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Autore: skat3r_leso    01/02/2009    8 recensioni
Una demone dal passato oscuro, costretta ad uccidere per poter tornare finalmente libera... Un vampiro misterioso nemico mortale dei demoni sempre in lotta tra di loro... I loro destini si incroceranno in una notte di luna piena... Cosa accadrà? [commentate se volete il seguito, se la storia non piace verrà cancellata]
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehilààààààààààààààààààààààààà miei avventurieri XD Scusate per l'enorme ritardo ma tra lavoro e tutto il resto mi sono perso per strada... inoltre word si rifiutava di collaborare e ho dovuto chiedere aiuto ad una persona, se no questo capitolo non sarebbe mai stato pubblicato.
Beh, a parte questo ringrazio come sempre chi legge e chi recensisce.
In particolare ringrazio la mia ragazza che mi ha aiutato a scrivere questo capitolo, mi scuso per come mi sono comportato nei tuoi confronti solo perchè ero isterico di mio, il lavoro che hai fatto per me è a dir poco perfetto, e senza di te non sarei mai riuscito a finire in tempo, quindi grazie mille.
Passando oltre, ringrazio chi recensisce, mi raccomando continuate a seguirmi ^_-
Ah, se trovate errori ditemelo che ve ne sarei davvero grato, non ho avuto tempo di rileggerlo come si deve.

Padme86: Tao mammolo =) Ora ti mi ucciderai vero? vero? Che mago indovino =) No dai scherzo, grazie anche a te del bellissimoooooooooooooo commento U.U Ma io non me li meritooooooooo ç_ç Il rapporto con Kai, come saprai per le anteprime, qua si faràààààààà moooooooooolto intenso XD Ci sarà un'altra scena di bacio, ma molto diversa dall'altra =) Spero ti piaccia, scusa per la recensione corta ma sai, mi si è ghiacciata la mano, problemi di circolazione dovuto al panico da risposte alle recensioni XD Hihihihi dai alla prossima, baci dal vampirello che ti vuole tantoooooooooooo.... bene =P

Siana: Ehilààààààààààààààààààààààààààà *-* Sappi che nel momento in cui ti rispondo c'è il cervello che pensa solo a "mi dispiace" per tu sai cosa... comunque, cercando di concentrarmi sulla risposta, grazie ancora per le recensioni =) Grazie infinite per avermi aiutato anche con questo capitolo non so come ringraziarti, hai letto l'anteprima non è valido XD Spero che ti piaccia lo stesso =P Baci, Dade.

Aphrodite: Ehilà, contento che ci sei sempre =) Sì, mi ha detto Pad che purtroppo non hai internet e recensisci quando puoi, vai tra non c'è problema ^_- Aspetto sempre tutti prima di aggiornare, e poi sono lento di mio quindi non credo tu possa battere la mia lentezza XD Se nell'altro capitolo volevi i demoni mortiiiiiiiii allora in questo vorrai Kai morto!! Leggere per scoprire non anticipo nulla XDXD Non mi uccidere però =P Per il passato di Arlyne mi sa che dovrai aspettare un pochino ç_ç Spero tu sia paziente XD Alla prossima, baci e grazie ancora.

Nika_night: Ciauzzz =) Spero che anche questo capitolo ti lasci senza respiroooooooooooo *-* Ce ne saranno delle belleeee *-* E sopratutto delle orrende per lo stile di scrittura ahah XD Per favore in questo capitolo ho un serio bisogno del tuo aiuto per la grammaticaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ero stra di fretta e non sono riuscito a rileggere un bel niente ç_ç Ma sai che non ho mai visto quel film? Ora che me l'hai detto me lo guardo >.< Grazie mille per la recensione e i bellissimi complimenti XD Alla prossima, baci.

Nena Hyuga: Salveeeeeeeeeeeeeeee, ma che vi prende tutti vi perdete gli aggiornamenti O.O Dai l'importante è che hai recensito, meglio tardi che mai XD Anch'io ho recensito tardi il tuo capitolo, devi scusarmi ma mi perdo pure io XD Grazie ancora per il bellissimo commento U.U Ehi! Cosa insinui su noi ragazzi? Eh? Le ragazze sono diventate più frettolose e pervertite di noi, che credi? XD Non fate le sante che noi conosciamo la vostra vera identità U.U Spero che questo capitolo ti piaccia, fammi sapere ci conto ^_- Alla prossima, baci.

Helens: Ehiiiiiiiiilààààààà non fa nulla se ti sei persa per strada ahah L'importante è che recensisci, no? ahah Grazie a te e alla tua amica per i commenti bellissimi sulla mia storia penosa, sono lieto che faccia così tanto successo, manco me l'aspettavo e volevo cancellarla XD Ti lascio al seguito della ff, spero ti piaccia questo capitolo, fammi sapere ^_- Alla prossima, baci.

