/02/2009    5 recensioni
Sentiva dei rumori alla sua destra, ma non ci stava prestando molta attenzione. In fondo era normale che ci fossero, era in una camera d’albergo, evidentemente stavano facendo le pulizie da qualche parte, era meno normale che ci fosse quello strano fruscio di lenzuola e risatine, ma anche a quelle non prestò molta attenzione, si stava pentendo di essersi lasciato convincere ad uscire con loro dopo lo spettacolo e, soprattutto, di aver bevuto qualsiasi cosa che gli passassero in mano. Stava per riaddormentarsi quando due urla isteriche lo svegliarono di botto peggiorando il suo nascente mal di testa post-bronza.
Genere: Generale, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: You’re never gonna fit in much, kid.
Fandom: Real - People / Thirty Seconds to Mars, His Infernal Majesty.
Personaggi: sorpresa!
Autrice: me medesima stessa.
Raiting: Pg-13 (giusto per il linguaggio, si sa, sono un branco di maleducati.)
Conteggio parole: 1.433 W, ohe-shot.
Avvertimenti: idiozia, tanta idiozia.
Riassunto: Sentiva dei rumori alla sua destra, ma non ci stava prestando molta attenzione. In fondo era normale che ci fossero, era in una camera d’albergo, evidentemente stavano facendo le pulizie da qualche parte, era meno normale che ci fosse quello strano fruscio di lenzuola e risatine, ma anche a quelle non prestò molta attenzione, si stava pentendo di essersi lasciato convincere ad uscire con loro dopo lo spettacolo e, soprattutto, di aver bevuto qualsiasi cosa che gli passassero in mano. Stava per riaddormentarsi quando due urla isteriche lo svegliarono di botto peggiorando il suo nascente mal di testa post-bronza.
Note: idea malsana, ma cosa volete farci? Io adoro essere blasfema, che la Diva e Sua Maestà abbiano pietà della mia anima.
Disclaimer: i personaggi appartengono a loro stessi, blablabla, non li conosco, blablabla.
Il titolo è preso da ‘Teenagers’, by My Chemical Romance.


You’re never gonna fit in much, kid.

Sentiva dei rumori alla sua destra, ma non ci stava prestando molta attenzione. In fondo era normale che ci fossero, era in una camera d’albergo. Evidentemente stavano facendo le pulizie da qualche parte, era meno normale che ci fosse quello strano fruscio di lenzuola e risatine, ma anche a quelle non prestò molta attenzione. Si stava pentendo di essersi lasciato convincere ad uscire dopo lo spettacolo e, soprattutto, di aver bevuto qualsiasi cosa che gli passassero in mano. Stava per riaddormentarsi quando due urla isteriche lo svegliarono di botto peggiorando il suo nascente mal di testa post-bronza.

Come fosse arrivato a un letto era un mistero, ma non che gli importasse molto, adesso essere accanto a quel corpo caldo ed era tutto ciò che gli interessava. Gli si avvicinò passandogli un braccio sul petto nudo, iniziando a strusciare il naso contro il suo collo e mordicchiandogli il lobo dell’orecchio. Lo sentì ridacchiare compiaciuto. Decise che era ora di svegliarlo totalmente, con un gesto veloce lo sovrastò con il suo corpo, avvicinò le sue labbra a quelle del compagno iniziando a baciarlo, affondando le sue mani tra i suoi capelli lunghi e boccolosi. Fu allora che notò qualcosa di strano, lui non aveva i capelli lunghi. Si alzò di scatto iniziando ad urlare contemporaneamente allo sconosciuto sotto di lui.

