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Autore: onagaru    23/08/2015    0 recensioni
la musica dà ispirazione, quindi mentre ho le orecchie occupate penso e ripenso, a nulla in particolare, non mi soffermo troppo sugli argomenti e cerco di trovare un mio mondo ideale, dove mi troverei in armonia con me stesso e gli altri.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascolto la musica che mi piace, dò la buona notte alla mia ragazza  e continuo a parlare con un mio amico...ecco cosa faccio invece di andare a dormire. Ormai è tardi, ma io non ne voglio sapere di andare a letto, mettermi comodo e finalmente dormire. Il perchè ancora non lo sò. Ne parlavo poco fa al mio amico, siamo due persone completamente diverse noi due: lui un pensatore, un programmatore che deve avere sempre sotto controllo la giornata; io un improvvisatore, uno che vive il giorno passo passo dalla mattina fino alla sera, fino a quando ho voglia di dormire. Normalmente passo l'estate con i miei amici d'infanzia, ma quest'anno no. Quest'anno è anomalo. Tutti danno la colpa al mio fidanzamento, ma io credo che questo cambiamento in ambito sentimentale non scalpisca neanche minimamente la mia vita. Io sono una persona che bada poco ai sentimenti, non per questo prendo poco sul serio la mia relazione, anzi cerco di metterla sempre al centro delle mie attenzioni. Mi accorgo molto in fretta che ho appena detto il contrario di quello che ho pensto poco prima, quindi anche che la stessa sera, poche ore prima, ho rinunciato ad un uscita con i miei amici per rimanere a casa e parlare per messaggi con la mi ragazza. Perché l'ho fatto? Ah sì, domani parte e non la vedrò per una settimana, già mi manca. Mi manca il suo profumo, le sue labbra, il suo corpo. Per fortuna non le sue idee, i suoi discorsi. Quelli li ascolterò tutta la settimana, solo quelli, e mi dovranno bastare, come sono bastati a lei quando, un mese prima, fui io a partire. Per messaggio però non mi piacciono i suoi discorsi, sono pieni di risate, di incongruenze dei suoi stati d'animo. Non la capisco. Preferisco parlarle faccia a faccia, cosa che faccio anche per le altre persone. Credo che dietro uno schermo chiunque si possa nascondere e dire quello che vuole far pensare di lui. Non mi piace. Il mio amico non mi risponde, avrà fatto quello che io non riesco proprio a fare: dormire. Comunque sia domani mattina lei partirà e io voglio tenerle compagnia per tutto il viaggio, anche se costa alzarsi presto, con solo tre ore di sonno. Metto la sveglia. Mi guardo in giro. Mi tolgo una cuffietta. Il silenzio domina la notte, intervallato dal rumore di mio padre che russa nella camera accanto. Riuscirò a dormire con quel casino? Intanto mi rimetto la cuffietta e le musica la rifà da padrona. Ho fatto male a non uscire, mi sono fatto rispondere male dai miei amici, ma allo stesso tempo ho fatto bene, ho visto un bellissimo film. Tra le due, avessi dovuto scegliere l'anno passato, avrei deciso sicuramente gli amici. Le palpebre mi chiudono gli occhi contro la mia volontà, credo sia ora di sdraiarmi, mancano solo due ore e dovrò essere di nuovo sveglio. Prego per tutti e mi metto sotto le coperte. Speriamo che domani vada meglio...  
   
 
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