Iria: Ehilà, sono contento che anche lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero che anche questo sia di tuo gradimento... comunqueeee volevo dirti una cosa... posso, vero? Hai lasciato una recensione alla mia ragazza in "In a night of rain" in cui dici a LEI che non recensisce tutti i capitolo di altre storie, come la tua... Beh, volevo solo avvisarti che quella storia la scriviamo in due e quell'avviso l'ho lasciato io, quindi per favore non prendertela con lei, che non c'entra nulla e raramente riesce a scrive la storia perchè lavora o sta con me, quindi non legge nessuna storia ne tanto meno riesce a recensire, solo io riesco a farlo perchè non ho nulla da fare XD "Amici" come prima vero? ç_ç Spero di non aver detto niente di sconveniente ma ci tenevo a dirlo ç_ç Comunque tornando alla mia storia, ti ringrazio tanto per lo splendido commento, alla prossima. Baci.

jessy16: Ehilààààààààààààààà sono contento che sei resuscitata dal mondo dei morti per riunirti nella mitica combricola che si è formata XD Hihihihihi dici sempre che vengono sempre interrotti? ECCO! Leggiti il cap e taci vah U.U Ricrediti delle mie doti di rottura di palle sulle interruzioni U.U Bene, i complimenti te li meriti tutti dato che sei riuscita a commentare tutti i capitoli in soli due giorni =) Non dire che sono bravo o mi incazzo, perchè non lo sono =P E poi mi hai visto quanto divento sclerotico quando scrivo XD Dettagli U.U Per quanto riguarda la tua richiesa, NO, non mi puoi prendere a calci Lucifero! Lasciamelo intero che mi serve per la storia XD Ti lascio al capitolo, spero ti piaccia, alla prossima, baci tvtrb.

medea90: Ciau, non fa nulla per il ritardo, l'importante è che ti piaccia la storia e non ti sforzi di leggerla ç_ç Spero che questo capitolo ti piaccia, anche se ci ho messo leggermente tanto a scriverlo, ops ç_ç Alla prossima e davvero, non fa nulla se recensisci in ritardi. Baci.


How to save the life

Cammino a passi decisi nel mondo degli inferi. Niente di più divertente di un simile mondo.
Uno strazio.
Mi guardo in giro e non vedo altro che demoni d’ogni tipo, quasi tutti con forma umana. Quasi tutti giovani ragazzi con la fedina penale sporca.
Ormai non c'è più limite nemmeno a questo. Si uccidono tutti come se fosse un divertimento. Senza una ragione, senza un motivo... solo per divertimento.
Critico gli altri, ma non è ciò che faccio io?
Sì, forse sì. Dovrei piantarla di osservare gli altri con occhi critici di chi la sa lunga.
Non so un cazzo.
Solo il suono dei miei tacchi interrompe la quiete e il silenzio glaciale in questo posto.
Tutti pensano che l'inferno sia un posto pieno d’urla e fuoco. Beh, bisogna piantarla di pensare al diavolo con la coda e la forca.
Giro uno dei tanti angoli dei lunghi corridoi pieni di vetrate ampie color rosso sangue e non faccio altro che pensare a lui.
Ma perchè non riesco a levarmelo dalla testa?
Nemmeno m’interessa di cosa gli capita. Non è nessuno per me.
Devo piantarla d’essere ciò che non devo essere.

< Arlyne! Dove sei stata? > La voce di Syria mi giunge alle orecchie come tanti campanellini assordanti. Non mi volto e continuo per la mia strada.
Non voglio parlare con nessuno, tanto meno con i miei compagni che mi assillano di domande.
Mi affianca Alex, in tutta la sua altezza, con passo degno di un felino.
Sorride, mentre guarda avanti e con la coda dell’occhio mi scruta divertito.
Cos’ha da sorridere così lo sa solo lui. Il pensiero che sappia tutto mi invade il corpo come l’allarme dell’antifurto.
Alex è il più sveglio e il più agile del gruppo, e se mi avesse seguito?
E se avesse scoperto tutto?

< In giro… ma che hai fatto hai capelli? > Domando quando Syria mi affianca dal lato opposto dove Alex continua a camminare.
La scruto con un occhiata fulminea e mi accorgo che la sua chioma selvaggia è stata domata come una cascata lucente di capelli raccolti in treccine.
Ne hanno di tempo da perdere per migliorare il loro aspetto, io giro ancora con gli stessi vestiti da tre giorni.
Osservo il giovane demone al mio fianco trafficare nella tasca dei jeans strappati ed estrarre una sigaretta andando alla ricerca del suo accendino.
E’ troppo strano Alex, sa sicuramente qualcosa che non deve.
Maledizione quanti problemi.

< Niente di che, una spuntatina qua e la > Sorride Syria prendendo una treccina tra le dita e arrotolandosela.
La osservo da vicino, studiando i suoi occhi e la sua felicità. La sua spensieratezza.
No, lei è la stessa di sempre.
E’ il ragazzo che non mi convince.
Con la coda dell’occhio senza farmi vedere lo osservo. Continua a fumare impassibile ai nostri discorsi.
In silenzio perso nei suoi pensieri.
Quanto darei per leggere cosa gli passa nella mente. Guarda avanti serio.
All’improvviso si volta verso di me e si accorge che lo sto osservando e sorride divertito.