Era decisamente diverso come risveglio, non era stato improvviso come al solito ma, quel suo lato da gatto-bisognoso-di-coccole che gli stava leccando il lobo dell’orecchio, gli piaceva abbastanza. Si lasciò sfuggire una risata sommessa, pronto a quello che sarebbe successo dopo, eppure c’era qualcosa che non andava. Era troppo leggero e anche il suo modo di baciare era diverso, aprì gli occhi di scatto e iniziò a urlare.
- Chi cazzo sei? -
- Chi cazzo sei tu! Non sei Colin! -
- E tu non sei Bam! -
- Cazzo ci fai qui? -
- Cazzo ci fai tu qui! -
La luce fu accesa all’improvviso.
- La domanda corretta sarebbe che cosa ci fate entrambi qui. -
Altre due urla isteriche peggiorarono il suo mal di testa, che aveva già raggiunto livelli da guinness.
- Timothy! -
- Ti pregherei di non urlare. -
- Cosa ci fai in camera mia? -
- Ancora, veramente è la mia camera. -
Li vide guardarsi in giro.
- Hai ragione. -
- Grazie. Quindi, visto che è camera mia, vi pregherei di togliervi dalle palle, tutti e due, Jared e... -
- Ville. -
- Grazie, Jared e Ville. -
- Per te sono Leto. -
- Per te sono Leto un cazzo! Piantala di fare la primadonna e vattene da camera mia. -
- Come osi?! Guarda che ti sbatto fuori dal gruppo. -
- Non ne faccio neanche parte! -
Il cantante ponderò un attimo sulla questione e dovette dar ragione al ragazzo. Stava per replicare quando un telefono squillò. Vide il suo pseudo bassista lanciarsi verso la scrivania in fondo alla stanza, come un assetato nel deserto verso un’oasi.
- Grazie al cielo, chiunque tu sia, sappi che ti amo. - E con quell’esclamazione di amore universale verso l’ignoto si chiuse in bagno lasciando i due cantanti a contemplare il nulla.
- Bei boxer, Valo. -
- Cazzo vuoi? Ognuno ha i suoi gusti, a me piace. -
- Sembra che tu abbia due anni. -
- Ha parlato quello che salva gli orsi. ° -
Jared gli scoccò un’occhiata furente.
- Io salvo i ghiacciai, Valo, riserve d’acqua per la sopravvivenza dell’intero globo. -
- Gli orsi non sono compresi? -
- Certo! Ma io salvo i ghiac... lascia perdere, cosa ne puoi sapere tu di ghiaccio o neve. -
Ville rimase con l’accendino a qualche centimetro dalla sua sigaretta, stupito. Lui non sapeva nulla di neve? Lui?
- Leto, hai presente dove sono nato? -
- Pennsylvania? °° - chiese titubante.
- Ma sei scemo? Perché, ovviamente, Ville è un nome tipicamente statunitense. -
- Beh, Apple è britannico? -
Il finlandese dovette costatare che aveva ragione.
- Sono di Helsinki, cretino. -
- Oh, quindi sai cos’è la neve. -
- Certo! E si da il caso che anche in Pennsylvania nevichi! -
- Ma allora sei americano! - Gli puntò il dito accusatore sul naso, schiacciandolo. Ville decise che era meglio interrompere quella conversazione. Cercò di riaccendere la sua sigaretta ma gli venne sottratta, spezzata e buttata nel cestino di fianco al letto. Sbatté più volte le palpebre prima di realizzare ciò che quell’essere trasparente aveva appena fatto. Firmato la sua condanna a morte. Si sollevò sui gomiti per guardarlo meglio negli occhi.
- Potrei ucciderti, per quello che hai fatto. -
- E lo stavi già facendo! Guarda che il fumo passivo è mille volte più nocivo di quello attivo, così non solo ti autodistruggi internamente, in più provochi la morte prematura di coloro che ti stanno vicino. -
- Io non ho... -
- Per non parlare dell’effetto che il fumo provoca all’atmosfera, ingrandendo il buco nell’ozono, riducendone anche lo strato, surriscaldando il pianeta e facendo sciogliere i ghiacciai, per questo devi andare su abeautifullie dot org. - Il finlandese si lasciò cadere di botto sul letto portandosi un braccio sopra gli occhi, frustrato.
- Per salvare i pinguini? °°° -
- Erano orsi! -
- Non erano ghiacciai? - Disse, sbirciando da sotto l’incavo del gomito.
Jared sbuffò trattenendosi dal picchiarlo a sangue, Ville rise e si riprese una sigaretta.
- Valo! Mi rovini la voce! -
