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Autore: supermafri    23/08/2015    2 recensioni
Rinto ama sua sorella, non si tratta d’amore fraterno, ma di quell’amore che sa molto da “più di una cotta”. D’altro canto, Len prova gli stessi sentimenti nei confronti della gemella.
Tutto troppo proibito?
Beh, se ora la pensi così, adesso sarà anche peggio.
Rinto e Len sono fratelli, ciò significa che sono innamorati della stessa ragazza, Rin.
(So che l’incesto è sbagliato, ma hey sono i Kagamine! Solo non fatelo a casa...)
Traduzione della fanfiction Sister's Complexity di Broken Angel Wingz presente su fanfiction.net.
Io mi limito solo a tradurla, quindi nulla di tutto ciò è mio (vocaloid Rin, Len e Rinto compresi).
Buona lettura. Baci, supermafri :3
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Incest, Triangolo
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Sister's Complexity
- TRADUZIONE -

Capitolo 1



 
 
Rinto Kagamine era il primogenito di una delle più facoltose famiglie giapponesi, e quindi era sovente coccolato dai genitori. Pur avendo tutto quanto, continuava a provare l’amarezza della solitudine. Mamma e papà erano sempre occupati, pertanto gli toccava giocare da solo. Non aveva nessun amichetto poiché gli era stato riferito che sarebbe stato solo una cattiva influenza, ma qualche volta desiderava avere un altro fratellino.
‘Sì, un fratello sarebbe davvero figo.’ Avrebbero potuto giocare a calcio fuori nell’immenso giardino.
Così, quando sua madre annunciò di essere incinta, vivamente sperò che fosse un maschietto. La donna, d’altra parte, voleva una femminuccia da poter vestire e da cui trarre ispirazione per le prossime collezioni. Sì, Keiko Kagamine era una famosa designer e suo padre, Shuichi Kagamine, il Presidente di varie compagnie nel paese, come la Kagamine Records, Kagamine Toy Company… Erano veramente troppe perché il povero ragazzo le potesse ricordare.
Quando la mamma di Rinto diede vita ai piccoli, ebbe ciò che entrambi volevano: due gemelli.
Rinto non riusciva davvero a credere quanto fossero piccoli. Durante la visita all’ospedale, vide suo padre tenere in braccio un bambino, mentre la madre allattava l’altro.
“Ciao, figliolo.” Lo salutò l’uomo dopo aver visto entrare una fluente chioma bionda.
Rinto annuì in risposta, mentre si avvicinò alla madre. La donna gli sorrise. “Questa è Rin, la tua sorellina.” Il ragazzo mise il broncio alle sue parole, ma scrollò le spalle fissando la piccola.
“Vuoi tenerla in braccio?” Chiese Keiko al figlio dopo aver sfamato la bimba.
“Posso?” Pronunciò, non riuscendo a contenere l’eccitazione.
“Ma certo. Stai attento a lei, ok?” Disse mentre pose gentilmente Rin fra le sue braccia.
E proprio quando la strinse a sé, non poté far altro che sorridere. “Ciao Rin, sono il tuo Aniki.” La bambina batté le mani, come se fosse in grado di capirlo. “E’ così piccina e carina.” Sussurrò Rinto guardandola.
“Ovvio, ha preso tutto da me.” Mamma Keiko prese in giro papà Shuichi.
“Pregavo per un maschietto, ma anche lei va bene.”
I suoi genitori si scambiarono un’occhiata prima di ridere allegramente.
“Rinto, tu hai un fratellino.”
“Eh?”
Suo padre gli fece segno di avvicinarsi e il ragazzo obbedì, stringendo ancora la piccola Rin che giocherellava con le sue bionde ciocche.
“Questo è il tuo fratellino Len.” Shuichi mostrò lui la dolce creaturina. Somigliava tremendamente alla bimba aggrappata al suo petto.
“Com’è possibile?”
“Sono gemelli, Rinto.”
“Oh.”
“Posso prendere anche lui?” Domandò teneramente Rinto.
“Certo, cedi Rin alla mamma così puoi tenerlo in braccio.” E così lasciò la piccola alla madre e si affrettò a raggiungere il fianco del papà.
Shuichi diede Len a suo figlio, ma appena Rinto lo toccò, il bimbo cominciò a piangere.
“Ssssh. Len, sono il tuo fratellone.” Spiegò. Il bambino ignorò il suo commento e tirò forte i capelli del ragazzo.
“Ittai! Len lascia andare! Len!”
Shuichi immediatamente soccorse il figlio e accolse Len fra le sue braccia.
“Geez, che male.” Rinto si massaggiò la testa mentre Len continuava a piagnucolare. “Deve proprio odiarmi o qualcosa del genere.”
La risata della gemellina si diffuse per tutta la stanza e grazie a ciò anche il fratellino interruppe il pianto.
“Oh Rin, sei proprio un angioletto.” Notò sua madre dare un bacio a Rin.

Da quel giorno Rinto vide un immagine a cui sentiva di non aver mai appartenuto.







 
  
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