< Veramente da ricci sono passati a lisc... > M’interrompe il braccio d’Alex che va a posarsi pesantemente sulle mie spalle con molta sfacciataggine.
Lo caccio via con uno spintone e lo osservo scettica.
Ma che gli salta in testa? E’ tutto fulminato questo ragazzo – demone -.
Getta la mezza sigaretta, non ancora finita per terra, ancora accesa, mentre ci cammina sopra. Si volta verso di me e mi guarda negli occhi.
Finalmente posso studiarlo.
I suoi occhi sono divertiti e pieni d’ironia. E’ lo stesso di sempre, ma sono sicura che qualcosa in lui non mi convince.
Ma cosa?

< Allora perché non vieni più in missione con noi? > Mi domanda finalmente girando l’angolo del lungo corridoio buio e pieno di demoni assetati di sangue.
Lo seguo attenta e cercando di capire dove vuole arrivare con quest’inutile discorso.
Osservo la sua andatura veloce, a lunghe falcate sinuose e innaturali e mi perdo a domandarmi perchè ognuno di noi è dotato di simile agilità.
Ma per me le creature più affascinanti rimangono i vampiri.
Kai.
Dal fascino irresistibile. Una sola occhiata e non gli scrolli più gli occhi di dosso.
Forza eccezionale, movimenti veloci e estremamente agili.
Il mix perfetto per rimanere incantati ad osservarli.

< Ho avuto… altri impegni > Si volta verso di me e un ampio sorriso gli si apre sul volto facendo scoprire tutti i suoi denti bianchi come la neve, facendo risaltare subito all’occhio i canini affilati.
Scuote la testa divertito da quello che ho appena detto.
Sì, sa qualcosa che non deve. Maledetto demone.
Troppo furbo perché sia un semplice servo di Lucifero.
In vita doveva essere un fenomeno di ragazzo dato il suo carattere tutto squilibrato ma allo stesso tempo sensuale.
Chi dalla vita non pretende nulla e prende tutto con leggerezza assoluta.

< Come sei misteriosa… in ogni caso Lucifero ci ha convocati tutti e tre > Annuncia trionfante girando per l’ultima volta verso la sala del consiglio di Lucifero.
Apriamo l’enorme portone di ferro battuto e l’ampia sala si para ai nostri occhi.
Completamente buia, la pareti nere, solo le luci soffuse rosse sangue illuminano il lunghissimo tavolo rettangolare al centro della stanza.
Tutto il resto è vuoto e privo di colore.
Sul tavolo una lunga tovaglia bianca che ricorda molto un lenzuolo, creando contrasto con tutta l’oscurità che ci circonda.
Ci fermiamo sulla soglia della sala guardandoci in giro e notando che dentro non c’è anima viva.

< Bene bene bene, ecco la mia squadra di cacciatori preferita al completo > La voce sensuale di Lucifero ci giunge alle orecchie e come d’istinto c’inginocchiamo di fronte alla sua figura.
Sento i suoi passi leggeri come un petalo di rosa che cade sul vetro che si avvicinano.
Li conto fino a quando posso percepire il suo profumo a qualche centimetro da me.
Mi alzo lentamente e me lo trovo di fronte che mi sovrasta con tutta la sua altezza.
A confronto con lui io sono una briciola. Le sue spalle larghe e muscolose e il petto ben scolpito mi mettono in soggezione.
Io alta non più di 1.67 centimetri e massimo 55 kg.
Mi sento impotente di fronte a simile bellezza mista a potenza.

< Che missione hai per noi ? > Domanda la voce ferma d’Alex rivolgendosi verso Lucifero.
Lui non sposta minimamente lo sguardo da me. Mi osserva centimetro per centimetro.
Non un segno d’emozione sul suo volto contratto.
Perchè ho come l’impressione che tutti sappiano qualcosa che io non so?
Inizio a non fidarmi più dei miei simili. Della mia famiglia.
Ma che diavolo mi prende?
Non riesco più a ragionare lucidamente da quando ho conosciuto i vampiri e sono entrata in un mondo a me completamente sconosciuto.
Ho sempre avuto la mentalità troppo chiusa, pensando che loro bevessero sangue per uccidere, che sono esseri completamente subdoli e pronti ad ingannare.
Ma ora... ora che li conosco riesco a fidarmi di un solo vampiro.

< Vorrei che andaste con Arlyne nella sua missione > Si volta verso Alex e Syria finalmente.
No! Maledizione! Se vengono anche i miei compagni in missione scopriranno che Kai lo conosco, ma non voglio ucciderlo.
Non ancora.
Un ringhio mi scoppia nel petto e istintivamente i miei canini sporgono dalle labbra rosee.
I miei compagni e Lucifero si voltano di scatto verso di me. Confusi.
Ritiro tutta la grinta che si è fatta spazio nel mio copro e riprendo controllo di me stessa cercando di mettere insieme qualche frase.
L'unica cosa che voglio è rivedere Kai.
La ragione non la so nemmeno io, ma sono sicura che è questo ciò che voglio.

< Non ce n’è bisogno > Cerco in tutti i modi di sembrare il più tranquilla possibile. Non mi riesce molto bene dato lo sguardo che mi rivolgono tutti.
Lucifero con un cenno della mano fa andar via Syria e Alex, che a passo veloce, dopo un inchino spariscono oltre la soglia del portone.
Il signore del male non si muove dalla sua posizione e mi fissa serio.
Non so perchè, ma so che questa volta per me non ci sarà nessuna punizione, anche se il suo sguardo fa pensare altro.
Si avvicina cauto a me, sorpassandomi con agilità.
Si porta alle mie spalle dove posa delicatamente le mani bollenti sui miei esili fianchi.
Avvicina il viso al mio collo, appoggiando il suo petto alla mia schiena. Annusa prepotentemente il mio odore e arriccia il naso. Disgustato.
Probabilmente ha sentito l'odore di vampiro.
Il profumo di Kai.

