Libri > Twilight
Ricorda la storia  |       
Autore: Alemortalsweet    24/08/2015    1 recensioni
Volterra è la casa di una ragazza di nome Sophia, che dopo la morte del fratello Sebastian non fa altro che leggere, cercando di dimenticare la sua scomparsa, così i libri sono diventati una vera e propria passione e ossessione per lei.
Ma un giorno finisce per sbaglio proprio nella tela del ragno, catturata dai Volturi e sottomessa dal loro leader, proprio così, perché Sophia non è una semplice ragazza, in lei risiede un qualcosa di prezioso…
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Dalla finestra della biblioteca entrò una gelida folata di vento invernale, colpì in pieno il libro che avevo tra le mani, molte pagine si misero a girare e per un attimo persi il filo di lettura fin dove ero arrivata.
Quello era un freddo pomeriggio di dicembre, natale era alle porte, e io ero comodamente seduta su una poltrona in velluto rosso nella biblioteca più fornita della città a leggere libri.
Per me non esisteva niente di più bello dei libri, potevo passare anche il giorno intero a leggere, non mi stancavo mai, finivo una saga e ne incominciavo subito una nuova.
In quel momento mi stavo gustando in tutto e per tutto il finale della saga che preferivo di più tra tutte quelle da me conosciute: Morte e Resurrezione.
Narra dell’eterna lotta tra vivi e morti, tra angeli e demoni, tra bene e male…
Ero allo scontro finale tra Alex, il re degli angeli, e Dremon, il sovrano oscuro dei demoni.
Se sconfiggerà il nemico, Alex potrà grazie al suo potere resuscitare i suoi sudditi e i suoi cari andati perduti.
Mentre leggo a volte, la mia mente si popola di pensieri e ricordi, piacevoli, dolorosi, a volte mi viene voglia di possedere veramente il potere di Alex, così che mio fratello Sebastian possa ritornare assieme a me.
Ma è trascorso più di un anno ormai, l’ultima cosa che mi restava da fare era dimenticarlo, e pensare alle sorprese che il futuro aveva riservato per me.

L’angelo reale depose le armi sanguinati al suolo, Dremon giaceva a terra, morto e con un sorriso di vendetta stampato in viso.
Le nubi oscure che imprigionavano il sole si stavano man mano diradando, appena l’astro toccò il corpo del demone, si accese come legna e prese a bruciare, Alex raccolse le sue armi e le buttò dentro, alimentando il fuoco.
La guerra era finita, e per sempre.
Con le mani ancora insanguinate, prese tra le mani il volto della sua amata Elena e le baciò la fronte, un raggio di luce si levò da quel bacio, e i suoi occhi azzurri ripresero a brillare come mai prima d’ora.
Eppure l’angelo non riusciva a vedere l’amata, i suoi occhi lacrimanti gli impedivano di guardarla di nuovo nei suoi occhi.


