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Autore: simoasr94    23/08/2015    1 recensioni
TRATTO DAL PRIMO CAPITOLO:
Quel giorno Merlin decise che non poteva andare a lavorare, sentiva qualcosa di strano dentro di se,come una cosa che gli bruciava nel petto e allora si alzò di soprassalto, che stesse per accadere? Senza troppi convenevoli i suoi occhi diventarono d’oro e si ritrovò sulle sponde di Avalon. [...]
Ormai la giornata era quasi finita, Merlin avrebbe dovuto tornare a casa, ma non aveva la forza di alzarsi e l’unica cosa che poteva sentire erano gli occhi bruciargli per le troppe lacrime. Ci aveva creduto con tutto se stesso. Improvvisamente sentì dei passi dietro di se e una voce chiamarlo “Ehi.. ehi tutto bene?”, nel sentire quella voce sgranò gli occhi e sentì il cuore fermarsi, quella voce gli era rimbombata nella testa negli ultimi mille anni. [...]
Con tutta la forza che aveva in corpo si tirò sulle gambe, si asciugò le lacrime e con gli occhi ancora arrossati si voltò: era Arthur. Quando il moro si voltò Arthur sentì una fitta al petto e si bloccò, in quegli occhi c’era qualcosa che apparteneva anche a lui, che era suo da sempre, ma come poteva essere?!
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Galvano, Merlino, Morgana, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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YOUR TOUCH IS MY MEMORY

 PRIMO CAPITOLO

 
Ha passato oltre mille anni sulle sponde di quel lago, aspettando che la profezia del Grande Drago diventasse realtà; ogni giorno uguale all’altro tranne quelli in cui sentiva la magia bruciargli maggiormente nelle vene e allora sperava con tutto se stesso che fosse quello il giorno, ma puntualmente nulla accadeva… Forse era semplicemente il periodo dell’anno in cui il velo tra il regno dei vivi e quello dei morti diventava più sottile e la sua magia questo lo percepiva.  Aveva vissuto mille vite in mille anni, senza mai allontanarsi davvero da Avalon; era andato in ogni parte del mondo, per dimenticare, per ricominciare, ma ogni giorno prima che il sole andasse a dormire, grazie alla sua magia tornava al lago a guardare il tramonto e sperando di vederlo arrivare. Non succedeva mai, ma non riusciva a non sperare, ogni notte sognava il suo Re, l’altra parte di sé, ciò che lo rendeva intero, e sognava i tempi in cui Camelot era un regno giusto e glorioso sotto la sua guida saggia e giusta, dove si faceva di tutto per evitare una guerra e tutti erano trattati con il rispetto e l’amore che solo un sovrano come Re Arthur Pendragon poteva far provare. Lo aveva sempre amato, ma non come si ama un sovrano o come si vuole bene ad un amico, lui era l’amore della sua vita, lo aveva sempre saputo infondo, ma a quei tempi anche solo un pensiero simile era fuori dal mondo, tantoché in quegli anni non si era mai posto più di tanto il cruccio, ma vivendo le sue mille vite aveva capito che non c’era niente di non umano nell’amare un altro uomo e allora aveva capito e aveva accettato il fatto che per tutta la sua esistenza, il suo cuore era stato di una sola persona, di un solo uomo. Il fatto che Arthur lo avesse accettato per ciò che era lo aveva fatto essere fiero di se stesso, della sua magia e gli aveva fatto capire che non era un mostro come aveva sempre pensato; Arthur, il SUO Arthur gli aveva detto, quasi ordinato, di non cambiare, perché lui lo voleva così. E cosi Merlin fece. Non cambiò.
Quando pensava a come sarebbe avvenuto il ritorno di Arthur non riusciva mai a darsi una risposta; sarebbe spuntato dal lago stile “la venere che esce dalle acque”? Sarebbe arrivato sulla barca sulla quale lo aveva adagiato mille anni prima? Oppure come?!?
 