< Con dei vampiri da sola non è facile > Mi prende arrogantemente per le spalle e mi fa voltare verso di lui troppo prepotentemente.
La mia mente sta imprecando in tutte le lingue che conosce. Maledizione ha sentito l'odore di Kai.
Se mi scopre la mia - non - vita sarebbe finita.
E quella di Kai compresa.
Mi afferra per le spalle e la sua presa si fa troppo decisa. Inizia a farmi male e mi muovo leggermente facendoglielo capire con un leggero gemito di dolore.
Allenta la presa su di me, ma non smette di guardarmi negli occhi.
Non è solo serio.
E' anche fuorioso come se non bastasse.
Sposta le mani in un movimento fulmineneo e mi prende il volto fra le dita stringendo leggermente, incatenando il suo sguardo con il mio.

< Vorrei andare da sola… e poi passo innosservata > Abbasso lo sguardo e rompo il contatto visivo con Lucifero.
Lascia la presa sul mio viso e riporta le mani sui miei fianchi troppo sinuosamente. Si avvicina lentamente a e me e porta una mano sul mio ciuffo ribelle davanti agli occhi e lo scosta leggermente dietro l'orecchio, sfiorandomi con la punta delle dita la fronte.
Non riporta la mano al suo posto, al contrario la posa come un petalo di rosa sulle mie labbra, iniziando a disegnarne ogni particolare, sfiorandomi leggermente.
Mi perdo in quel tocco così maledettamente sensuale e chiudo gli occhi facendomi trasportare da lui.
Smette per qualche istante spostando le dita, lasciando la pelle diventare fredda. Apro gli occhi lentamente e un sorriso sghembo gli si apre sul volto.
Dannatamente bello.
Maledettamente bastardo.

< Se insisti tanto piccola Arlyne > Sorride divertito spostandomi con un solo strattone verso di lui.
Velocemente e invisibile s’impossessa delle mie labbra e come se fossero una cosa sola le mie si dischiudono dopo che la sua lingua preme prepotente sulla mia bocca.
Insinua la sua lingua e inizia a giocare con la mia divertito.
Quando mi rendo conto di quello che sta succedendo lo sposto con uno strattone, pulendomi con il torso della mano la bocca. Disgustata.
Esco dalla stanza con la sua risata divertita in sottofondo.
Mi chiudo il portone alle spalle fuorisamente ed esco da quell'inferno.
Inizio a camminare svogliatamente tra gli umani. Ormai non ci faccio più caso a loro, e loro a me.
La camicia leggermente sbottonata fa voltare i semplici ragazzi verso di me, non sanno ciò che sono veramente. Ignoro, se dovessi mostrare i denti si spaventerebbero come femminuccie.
Maschi.
Mi dirigo verso la parte vecchia della città, tra i pittoreschi carrugi e gli angoli del centro storico.
Non passa nessuno attraverso queste stradine ormai da ristrutturare. Io le trovo lo stesso dal fascino sinistro che danno il loro più antico splendore.
Gli alti palazzi spuntano appena la stradine finiscono sinuosamente. L'odore che m’invade le narici mi è famigliare.
M’invade la mente e si fa spazio tra i miei pensieri.
Mi guardo intorno e mi assicuro che non c'è nessuno nei paraggi. Come un ragno mi arrampico per il palazzo senza farmi vedere e una volta in cima inizio a seguire la scia di profumo.
Maledettamente attratta.
Salto da un tetto all'altro a circa 50 metri da terra, ma non m’interessa.
Ansiosa arrivo al punto dove l'odore finisce, ma in giro non c'è anima viva.

< Ma mi segui sempre > Una voce sensuale mi giunge alle orecchie. Così fredda ma piena di sentimenti.
Riconosco il suo profumo a chilometri di distanza.
Kai.
Si avvicina alle mie spalle da dietro, lento come un predatore a caccia. Non mi volto. Voglio che sia lui ad avvicinarsi a me. Voglio che sia lui a cercarmi.
Forse esagero pensando che sia lui quello attratto da me.
Forse sogno troppo.
O semplicemente mi sto solo illudendo che sta succedendo qualcosa che non deve accadere per nessuna ragione al mondo.
Stupida ragazzina ribelle che rischia la vita per niente.

< Il tuo odore è così forte che lo si sente per chilometri > Rispondo sempre girata di spalle con i sensi all’erta ascoltando ogni minimo rumore nelle vicinanze e soprattutto i suo passi.
Veloci. Leggeri. Precisi.
Si avvicina a qualche centimetro su di me, posso sentire il suo respiro afrodisiaco sul collo che mi solletica e mi provoca scariche elettriche lungo la schiena.
Molto meglio la sua presenza che quella intossicante di Lucifero.
Il suo odore m’inebria e sale per le narici diffondendosi per tutto il corpo.
Non mi sta toccando, ma il solo suo sfiorarmi con il respiro mi manda fuori giri.
Non capisco che diavolo mi prende, non mi sento più me stessa.
Devo piantarla di vederlo.
E allora perchè i miei sensi mi portano sempre da lui?