Con l’ultima frase che mi rimbombava nelle orecchie, mi alzai dalla sedia sulla quale ero seduta e mi diressi dalla bibliotecaria per restituirgli il libro ‘’Embè? Ti è piaciuta la fine?’’ aveva una voce piuttosto gracchiante, come al solito ‘’Bellissima, è la saga che mi è piaciuta di più in assoluto fin ora’’ dissi con il sorriso stampato in volto, e lei rise poi aggiunse ‘’Ancora poco e hai letto un’intera biblioteca! Ma non hai altro da fare che stare seduta a leggere?’’, ‘’No, mi dispiace’’ aggiunsi io con un sorriso ‘’I libri sono il mio mondo’’.
Salutai gentilmente l’anziana donna, che ormai mi conosceva come se fossi sua nipote, e lasciai la biblioteca per dirigermi in piazza.
Per le feste di natale il comune organizzava sempre delle fiere in piazza, o qualche mercatino dove veniva venduta merce già usata, io ci venivo ogni anno, i libri non erano solo la mia ossessione, amavo anche le collane e i bracciali, appena ne vedevo qualcuna, non esitavo ad aggiungerla alla mia collezione.
Dal cielo annuvolato iniziarono a cadere fiocchi di neve, la prima nevicata dell’anno era iniziata.
Ero appena arrivata in piazza coperta dalla testa ai piedi con calde stoffe di lana, quando improvvisamente iniziò a tirare vento, la mia sciarpa prese a sventolare come una bandiera di mille colori e infiniti brividi di freddo attraversarono il mio corpo.
Le bancarelle del mercato erano avvolte in piccoli cicloni di fiocchi di neve danzanti che seguivano lo stesso ritmo, in poco tempo quella nevicata divenne una bufera.
Battevo i denti dal freddo e non riuscivo a muovermi, in quel caso sarei dovuta ritornare a casa, il tempo stava diventando man mano sempre peggio, ma proprio quando mi stavo voltando per tornare, mi accorsi che sotto il portone della torre dell’orologio vi era meno vento.
Raggiunsi la porta con cautela facendo attenzione a non scivolare su quella imminente pista di ghiaccio, dato che la neve stava attecchendo, diedi una veloce occhiata alle bancarelle: molti oggetti si erano messi volteggiare in giro nel mentre qualche proprietario li rincorreva cercando di rimpossessarsene, altri invece avevano smontato tutto ed erano pronti a dileguarsi.
Diciamo che avevano avuto proprio una bella accoglienza per essere il primo giorno che si radunavano qui!
Almeno sotto la trave del portone tirava meno vento, ma ero ancora infreddolita dalla testa ai piedi da non riuscire a muovermi, mi voltai verso la porta e la schiacciai con tutto il mio peso per tenere il viso coperto dal gelo invernale, ma ad un tratto la porta si spalancò emettendo un rumoroso scricchiolio e feci appena in tempo ad allungare le mani prima che la mia testa sbattesse sul pavimento.
Eppure era strano, Il palazzo dei Priori era abbandonato da anni, ed era stato sempre tenuto chiuso da allora, che cosa significava? Guardai davanti a me: se non fosse stato per la piccola finestra in fondo sarebbe stato tutto buio, mi ritrovai a faccia a faccia con un corridoio immenso, l’ambiente era tiepido e la temperatura era completamente diversa dall’esterno, mi sentivo già meglio.
Era deciso, mi sarei messa a curiosare un po’ in giro fino a che il vento fuori non si fosse calmato e allora sarei riuscita.
Senza preoccuparmi di chiudere la porta alle mie spalle, mi diressi sempre più nell’oscurità...

(Stanza di Aro e Sulpicia)

Non appena Aro si presentò sull’orlo della porta, sua moglie gli venne incontro rubandogli un bacio , e afferratolo per la camicia scura lo fece entrare nella stanza senza interrompere il contatto con le sue labbra, lui ricambiò subito e la strinse a se.
La fece piroettare tra le sue braccia , il velo rosso della sua gonna brillava alla luce delle candele piazzate per la stanza, guardò suo marito e sorrise spingendolo sul morbido talamo.
Lo raggiunse e mentre si sbottonava i bottoncini dorati del suo corpetto si coricò su di lui baciandolo, Aro fece scorrere una mano tra i suoi ordinati boccoli scuri, scompigliandoli e aspirando l’odore di rose, quando un altro odore stuzzicò il suo naso…
Si fermò e rimase immobile sniffando in giro ‘’L’ho senti anche tu?’’ domandò lui, ‘’Cosa?’’, ‘’Quest’odore… di sangue umano!’’, ‘’Oh ma di cosa stai parlando?...’’ Mentì lei, in quel momento non le importava se qualche umano si fosse intrufolato a palazzo, era presa dal momento e non aveva voglia di dissetarsi.
‘’Mi dispiace ma devo andare’’ Disse tutto d’un fiato e si si staccò Sulpicia da dosso, ora non era il momento, aveva cose più importanti da fare…
‘’Ma dove vai?! Non avevamo neanche iniziato!’’, ‘’Riprenderemo più tardi..’’
Detto questo uscì a passo veloce dalla sua camera.





   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Alemortalsweet