Quel giorno Merlin decise che non poteva andare a lavorare, ora viveva in Spagna, in un piccolo paesino della Catalogna dove i postini andavano ancora in giro con le biciclette; e lui… era uno di quelli. Gli piaceva il suo lavoro, le anziane del paese lo avevano preso talmente in simpatia per il suo sorriso dolce e le tenere orecchie a sventola che lo viziavano dandogli pezzi di torte e crostate varie preparate la mattina per i nipotini che puntualmente non le avevano volute. A Merlin non dispiaceva questa vita, questo nuovo posto, tant’è vero che la Catalogna è il luogo in cui si è fermato per più tempo da quando è cominciato quel suo pellegrinare. Quella mattina però Merlin sentiva qualcosa di strano dentro di se, come una forza che lo attraesse e che gli bruciava nel petto e allora si alzò di soprassalto e chiamò subito il lavoro dicendo che non avrebbe potuto presentarsi. Che stesse per accadere?! Il mago ci sperò con tutto se stesso, non aveva mai provato questa sensazione prima… Senza troppi convenevoli i suoi occhi diventarono d’oro e si ritrovò sulle sponde di Avalon. Era una giornata di sole, cosa rara per l’Inghilterra, ma Merlin notò  che in cielo non c’era neanche una nuvola. Il battito fortissimo nel suo petto non accennava a diminuire, ma non riusciva a capire cosa stesse accadendo, il lago era calmo come sempre e data la bella giornata di sole un gruppo di giovani aveva deciso di andare a fare un pic-nic in riva al lago. Merlin non gli diede più di tanto peso accertandosi però che stessero lontano da lui; aveva paura che la sua magia gli facesse brutti scherzi, la sentiva pulsare nelle vene come non gli succedeva da secoli, e aveva paura. Si sedette vicino le fronde di un salice piangente che proprio lui, aveva deciso di piantare. Mentre cercava di rimanere calmo sentì che quei ragazzi avevano iniziato una rustica partitella di calcio. Ignorando i loro schiamazzi pensava che l’unica cosa che voleva era rivedere Arthur, ormai aveva capito che stava per accadere e che non poteva sbagliarsi. Le ore passavano, la sua magia pulsava ora più piano ora più forte ma non accadeva nulla, senza farsi notare iniziava a giocare magicamente con il prato sotti di se facendo spuntare dei fiorellini per poi cambiargli colore e farli diventare come l'arcobaleno, tutto pur di non iniziare a disperare. Iniziava a pensare che forse era stato solo un brutto scherzo della sua immaginazione. Anche se non era il periodo del ristringimento del velo dei due mondi forse la sua magia stava sbagliando perché guidata dalla sua disperazione di rivedere Arthur.
Ormai la giornata era quasi finita, mancavano poche ore al tramonto e quei giovani stavano racimolando le loro cose per tornare a casa, anche Merlin avrebbe dovuto tornare a casa, ma non aveva la forza di alzarsi e l’unica cosa che poteva sentire erano gli occhi bruciargli per le troppe lacrime; non credeva che dopo quel giorno di mille anni prima ne avesse ancora eppure erano li, copiose e disperate. Ci aveva creduto con tutto se stesso ma non era accaduto nulla. Improvvisamente sentì dei passi dietro di se e una voce chiamarlo “Ehi.. ehi tutto bene?”, nel sentire quella voce sgranò gli occhi e sentì il cuore fermarsi, quella voce gli era rimbombata nella testa negli ultimi mille anni, aveva fatto di tutto per non dimenticarla, l’aveva sognata e quando era sveglio ripensava ai loro dialoghi, alle loro risate e al modo in cui pronunciava il suo nome “MERLIN”. Non aveva il coraggio di voltarsi ma sentiva i passi lenti sempre più vicini; con tutta la forza che aveva in corpo si tirò sulle gambe, si asciugò le lacrime e con gli occhi ancora arrossati si voltò: era Arthur.
Quando il moro si voltò Arthur sentì una fitta al petto e si bloccò, in quegli occhi c’era qualcosa che apparteneva anche a lui, che era suo da sempre, ma come poteva essere?!

ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti gente, questa è la mia prima fanfiction quindi vorrei sapere i vostri pareri. Volevo aspettare di finirla per iniziare a pubblicarla ma la smania è stata veramente troppa :'), aggiornerò molto probabilmente ogni sabato, al massimo domenica; sperando ovviamente che la storia vi piaccia. In raltà si sta scrivendo da sola, appena apro la pagina di word le mani sulla tastiera vanno da sole dando vita a tutto quello che ho in testa quindi non so neanche io come verrà fuori. Se vorrete lo scopriremo insieme. Grazie mille per l'attenzione e vi prego recensite perchè ci tengo davvero a sapere i vostri pareri :) Ciao a tutti al prossimo capitolo <3
   
 
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