< Perché non sei con la tua famiglia? > Domando voltandomi verso di lui con uno scatto veloce. Lo guardo negli occhi e noto che non è per nulla rilassato.
I suoi occhi sono cambiati per qualche strana ragione e lo vedo più agitato.
Forse è solo una mia impressione, ma il fatto che non si avvicina a me fa capire altro.
Si volta dandomi le spalle e si allontana sinuoso e innaturale verso il bordo del grattacielo.
Mi domando cosa gli passa per la testa, cosa darei per potere leggere i suoi pensieri.
Credo che anche lui si affligga di questo pensiero.
Lui che puo' leggere la mente dei suoi simili, ma quella di un altro essere immortale no.
Mi posso ritenere fortunata.

< Volevo stare un po’ da solo > Risponde in un sussurro appoggiandosi alla ringhiera e guardando il paesaggio. Continua a darmi le spalle e non riesco a capirlo.
Mi volto anch'io dall'altra parte, guardando ogni palazzo della città.
Noia, assoluta noia.
Una battaglia all'ultimo sangue è tutta un'altra storia.
Per qualche strana ragione mi mancano certe battaglie. Mi manca potermi sfogare a suon di piombo.
Con la coda dell'occhio continuo ad osservarlo, ma lui da quella posizione, non si muove.

< Sopra un grattacielo rumoroso? > Chiedo e mi guardo intorno; un paesaggio di città pieno di palazzi e grattacieli grigi come il piombo.
Le persone affollano le strade indaffarate per chissà quale impegno. Con nessun pensiero per la testa.
Creature strane gli umani. Come se un tempo non lo fossi stata anche io.
Ma quelli sono tempi andati e i ricordi umani stanno lentamente sparendo dalla mia memoria.
La mia vita è questa ora. Quella di un demone cacciatore.
Di un'assassina.
Sento lo sguardo penetrante di Kai su di me che mi osserva.
Imperscrutabile. Silenzioso.

< La vista e magnifica e poi… la mia mente per qualche ora può tornare umana > La voce profonda di Kai continua a parlarmi, confessandomi i suoi più intimi pensieri.
Non credevo che ad un essere immortale potesse mancare la vita comune. Forse perché ne perdiamo il ricordo, ma Kai, il suo sguardo così profondo sembra non volersi staccare da quello che era prima di lasciare la vita terrena.
Guardo nella stessa direzione in cui il suo sguardo si posa, cercando di capire il significato delle sue parole.
Osservo ogni particolare e cerco di andare al di la di un semplice sguardo.
Non è così semplice come sembra cercare un significato in tutto questo caos.
Forse perchè non guardo con gli occhi di chi ha ancora qualcosa in cui sperare.

< Non ti seguo > Dico sedendomi sul cornicione a strapiombo di almeno 50 metri d’altezza.
Un salto da niente, per me, ma mortale per un umano qualsiasi. Sarebbe bello poter far vedere ad un semplice umano di cosa siamo capaci.
Kai si siede con i suoi movimenti rapidi e leggiadri di fianco a me.
Il sole ormai sta tramontando da quella distesa di grattacieli tingendo le finestre di rosso che si riflettono con forza sui nostri occhi.
Il panorama diventa schifosamente romantico, ma non riesco a far a meno di restare lì, accanto al giovane vampiro, ormai diventato la mia droga personale.
Mi domando solo quando riuscirò ad ucciderlo davvero.
Quando ne troverò la forza.

< Guarda quelle persone > Mi dice guardando ancora dritto verso di se qualcosa che al mio occhio sfugge.
Non capisco cosa trovi di tanto interessante in questa città caotica.
Tutti i suoni duplicati per duecento volte al mio orecchio mi assordano più di quanto possa immaginare. Mi verrebbe voglia di tapparmi le orecchie.
Certi suoni per il mio udito non sono un bene.
Macchine, voci, suoni di clarkson che offuscano i sensi. Li confondono. Mi rendono nervosa.
Meglio la tranquillità dei boschi.
O la melodia del mio dolce pianoforte, dove tutto perde per qualche istante, il valore.

< Le vedo e allora? > Mi sporgo leggermente per vedere la fiumana di persone sotto di noi, ognuna con qualche commissione da fare.
Mamme con bambini al seguito, uomini con valigette e cellulari in mano di fretta che tornano a casa dal lavoro.
Un via e vai di persone. Frenetico. Incessante.
Non capisco di cosa ci sia di così interessante nell'osservare persone con la propria vita.
Il paesaggio si fa così surreale che un leggero sorriso mi si apre sul volto.
Noi, seduti con le gambe a penzoloni su un grattacielo ad osservare gli umani, con il tramonto in faccia.
Cose da libri.