- Pensa che io me la sto mantenendo. - Non fece in tempo a finire la frase che Jared gli spezzò anche quella. Ne aveva le palle piene, con un colpo di reni lo fece rotolare per terra, pentendosi subito di quella scelta, adesso il suo bacino era al freddo e al gelo. Certo, era un fuscello, però teneva caldo. Si sporse dal letto per aiutarlo ad alzarsi e poi lo spinse di nuovo sopra di se.
- Ma che cazzo hai? Prima mi sbatti via in malo modo, ora mi rivuoi? -
- Non è colpa mia se sei una stufetta! -
Fu così che Timothy li trovò, a litigare sul surriscaldamento globale in connessione a quanto caldo tenesse Jared Leto al bacino di Ville Vallo. Il bassista si passò una mano sul viso, oggi avrebbe ucciso.
- Questa è microfibra? -
- Micro... eh? -
- Microfibra! Finlandese ignorante! Microfibra! Girati che devo leggere l’etichetta. -
Valo stava per replicare ma Jared era già sceso dal suo bacino - freddo! - e lo stava facendo rotolare sul letto.
- Leto, che cavolo stai facen... smetti di guardarmi il culo! Depravato! - L’americano non lo stava ascoltando. Aveva sollevato l’elastico dei suoi boxer per assicurarsi di che tipo di tessuto erano composti.
- Jared, che qualcuno mi impedisca di sopprimerti, cosa stai facendo? - Il cantante lo guardò con due occhioni da cane bastonato per poi fiondarsi sul presunto bassista del suo gruppo in preda ad una crisi isterica. Tim non sapeva cosa fare, prima lo insultava in tutti i modi possibili poi gli saltava in braccio in cerca di, ehm, rassicurazioni? Coccole? Comprensione?
- Timmy! - Piagnucolò il cantante - ti rendi conto di quello che mi ha appena fatto? -
- Cos’ho fatto? -
- Ville, uno per volta, per favore. Posso sopportare uno psicopatico alla volta. Jared, cosa ti avrebbe fatto di così grave da dover richiedere l’intervento dell’Onu e della Nato? -
- No, la Nato è cattiva. - Tim si domandò quanti cazzi di anni avesse quell’uomo. - Ha osato indossare dell’intimo, di dubbio gusto, in microfibra. Capisci? Io ho strusciato le mie preziosissime cosce contro dell’abominevole microfibra! -
Timothy prese un profondo respiro prima di scollarsi di dosso il cantante.
- Ma vaffanculo! Ti sembra un motivo per lagnarsi? -
- Le mie gambe! - Stava piangendo realmente?
- Spongebob non fa boxer di seta. - si giustificò il cantante.
- Ma cosa dici? E tu lo ascolti anche? -
- Beh, se è allergico. -
- Non lo è! -
- Allora vaffanculo! Mi hai guardato il culo per divertimento? - Era turbato, nessuno guardava il suo culo, eccetto Bam. E Kat. Ogni tanto Migè. In effetti anche Linde, ma raramente Burton. Gas si rifiutava.
- Non per divertimento, non sono un pervertito. -
- Uno che se la fa con gli orsi. -
- Ghiacciai! Dannazione, ghiacciai! Kelleher, dovresti saperlo! Non puoi commentare a sproposito. - - Dovrei sapere cosa? Io non c’ero nemmeno in quel video. -
- Eccomemai? - Il bassista decise di lasciar perdere. - Comunque, bel tatuaggio. – Disse il cantante rivolto al finlandese.
- Quale? -
- Quello che hai sul fondoschiena. -
Fu così che Timothy decise di lasciarli, soli al loro destino, con Ville che all’urlo di ‘bastardo maniaco pervertito che non sei altro, te lo faccio vedere io il tatuaggio, ti stampo in fronte la scritta microfibra’ si fiondava su Jared armato di cuscino; il cantante che iniziava a correre per la sua camera d’albergo cercando di non farsi beccare perché ‘metti che mi prendi con la cucitura del cuscino? Mi potresti far male’. Sarebbe toccato a Shannon e agli amici di Ville disfare quel casino, in fondo, lui non faceva neanche parte della band, e cosa non fu mai così gradita.


***
° questa perla di saggezza è stata detta dalla madre di Faith, commentando appunto il video ‘A Beautiful Lie’.
°° per chi non lo sapesse, Bam Margera, l’amorediVille, è nato in Pennsylvania.
°°° altra perla, detta però da mia madre, sempre sul sopracitato video. Anche se ormai, ogni qualvolta si vede un ghiacciaio alla Tv a casa mia partono i commenti: guarda che c’è Leto sullo sfondo/pensa che in questa versione c’è anche il bassista/oh! Un orso sta mangiando la Diva u.u

I commenti sono l’Amore.

  
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