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Autore: Fumoecenere_15    23/08/2015    0 recensioni
«Non avere paure delle parole Rebo, sono le parole a renderci persone.
La parola, l'unica cosa di cui disponiamo noi uomini nati con la camicia.
Coltiva le tue manie, adesso, ora che puoi, perché sono la sola cosa che ci rimane. Perché l'amore ci ha completamente reso dei falliti, non siamo nulla, lascia stare Platone e la ricerca della propria metà perfetta, tu sei completa, ti hanno creata così, amore mio.
Fŭgĭo.
È una parola così elegante per te. Scappare, puoi farlo. Chi non scappa dagli altri non avrà mai modo di conoscere bene se stesso, ma il problema è che tu adesso sei via e io ho capito che il solo ed unico del buon vivere è averti al mio fianco, ma questa è un'altra storia, buona fortuna amore mio.»
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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PROLOGO
1 Aprile 2002
«Graziosa, dolce e buona ragazza, Rebo.
Lei non ha mai detto di no, spingeva con cortesia  dentro lo stomaco le boccate amare provenienti dall'aria infettata. Abbiamo messo a tacere delle voci, voci che a dirla tutta non sono poi tanto false, ma le dicerie sono veramente tutto quello che rimane di noi?
Rebecca, dolce ragazza, noi che cosa ne sappiamo veramente dei suoi limiti? Abbiamo mai forse indossato le sue pupille?  Non ci sarà mai qualcuno così indomabile come lei.
Avrebbe fatto di tutto per il successo, ah...il successo!
Caro vecchio amico, cosa non daremmo per possederti, solo un'ora..ci hai appagato tutti così tanto e che dire? Rebecca è stata brava, io non c'avrei scommesso mai, eppure non siamo tutti nati con la camicia, scappare  è il vero segreto.
se mi hai capito, ti ringrazio, non ci sono mai riuscito neanche io, ti dirò un segreto: siete tutto quello che ho mai conosciuto e io ho conosciuto solo il meglio.
Immensamente, non tuo Gioe 
forse sono ubriaco, ma ti voglio bene Vanessa.»
 
Ti voglio bene anche io Gioele e forse sì, ho capito cosa intendi.
Non siamo tutti nati con la camicia della fortuna, mamma lo diceva sempre, chissà se poi questa camicia avrebbe mai funzionato. Rebo è lontana. Oggi la boulangerie è aperta, ho sentito l'odore di crema pasticcera, sembra quella fatta in casa, quella che facevamo in casa noi, quando eravamo delle buone canaglie.
Penso che lei sia a Londra, dove veramente sarebbe voluta nascere e forse è proprio rinata lì.
Ma che cosa importa adesso? Abbiamo perso quello che avevamo solo ed esclusivamente per cercarci quello che definivamo il nostro meglio.
Ma l'oblio cosa ci ha resi? 
 
23 agosto 1998...
 
   
 
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