< Una volta ero come loro… mi divertivo, piangevo, andavo a scuola… tutto quello che un umano ha > Confessa un Kai diverso dal solito.
Malinconico e triste, attaccato ai suoi ricordi di quando era ancora umano.
Sono curiosa della vita che conduceva, dei suoi interessi, di che scuola faceva.
Mi sto comportando come una bambina innamorata.
Ma sto perdendo davvero la testa per questo vampiro? Non posso. Non devo. È illecito.
Sono troppo testarda per innamorarmi di qualcuno, chiunque esso sia.
E Lucifero lo ucciderebbe senza troppi complimenti se sapesse una cosa del genere.

< Non ricordo molto della mia vita da umana > Confesso a Kai girandomi verso di lui, perdendomi in quei bellissimi occhi color ametista.
Tutto quello che ricordo è offuscato, non ho memoria quasi di nulla; né dei miei genitori. Della mia infanzia. Della mia adolescenza.
Tutto è offuscato da una patina leggera come il fumo che non mi permette di vedere oltre.
Solo gli odori dei miei vecchi ricordi mi portano indietro nel tempo, permettendomi di rivivere per qualche istante ciò che ero.
Lucifero ha voluto donarmi olfatto e udito, ma niente vista purtroppo.
Per quello sono paragonabile ad un semplice umano.
Kai invece, puo' vedere anche al buio.
Tsk, vampiri, tutte le fortune a loro.

< Neppure io… ma qualcosa rimane sempre… li invidio > Un leggero sorriso spunta sulle labbra morbide di Kai, chissà che tipo era quando era un umano. Magari l’esatto opposto di com’è adesso.
Guarda quelle piccole sagome colorate e la curiosità prende il sopravvento anche su di me.
Per qualche strana ragione mi fermo a fissare una ragazza dai lunghi capelli corvini che passa abbracciata con un ragazzo.
Accentuo l'udito e mi perdo a sentire la sua risata cristallina e felice.
Schifosamente felice.
Smetto di farmi gli affari degli altri e mi concentro su altro.
Alzo lo sguardo e vedo il nostro riflesso nella finestra di fronte. Fortuna è un magazzino abbandonato o qualcuno ci potrebbe vedere.
Kai si è studiato questo posto a memoria probabilmente, per quello sa che puo' venire qua per stare da solo con i suoi pensieri.

< Perché? > Chiedo curiosa di sapere ogni suo più intimo segreto. Non capisco cosa mi attragga tanto di lui.
Sempre serio. Misterioso. Con un fascino al di fuori del comune. Una calamita che però non posso inseguire perché le regole del nostro mondo non ce lo permettono.
C’è sempre qualcosa d’ingiusto. Sempre è stato, e sempre lo sarà.
Mi rassegno a questo particolare e alzo ancora di più lo sguardo, questa volta sul paesaggio oltre i grattacieli.
Verso le montagne in lontananza, dove noi andiamo sempre a caccia.
Viste così sono fin troppo belle da osservare.
Guardate con i semplici occhi di un umano, il paesaggio è romantico.
Mentre io vedo solo la notte che cala lentamente e il cielo che si tinge color sangue, gli umani che si vanno a chiudere nelle loro case, lasciando spazio ai sovrani della notte e le loro battaglie di millenni.

< Perché sono felici, possono avere figli, una famiglia… noi siamo intrappolati per sempre in un corpo freddo e d’acciaio > Risponde dando la tanto attesa risposta.
Ha ragione e su questi pensieri non mi ero mai era soffermata prima d'ora.
Forse perché non necessitavo più di quei bisogni che un umano ha durante la vita.
Avere un figlio. Chissà come sarebbe stato. Tenerlo tra le braccia. Cullarlo. Coccolarlo. Sangue del mio sangue.
Oppure avere qualcuno la notte da amare accanto a se.
Tutto questo a noi è stato precluso il giorno della nostra condanna all’immortalità.

< Non poter sentire più sapori, odori, ne mangiare ne bere… solo saziarti di sangue > Continuo io per lui, cercando nella memoria quelle piccole ma significanti cose che non avevamo più. Quelle piccole cose che tutti i giorni ci potevano far sentire felici.
Ora i sensi ci servono come armi letali per uccidere. Precisi e inesorabilmente infallibili. Armi a doppio taglio.
Per Kai, poi, deve essere particolarmente difficile resistere alla tentazione del sangue umano.
Deve essere come una droga dolce. Il cui odore ti perseguita fino a farti impazzire e perdere il senno della ragione facendoti diventare il peggiore dei mostri che uccide per avere ciò che desidera.
Mi domando solo se è ciò di cui si ciba lui.
Improvvisamente dalla bocca di Kai esce una risata cristallina che non ho mai sentito prima.
Mi guarda divertito, mentre assumo un cipiglio interrogativo per quel suo strano comportamento. Vederlo così lo rende ancora di più irreale e dannatamente attraente. Non capisco perché uno come lui è diventato un dannato.
Eppure ora sono qui insieme a lui, il mio nemico mortale a parlare come due vecchi amici e non come due che si dovrebbero uccidere a vicenda.

< Perché ridi succhiasangue? > Chiedo leggermente irritata alzandomi dal cornicione, mettendomi in piedi e sovrastandolo con una mano appoggiata al mio fianco severa più che mai, anche se in verità e non lo do a vedere mi piace la sua risata.
E le sue labbra così morbide e sensuali da baciarle con foga. Non devo cedere. Non posso. Non devo. Non con lui.
Mi scrollo il pensiero dalla testa scuotendo la testa e continuo a guardarlo dall'alto in basso.
Che diavolo ha da ridere lo sa solo lui.

< Per una volta ti sei sciolta > Smette di ridere tirandosi in piedi anche lui e con un rapido gesto mi mette dietro l’orecchio una ciocca di capelli ribelli.
Ma che sta facendo? Non dovrebbe usare simili gesti. Soprattutto con me che odio il contatto fisico.
Però questo semplice sfioramento non l’ho nemmeno percepito.
Oppure ho semplicemente lasciato correre perché il mio corpo desidera ardentemente un contatto con lui.
Mentre la mia testa lo odia.
Che cosa complicata. Confusa.
Non capisco più niente per colpa di questo stupido vampiro.

< E ridi di me? > Continuo e arretro di qualche passo per aumentare il distacco tra noi due.
Tutto questo mi sta leggermente facendo impazzire. Non sarei mai dovuta venire qui.
Ma il suo profumo così inebriante mi ha condotta senza volerlo qui. Da lui.
Lontano da Lucifero. Dall’inferno. Dai miei compagni. Lontano dalla morta e dalle battaglie.
Con Kai al mio fianco riesco a dimenticare di ciò che sono e di quello che faccio. Nessuno è mai riuscito prima a farmi un simile effetto.
Se solo sapessi che cosa frulla nella testa di Alex. Lui è quello che mi spaventa più di tutti. Il più furbo ragazzo di tutti i mondi.
Ha un’intelligenza da far paura ed è quello che temo di più.

< Eri così… buffa > Fa serio pochi secondi dopo.
Io buffa? Un demone che caccia spietata di sangue, buffa? Questo succhia sangue ha bisogno seriamente di un paio d’occhiali, e all’istante.
Odio essere presa in giro. Ne va del mio orgoglio. È più forte di me e non ci posso fare nulla.
Minuti di silenzio affliggono la mia mente.
Penso e ripenso a ciò che non dovrei.
Conclusioni? Sì, sono decisamente arrabbiata.
Un sorriso mi si apre in volto e inclino leggermente la testa di lato osservando il giovane vampiro di fronte a me.
Il silenzio è calato completamente.

< Questa me la paghi > Lo fisso per qualche istante negli occhi. Sembra passare un’eternità, quando invece sono solo una manciata di secondi.
Nulla di più eccitante che gli occhi pieni di divertimento di un vampiro.
Non stacca gli occhi dai miei e come due calamite non riusciamo a staccarci gli occhi di dosso.
Agile sposta le gambe in un movimento invisibile e balza all’indietro posando delicatamente i piedi sul cemento, in bilico con il vuoto.
Mi sorride divertito e si lascia cadere nel nulla di schiena sorridendo, cadendo a peso morto.
Come una leggera piuma.
Scatto verso la soglia del palazzo velocemente e lo vedo precipitare nel vuoto. Continua a sorridere come un angelo.
Accovacciata per terra mi lancio con una spinta nel vuoto, lasciandomi cadere per seguire lui.
Il vento mi scompiglia i capelli e vedo la terra avvicinarsi sempre di più.
Ci guardiamo negli occhi finché con disinvoltura appoggia i piedi paralleli e atterra dolcemente e delicatamente sulla terra con un sordo tonfo.
Atterro di fianco a lui imitandone i passi e guardandolo con il fiatone per la discesa troppo lunga per me. Lui sa trattenere il respiro. Io no.
Lo osservo e con velocità inaudita si acquatta per terra appoggiando una mano al suolo e saltando verso il grattacielo da cui siamo scesi poco prima.
Maledetto mi farà diventare scema di questo passo. Ringhio ferocemente lanciandomi anch’io nel salto e seguendo i suoi movimenti.
Atterro poco distante da dove si trova il giovane vampiro. Sperando sia pronto per affrontarmi.
Il mio respiro si fa sempre più irregolare per la troppa fatica di stagli dietro.
Sono solo un semplice demone, non riesco a stare al passo di un vampiro.
Mi guarda divertito e io lentamente m’inginocchio per terra. Gli angoli della sua sinuosa bocca s’inclinano leggermente verso l’alto, sorridendo beffardamente.

< Tutto qui? > Mi domanda quasi scoppiando a ridere.
Non riesco nemmeno più a respirare dalla fatica che ho fatto. 50 piani di grattacielo non è bello farli tutti saltando e volando a mezz’aria per scendere.
Alzo gli occhi che sono terribilmente pieni d’ira.
Mi provoca.
Non lo sa che la giovane Arlyne non va mai provocata?
Presto lo imparerà a spese proprie.
Molto presto.

< Che fai? Provochi? > Domando riportandomi in posizione retta e rimettendomi in piedi, ricordando molto il passo di un felino.
Un passo dopo l’altro mi avvicino a lui arrabbiata come mai prima d’ora.
Lui non si muove, immobile come una statua. Solo il leggero vento gli scompiglia i capelli.
A qualche passo dal vampiro m’immobilizzo lasciando che il silenzio cali tra noi due.
Ci guardiamo intensamente negli occhi e nessuno dei due prova a muoversi.
Ci scrutiamo a vicenda. Ci studiamo.
Moriamo dalla voglia di vedere chi di noi due è il più forte.

< No di solito lotti meglio di così… ah ricordo tu sei una donna > L’affronto appena ricevuto è decisamente troppo.
Io sono una ragazza demone. Non una semplice donna. Il mio non è un linguaggio da femminuccia.
Non mi faccio problemi ad uccidere e se qualcuno si ritiene alla mia altezza il gioco si fa più interessante.
Ho rischiato più volte di uccidere i miei compagni per il mio bel caratterino.
Non sa con chi sta parlando.
Nessuno può darmi della femminuccia.
Nemmeno il più bello e buono dei vampiri.

< Questo non vuole dire che sia più debole di te > Gli ringhio contro mostrandogli i denti bianchi e affilati. Sorride più divertito di prima.
Maledetto vampiro strafottente.
Troppo sicuro di se. Una lezione non gliela leva nessuno.
Scomparendo nel nulla davanti ai suoi occhi riappaio dietro di lui. Continua a non muoversi e fissare un punto indefinito.
Sa dove sono. Sente il mio odore.
Con lentezza mi avvicino a lui con passi sinuosi con l’intento di prenderlo alle spalle.
Sciocca, ma chi credo di prendere in giro?

< Vediamo fatti sotto> Ringhia ferocemente spostando agilmente il corpo e voltandosi verso di me in pochi secondi.
Con movimenti rapidi e passi pesanti anch’io mi lancio verso di lui con un ringhio. Ci scontriamo come due fulmini. Invisibili ad occhi umani.
Io acquattata dalla parte opposta dove si trovava poco prima il vampiro, lui nella mia stessa posizione al mio posto.
Scompaio di nuovo nel nulla lentamente e sorridendogli. Trattengo il respiro così che lui non può più sentirmi, quando non riesce più a vedermi.
Lo vedo spaesato e si guarda in giro. Mi cerca e non mi vede.
Perfetto.
Con un salto perfetto e rapido compaio dalla nube di fumo nero e gli salto al collo con un ringhio, facendolo sbalzare contro una cassa di legno.
Si rialza velocemente correndomi incontro, saltando da una cassa all’altra. Da un filo ad una ringhiera.
I suoi salti sono lenti. Omogenei. Gentili. Sembra un ghepardo all’attacco.
Mi sembra impossibile potergli staccare gli occhi di dosso.
Con movimenti sinuosi ma potenti mi salta addosso, esplosivo ma morbido mi atterra al cemento.
Si siede a cavalcioni sul mio bacino. Afferra i miei polsi premendoli contro il cemento.
I suoi denti si ritirano e il ringhio scompare.
Si fa serio in pochi secondi e mi guarda negli occhi.
Si abbassa con studiata lentezza su di me, appoggiando la fronte alla mia e sfiorandomi il naso con il suo. Il suo respiro finalmente si fa più veloce.
Lo sento ghiacciato sulla mia bocca.
Lotta tra desiderio e lucidità. Appoggia le labbra sulle mie in un bacio rubato.
Ci sfioriamo delicatamente e il cervello mi va completamente in tilt. Ricambio il bacio che si ripete con un semplice sfioramento di labbra.
Si abbassa definitivamente su di me premendo la bocca sulla mia che ricambia.
Lo mordicchio divertita, mentre lui cerca di approfondire il bacio.
Si sposta sul mio collo facendo scorrere la lingua e posandola per qualche minuto sulla mia pelle. Inizia a succhiare e sento i canini taglienti sulla pelle. Mi sfiorano in quel bacio, ma mi fanno riprendere lucidità.

< Levati > Sussurro in un sospiro quasi non riuscendo più a pensare lucidamente. Cerco di muovere le braccia, ma sono ancora bloccate a terra dal vampiro.
Tento di dimenarmi alzando il busto e cercando di farlo alzare e la sua presa si allenta sui miei polsi esili.
Si alza lentamente scostandosi un ciuffo ribelle sul volto e i suoi occhi si fanno pieni d’agonia. Sento la gola bruciare e mi porto una mano dove sento colare un liquido caldo.
Sangue.
Mi ha morsicata e non me ne sono resa conto. Troppo presa dalle sue attenzioni.
Mi avrebbe potuto uccidere.

< Forse è meglio che vada > Abbassa lo sguardo quando allungo la mia mano colante di sangue. Leggere gocce cadono sul pavimento e l’odore si alza forte ed intenso.
Le sue pupille si dilatano e smette di respirare di colpo.
Combatte contro la voglia di saltarmi addosso e bere il mio sangue, il suo autocontrollo non è dei migliori.
Ritraggo la mano e la pulisco velocemente nei pantaloni di pelle e copro la ferita con i capelli per impedire all’odore di arrivare al vampiro.
Si avvicina cauto a me alzando finalmente lo sguardo.
I suoi occhi non mi piacciono, pieni di sete.

< Non toccarmi più > Gli ringhio contro scoprendo i denti e scomparendo nel nulla velocemente.
Non mi piace lo sguardo che ha assunto Kai. Non è da lui comportarsi così.
Per qualche strano motivo ci sono rimasta male.
Dannatamente male.
Me ne vado con la coda fra le gambe, persa nei miei pensieri e inizio a rivalutare le mie aspettative verso il giovane vampiro.






  
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